Salix hegetschweileri Heer
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I messaggi di questo forum costituiscono una preziosa documentazione della presenza allo stato spontaneo della flora italiana ordinata in base alla data del rinvenimento, sequenza che verrebbe alterata da qualsiasi intervento successivo, ammissibile SOLO in caso di errori nella determinazione. Per segnalare errori inviate un messaggio nel forum "Correzioni e modifiche ad Archivio floristico" ricopiando il Topic_id che trovate in cima a ogni topic dell'Archivio
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- Merli Marco
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Salix hegetschweileri Heer
Salix hegetschweileri Heer
Salicaceae: Salice di Hegetschweiler
Alta val Venosta (BZ), 1900 m, lug 2014
Foto di Marco Merli
Questo stupendo Salix endemico delle Alpi, è esclusivo di alcune vallate continentali acidofile alto atesine austriache e svizzere, predilige stazioni lungo corsi d' acqua lungamente innevate e fresche, ultimamente ho eseguito ricerche mirate per capirne l' esatta sistemazione tassonomica
in passato e anche per alcuni studiosi odierni sarebbe l' incrocio fra Salix myrsinifolia e Salix bicolor, ma secondo la mia opinione,
questo Salix è una specie "pura" infatti le stazioni da me visitate, presentano ridotta variabilità tra individuo e individuo e dove vegeta non ho osservato esemplari di Salix myrsinifolia e come ben documentato Salix bicolor non raggiunge il territorio nazionale, del mio stesso parere illustri botanici austriaci ed italiani
è un arbusto molto ramoso alto non più di 3 m (4 m) ma generalmente non oltrepassa i 2 m, di norma si presenta in folte colonie mono specifiche
Si riconosce immediatamente per le foglie piccole di norma non o poco maggiori di 2-3 cm (4-5 cm) (solo i rami vigorosi portano foglie lunghe 6-6.5 cm ma queste non vanno considerate per una corretta analisi)
queste sono verdi, lucide quasi laccate sopra, sempre bianchicce sotto (a volte con esclusione dell' apice o la parte distale della lamina) di norma regolarmente dentellate, i rametti giovani sono pelosetti, ma ben presto
glabri e molto lucidi, salienze subcorticali da assenti a rade (ma in ogni modo non oltrepassano i 5-6 mm poco rilevanti)
gli amenti (inflorescenze) femminili sono corti, si allungano fino a 3 cm a maturità, le capsule inizialmente presentano una folta peluria
per poi diradarsi sensibilmente a piena maturità, sono ben fertili, l' alta fertilità significa di norma specie di origine non ibrida
Rimarchevole un carattere quasi sempre presente: quando si taglia un rametto si sente un gradevole odore, assente in Salix myrsinifolia
Da noi (Alpi italiane) si può confondere solamente con Salix myrsinifolia, ma quest' ultimo presenta foglie diverse, decisamente più variabili tra popolazione e popolazione, mai laccate di sopra, generalmente mai cosi bianchicce di sotto, in genere con punta verde (non glauca),
differenza comunque netta sta nelle foglie (pagina inferiore) basse dei ramuli: in Salix myrsinifolia sono verdi in Salix hegetschweileri sono sempre bianche o sbiadite, i rami giovani sono più pelosi e le capsule femminili non presentano quasi mai un' abbondante peluria, ed in più è un arbusto di norma maggiore e tante volte presenta la forma di un alberello di 4-5 m.
per finire in Salix myrsinifolia le foglie diventano generalmente nere quando vengono pressate, restano verdi (ma non sempre) in Salix hegetschweileri, ma questo carattere è solamente casuale, verosimilmente dipende da quando si esegue il taglio, dall' umidità relativa ecc.. ho notato anche che le foglie prelevate nella stessa ora dalla stessa pianta possono restare verdi o diventare scure fino a nere
(vedere foto)
A volte anche Salix hastata presenta foglie abbastanza "simili" ma quest' ultimo è un arbusto molto più piccolo e non forma mai consorzi puri lungo corsi d' acqua di relativa bassa quota
Marco
(Ramoscelli e portamento)
Salicaceae: Salice di Hegetschweiler
Alta val Venosta (BZ), 1900 m, lug 2014
Foto di Marco Merli
Questo stupendo Salix endemico delle Alpi, è esclusivo di alcune vallate continentali acidofile alto atesine austriache e svizzere, predilige stazioni lungo corsi d' acqua lungamente innevate e fresche, ultimamente ho eseguito ricerche mirate per capirne l' esatta sistemazione tassonomica
in passato e anche per alcuni studiosi odierni sarebbe l' incrocio fra Salix myrsinifolia e Salix bicolor, ma secondo la mia opinione,
questo Salix è una specie "pura" infatti le stazioni da me visitate, presentano ridotta variabilità tra individuo e individuo e dove vegeta non ho osservato esemplari di Salix myrsinifolia e come ben documentato Salix bicolor non raggiunge il territorio nazionale, del mio stesso parere illustri botanici austriaci ed italiani
è un arbusto molto ramoso alto non più di 3 m (4 m) ma generalmente non oltrepassa i 2 m, di norma si presenta in folte colonie mono specifiche
Si riconosce immediatamente per le foglie piccole di norma non o poco maggiori di 2-3 cm (4-5 cm) (solo i rami vigorosi portano foglie lunghe 6-6.5 cm ma queste non vanno considerate per una corretta analisi)
queste sono verdi, lucide quasi laccate sopra, sempre bianchicce sotto (a volte con esclusione dell' apice o la parte distale della lamina) di norma regolarmente dentellate, i rametti giovani sono pelosetti, ma ben presto
glabri e molto lucidi, salienze subcorticali da assenti a rade (ma in ogni modo non oltrepassano i 5-6 mm poco rilevanti)
gli amenti (inflorescenze) femminili sono corti, si allungano fino a 3 cm a maturità, le capsule inizialmente presentano una folta peluria
per poi diradarsi sensibilmente a piena maturità, sono ben fertili, l' alta fertilità significa di norma specie di origine non ibrida
Rimarchevole un carattere quasi sempre presente: quando si taglia un rametto si sente un gradevole odore, assente in Salix myrsinifolia
Da noi (Alpi italiane) si può confondere solamente con Salix myrsinifolia, ma quest' ultimo presenta foglie diverse, decisamente più variabili tra popolazione e popolazione, mai laccate di sopra, generalmente mai cosi bianchicce di sotto, in genere con punta verde (non glauca),
differenza comunque netta sta nelle foglie (pagina inferiore) basse dei ramuli: in Salix myrsinifolia sono verdi in Salix hegetschweileri sono sempre bianche o sbiadite, i rami giovani sono più pelosi e le capsule femminili non presentano quasi mai un' abbondante peluria, ed in più è un arbusto di norma maggiore e tante volte presenta la forma di un alberello di 4-5 m.
per finire in Salix myrsinifolia le foglie diventano generalmente nere quando vengono pressate, restano verdi (ma non sempre) in Salix hegetschweileri, ma questo carattere è solamente casuale, verosimilmente dipende da quando si esegue il taglio, dall' umidità relativa ecc.. ho notato anche che le foglie prelevate nella stessa ora dalla stessa pianta possono restare verdi o diventare scure fino a nere
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A volte anche Salix hastata presenta foglie abbastanza "simili" ma quest' ultimo è un arbusto molto più piccolo e non forma mai consorzi puri lungo corsi d' acqua di relativa bassa quota
Marco
(Ramoscelli e portamento)
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Ultima modifica di Merli Marco il 23 dic 2018, 21:01, modificato 2 volte in totale.
Motivazione: {Italia - 3 - 16 - 0}
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- Merli Marco
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Re: Salix hegetschweileri Heer
Salix hegetschweileri Heer
Salicaceae: Salice di Hegetschweiler
Alta val Venosta (BZ), 1900 m, lug 2014
Foto di Marco Merli
(pagina inferiore e superiore delle foglie)
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Alta val Venosta (BZ), 1900 m, lug 2014
Foto di Marco Merli
(pagina inferiore e superiore delle foglie)
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- Merli Marco
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Re: Salix hegetschweileri Heer
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Salicaceae: Salice di Hegetschweiler
Alta val Venosta (BZ), 1900 m, lug 2014
Foto di Marco Merli
(rametto di 3 anni scortecciato con a destra una debole salienza, ma ben evidente)
Salicaceae: Salice di Hegetschweiler
Alta val Venosta (BZ), 1900 m, lug 2014
Foto di Marco Merli
(rametto di 3 anni scortecciato con a destra una debole salienza, ma ben evidente)
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- Enrico Banfi
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Re: Salix hegetschweileri Heer
Davvero molto interessante e ben documentato! Anch'io mi associo al parere che questo endemita possa essere il prodotto di una speciazione lineare piuttosto che ibridogenica, un probabile segmento periferico (alta quota, innevamento prolungato) di popolazione isolato da pressioni di selezione disruptiva (speciazione parapatrica), della popolazione ancestrale includente S. myrsinifolia. Sembrerebbero molto chiari i caratteri per riconoscere la specie
Σκιᾶϛ ὄναρ ἄνθροπος (Pindaro, Pitiche VIII)
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Re: Salix hegetschweileri Heer
Ti ringrazio Enrico per il tuo interessantissimo intervento, in effetti questo Salix si differenzia abbastanza bene da tutti gli altri Salix
vorrei aggiungere: dove è presente generalmente anche se le stazioni sono abbastanza contenute, gli esemplari sono numerosi e la specie è altamente dominante, solo alcune specie legnose, accompagnano sporadicamente questo Salix, tra queste ho visto: Salix appendiculata, Salix caprea, Salix myrsinifolia (ma questa specie con l' ho incontrata sporadica in solo una stazione dove è presente Salix hegetsweileri e in più non era frammista ma ben disgregata) Lonicera caerulea, Populus tremula, betula pubescens
Si, questo Salix è verosimilmente il frutto di un evoluzione e qui nelle alte valli fredde dell' Alto Adige trova il sua ambiente ideale
Appena possibile farò altre ricerche mirate in altre stazioni
Marco
vorrei aggiungere: dove è presente generalmente anche se le stazioni sono abbastanza contenute, gli esemplari sono numerosi e la specie è altamente dominante, solo alcune specie legnose, accompagnano sporadicamente questo Salix, tra queste ho visto: Salix appendiculata, Salix caprea, Salix myrsinifolia (ma questa specie con l' ho incontrata sporadica in solo una stazione dove è presente Salix hegetsweileri e in più non era frammista ma ben disgregata) Lonicera caerulea, Populus tremula, betula pubescens
Si, questo Salix è verosimilmente il frutto di un evoluzione e qui nelle alte valli fredde dell' Alto Adige trova il sua ambiente ideale
Appena possibile farò altre ricerche mirate in altre stazioni
Marco
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Re: Salix hegetschweileri Heer
Salix hegetschweileri Heer
Salicaceae: Salice di Hegetschweiler
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Foto di Marco Merli
Rametto e foglie di Salix myrsinifolia annerenti (SX) sotto pressa (erbario)
Rametto e foglie di Salix hegetschweileri non annerenti (DX) sotto pressa (erbario)
Salicaceae: Salice di Hegetschweiler
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Rametto e foglie di Salix myrsinifolia annerenti (SX) sotto pressa (erbario)
Rametto e foglie di Salix hegetschweileri non annerenti (DX) sotto pressa (erbario)
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Re: Salix hegetschweileri Heer
Altra differenza tra Salix hegetschweileri e Salix myrsinifolia sta nel colore della pagina inferiore delle foglie basali dei ramuli
verdi in Salix myrsinifolia (a SX) bianco-glauche in Salix hegetschweileri (a DX)
Marco
verdi in Salix myrsinifolia (a SX) bianco-glauche in Salix hegetschweileri (a DX)
Marco
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Re: Salix hegetschweileri Heer
Finalmente dopo almeno 6 escursioni nelle vallate al confine tra Alto Adige ed Austria sono riuscito a capire le differenze tra questo Salix e tutti i suoi simili, (fra tutti Salix myrsinifolia) ma è stato veramente impegnativo
infatti molti caratteri espressi in molte chiavi analitiche che ho usato per determinare questo Salix non sono concordi tra loro
è incredibile questo Salix per variabile che sia ha generalmente sempre dei caratteri esclusivi di determinazione non citati assolutamente dalle chiavi
Marco
infatti molti caratteri espressi in molte chiavi analitiche che ho usato per determinare questo Salix non sono concordi tra loro
è incredibile questo Salix per variabile che sia ha generalmente sempre dei caratteri esclusivi di determinazione non citati assolutamente dalle chiavi
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Re: Salix hegetschweileri Heer
L' anno scorso abbiamo percorso interamente molte vallate delle Alpi occidentali italiane ma senza trovare piante riferibili a Salix hegetschweileri e per tanto senza ritrovamenti certi e senza campioni d' erbario provenienti dalle Alpi occidentali questo endemita alpico può considerarsi presente solo in 3 vallate altoatesine, oltre ad alcune zone delle Alpi austriache e svizzere
Le rare segnalazioni fatte sulle Alpi italiane ad est del Trentino Alto Adige vanno radiate infatti sulle Alpi venete non sussistono condizioni edafico/ecologiche necessarie a questo salice
PS: nel prossimo mese di luglio è in programma una ricerca in alcune zone delle Alpi di Cuneo, il gruppo di ricercatori è consistente, vedremo se salterà fuori qualcosa di interessante infatti sentendo i botanici locali ci sarebbero delle popolazioni di Salix alquanto "difficili" da classificare, bene aspettiamo luglio (la mia auto romba già all' idea di partire) oltre allo studio dei Salix è in programma uno studio di altri generi tosti.
Ciao Marco
Le rare segnalazioni fatte sulle Alpi italiane ad est del Trentino Alto Adige vanno radiate infatti sulle Alpi venete non sussistono condizioni edafico/ecologiche necessarie a questo salice
PS: nel prossimo mese di luglio è in programma una ricerca in alcune zone delle Alpi di Cuneo, il gruppo di ricercatori è consistente, vedremo se salterà fuori qualcosa di interessante infatti sentendo i botanici locali ci sarebbero delle popolazioni di Salix alquanto "difficili" da classificare, bene aspettiamo luglio (la mia auto romba già all' idea di partire) oltre allo studio dei Salix è in programma uno studio di altri generi tosti.
Ciao Marco