Forum Acta Plantarum

Arriva puntuale con il motorino stracarico la consegna della verdura per un ristorante.

Per le strade migliaia di motorini intossicanti costituiscono il mezzo più utilizzato dai cambogiani,

Meno invitante la bancarella del macellaio, con la carne appesa al sole e alla mercè di mosche e insetti vari.

Passiamo ora ad alcune immagini che illustrano la vita cambogiana.
Bancarelle di frutta e verdure dai colori invitanti.

Il suo fascino è dato dal fatto che è stato lasciato in balia della giungla, con le mura in rovina strette da un lento e inesorabile abbraccio di un vasto intreccio di radici che rendono tutto bello e misterioso.

E per finire, il più suggestivo tra i templi, il Ta Prohm.

Il tempio Bayon è decorato da una serie infinita di bassorilievi che rappresentano fatti e scene di vita della Cambogia del XII secolo.

Ecco un particolare delle 256 teste del tempio.

Il tempio di Bayon con le sue 54 guglie ornate da 256 giganteschi volti che guardano in ogni direzione.

....e questi i demoni.

Ci spostiamo per visitare un altro bellissimo e importante tempio: Angkor Thom
All’ingresso due file di enormi statue raffiguranti da un lato 54 divinità e dall’altro altrettanti demoni.
Queste sono le divinità

L’imponenza del tempio di Angkor Wat

E’ un tempio imponente, tra i meglio conservati fra i templi immersi nella giungla cambogiana.
Costruito circa 1000 anni fa, Angkor Wat è ricco di statue e bassorilievi

Il più grande edificio sacro del mondo è Angkor Wat.

Il periodo angkoriano durò intorno ai 600 anni (dal 802 al 1432 d.C.)
La città di Angkor, capitale di un impero che andava dalla Birmania al Vietnam era popolata da milione di abitanti quando Londra era una cittadina di appena 50.000 persone.

Angkor è l’antica capitale dell’impero Khmer e lo splendore dei suoi templi testimonia la volontà degli antichi sovrani khmer di superare i loro predecessori con costruzioni sempre più grandi e importanti.

Il giorno successivo è dedicato ai Templi di Angkor, cuore e anima del Regno di Cambogia.

Un ultimo sguardo al villaggio galleggiante e si rientra verso Siem Reap.

Altra barchetta in arrivo Volete banane? Qualcuno le prende, un dollaro, non per fame ma solamente perché per noi un dollaro è poca cosa, per loro è importante.

Arrivano i turisti…… ed ecco che da più parti si avvicinano delle barche con l’intento di offrire qualcosa in cambio di qualche dollaro.
Questo compito è assegnato alle donne e ai bambini, gli uomini non si vedono.

Prima tappa del nostro viaggio la città di Siem Reap, punto di partenza per la vecchia capitale Angkor e i suoi templi.
La visita al vicino villaggio galleggiante di Chong Kneas, sulle rive del lago Tonlé Sap è d’obbligo.

Mi ci è voluto un po’ per riordinare le idee ma finalmente posso mostrarvi alcune immagini del viaggio che abbiamo fatto a gennaio in Cambogia. Dopo gli anni bui dei Khmer rossi la Cambogia si è riaffacciata al turismo, la nostra è stata una visita lampo, 9 giorni, ma quanto basta per vedere le cose...

patty ha scritto:C’era solo lo stretto necessario per reintegrare le forze dopo una faticosa salita e per rigenerare la mente ..............
patty

Concordo, c'era solamente lo stretto necessario per sopravvivere, ecco la prova:

Gianni

Primo giorno e prima passeggiata "ligure".

Sono stati tre giorni bellissimi che ci hanno consentito di rivedere vecchi amici e conoscere quelli nuovi.
Risultato: una compagnia "stupenda".

Ecco due colonne: Daniela e Marinella.

Gianni