Tillandsia sp.*

Domande, consigli: tutto ciò che non trova spazio negli altri forum.
Avatar utente
Enotria
Messaggi: 203
Iscritto il: 27 gen 2013, 01:32
Nome: Andrea
Cognome: Bosi
Residenza(Prov): Ferrara (FE)
Località: Ferrara
Contatta:

Tillandsia sp.*

Messaggio da Enotria »

.


Sono piante della famiglia delle Bromeliacee, forse più conosciute con il romantico nome di “figlie del vento”.
Il motivo va ricercato nel singolare modo di vivere di queste piante: non hanno radici, eppure non sono parassite, traggono il poco che a loro serve per vivere direttamente dall’aria. Sono piante tipiche di ambienti difficili, ventosi, con forti escursioni termiche, con lunghi periodi di siccità ed improvvisi nubifragi.
Insomma, sono talmente abituate a climi impossibili, che non hanno alcun problema a campare anche nelle nostre case, con poche o niente cure, anzi, per loro, i nostri appartamenti, sono una specie di villeggiatura.

1.JPG
1.JPG (150.94 KiB) Visto 2653 volte

Non hanno radici, quei pochi peluzzi che emettono servono solo per ancorarsi ad un substrato, ma non sono utilizzati per l’assorbimento. Questo viene invece attuato direttamente a livello fogliare, da una moltitudine di stomi che si sono specializzati assumendo una forma ad imbuto che raccoglie in continuazione l’aria umida, trattenendo poi all’interno della pianta l’acqua che era sospesa nell’aria. Il nutrimento segue la stessa via, viene introdotto mediante gli stomi: le gocce d’acqua rimbalzano sulla corteccia dell’albero portante sciogliendo i minerali, poi penetrano negli stomi, nutrendo così la tillandsia.

2.JPG
2.JPG (59.1 KiB) Visto 2653 volte

Come ben si vede nell’immagine a maggior ingrandimento, ciascuno stoma ha una frangia che quando l’aria è secca si ripiega sopra l’apertura chiudendola, mentre se l’aria è umida si apre a forma di imbuto per accogliere quanta più umidità è possibile.

Queste caratteristiche di estrema resistenza la rendono perfetta per chi non ha molte attenzioni per le piante: potete metterle in giardino e dimenticarle per sempre, potete tenerle in casa ed andare in ferie per un mese senza preoccuparvi di nulla.


(Continua)

:bye:
Andrea

URL: http://spazioinwind.libero.it/andrea_bosi/index.htm

Ogni oggetto ha la sua storia,
. . . io non vendo oggetti,
. . . . . . io racconto storie. (Enotria)
Avatar utente
Enotria
Messaggi: 203
Iscritto il: 27 gen 2013, 01:32
Nome: Andrea
Cognome: Bosi
Residenza(Prov): Ferrara (FE)
Località: Ferrara
Contatta:

Re: Tillandsia sp.

Messaggio da Enotria »

.


Per farle accettare alla consorte, con le prime piante che ho avuto ho preparato delle composizioni con un fondo di ghiaino e sopra, solo appoggiate, le piante.

3.JPG
3.JPG (160.88 KiB) Visto 2652 volte



Naturalmente si possono arricchire le composizioni con rocce, rami, pezzi di corteccia, ecc.
Se fate le cose per bene, può anche darsi che la vostra consorte le accolga benevolmente e se ne impossessi, decretandole come facente parte della casa e quindi, sotto la sua materna protezione.

4.JPG
4.JPG (110.43 KiB) Visto 2652 volte


(Continua)


:bye:
Andrea

URL: http://spazioinwind.libero.it/andrea_bosi/index.htm

Ogni oggetto ha la sua storia,
. . . io non vendo oggetti,
. . . . . . io racconto storie. (Enotria)
Avatar utente
Enotria
Messaggi: 203
Iscritto il: 27 gen 2013, 01:32
Nome: Andrea
Cognome: Bosi
Residenza(Prov): Ferrara (FE)
Località: Ferrara
Contatta:

Re: Tillandsia sp.

Messaggio da Enotria »

.


Naturalmente potete utilizzarle anche all’aperto, fissandole a vecchi tronchi d’albero: diventeranno presto un particolare curioso, dando un tono tropicale al vostro giardino. State solo attenti, in questo caso, di scegliere zone riparate o varietà resistenti al freddo.
Non avendo ancora radici di ancoraggio, almeno inizialmente sarà bene fermare la piantina con del filo di ferro verde, in modo da mantenerla fissata almeno nei primi mesi.

5.JPG
5.JPG (156.32 KiB) Visto 2651 volte

E’ facile notare come la pianta in basso stia per fiorire: le foglie apicali tipicamente arrossano e compaiono i fiori, quasi sempre molto belli e coloratissimi. Finita la fioritura, se la pianta era già sofferente, finisce il suo ciclo e muore, altrimenti emette dalla base altre due o tre nuove piante che rapidamente si accrescono per fare una nuova e ben più ricca generazione.

6.JPG
6.JPG (121.52 KiB) Visto 2651 volte


Fine


:bye:
Andrea

URL: http://spazioinwind.libero.it/andrea_bosi/index.htm

Ogni oggetto ha la sua storia,
. . . io non vendo oggetti,
. . . . . . io racconto storie. (Enotria)
filiberto
Messaggi: 740
Iscritto il: 29 mar 2010, 00:17
Nome: Filiberto
Cognome: Fiandri
Residenza(Prov): Modena (MO)

Re: Tillandsia sp.

Messaggio da filiberto »

Ottime spiegazioni su queste piante spesso vendute nelle esposioni botaniche.
Ho anche capito perchè sono riuscito a farle morire tenedole sempre in casa in ambiente ritengo troppo secco.
C'è poi la leggenda metropolitana, così almeno la giuduco, che messe vicino a un computer ne assorbirebbero le emissioni nocive (quali?) di cui si nutrirebbero.
E' uno degli argomenti che i venditori propongono e a cui non ho mai creduto.
Avatar utente
Enotria
Messaggi: 203
Iscritto il: 27 gen 2013, 01:32
Nome: Andrea
Cognome: Bosi
Residenza(Prov): Ferrara (FE)
Località: Ferrara
Contatta:

Re: Tillandsia sp.

Messaggio da Enotria »

.

Va bene che le povere tillandsia si nutrono di poco, ma che possano assorbire le radiazioni emesse dal computer è un po' esagerato.

Poi ho provato a pensare da cosa traeva origine una simile affermazione e, forse, una qualche spiegazione ci può essere.

Nei paesi di origine di queste piante, dove il clima è più adatto al loro sviluppo, avviene spesso che il sostegno naturale siano i semplici fili elettrici della luce, che si riempiono così di veri e propri manicotti di tillandsia.

Tillandsia+recurvata.jpg
Tillandsia+recurvata.jpg (85.36 KiB) Visto 2606 volte

Niente di strano allora se qualcuno ha pensato che le piante si nutrissero della stessa elettricità, visto lo sviluppo che dimostravano.
Da li a pensare che assorbissero anche le radiazioni del computer il passo è breve (oddio, ci vuole un bel po' di fantasia !) :)


:bye:
Andrea

URL: http://spazioinwind.libero.it/andrea_bosi/index.htm

Ogni oggetto ha la sua storia,
. . . io non vendo oggetti,
. . . . . . io racconto storie. (Enotria)
Pietro Puccio
Messaggi: 2257
Iscritto il: 27 ott 2013, 21:28
Nome: Pietro
Cognome: Puccio
Residenza(Prov): Palermo (PA)
Località: Palermo
Contatta:

Re: Tillandsia sp.

Messaggio da Pietro Puccio »

Complimenti per le foto, in particolaree le due che mostrano i tricomi ingranditi, e per l'accattivante racconto, anche io sono un estimatore di queste piante. Mi permetto solo una piccola aggiunta, gli stomi nelle Tillandsia hanno fondamentalmente la stessa funzione che nelle altre piante, quella di permettere gli scambi gassosi necessari alla fotosintesi e la perdita di acqua, questa, come hai sottolineato non è fornita alla pianta dalle radici, ma principalmente dai tricomi, ben visibili nelle tue foto, sono strutture generalmente a tazza costituite da tessuti in parte morti, che possono assorbire e cedere acqua, e da tessuti vivi in grado di assorbire l'acqua e trasmetterla direttamente ai tessuti sotto la superficie della foglia. In condizioni di elevata umidità o pioggia i lembi dei tricomi si distendono in modo da presentare la massima superficie di assorbimento, viceversa si chiudono per minimizzare l'evaporazione.
Suggestiva l'ultima foto.
Pietro
Rispondi

Torna a “Varie di botanica”