AI PIEDI DEL MONTE ROSA {ID 0 -1}

Reportages floristici dall'Italia e dall'Estero: immagini dei fiori e dell'ambiente circostante
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divaz1958
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AI PIEDI DEL MONTE ROSA

Messaggio da divaz1958 »

Precisiamo subito che a differenza del Rosengarten, il toponimo italiano Monte Rosa e quello francese Mont Rose non derivano dalle tinte rosa che colorano il massiccio all'alba e al tramonto, ma piuttosto dal latino " rosia ", attraverso il termine del patois valdostano " rouése " o " rouja ", che significa
" ghiacciaio".
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Ultime luci sul Rosa
Ultime luci sul Rosa
MROSA05.jpg (41.74 KiB) Visto 5738 volte
Ultima modifica di Franco Giordana il 01 ott 2018, 16:39, modificato 3 volte in totale.
Motivazione: 2 - Piemonte
divaz1958
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A Nord di Biella le prealpi sono percorse dalla panoramica Zegna, strada fatta costruire dagli imprenditori omonimi che ancora oggi si occupano di lane e tessuti affini.
Questa strada è importante per due motivi uno legato ai panorami e l'altro per gli aspetti geologici. La Linea Insubrica la faglia che divide praticamente la zolla europea da quella africana taglia la panoramica quasi ortogonalmente a Bocchetta Sessera prima di inabissarsi nella pianura biellese sotto chilometri di depositi risultanti dallo smantellamento delle Alpi a opera di fiumi e ghiacciai.
L'omonima Oasi Zegna è menzionata come luogo importante anche per la flora ma vuoi la stagione inoltrata o qualche altro motivo di fiori sui prati sommitali non c'era traccia; la quota media intorno ai 1400 m. non permette grandi fioriture dopo giugno e inoltre fatto questo negativo per l'escursionista, la zona è infestata da zanzare che approdano qui direttamente dalle risaie del vercellese; un vero flagello che già ci perseguitava dal lago di Viverone - Serra di Ivrea compresa.
Il M.te Rosa lo si può vedere dalla bocchetta successiva quella di Margosio. Alzata alle 5.30 e siamo fortunati; le cime sono sgombre da nuvole giusto per la foto canonica all'alba.
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Alba da bocchetta Margosio
Alba da bocchetta Margosio
MROSA03.jpg (70.65 KiB) Visto 5732 volte
divaz1958
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Per osservare bene il massiccio e in particolare la parete Est la cosidetta parete himalaiana del Rosa che misura circa 2600 metri di dislivello, bisogna però salire a Macugnaga percorrendo la Valle Anzasca.
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Monte Rosa da Est: ore 5.00
Monte Rosa da Est: ore 5.00
MROSA07.jpg (53.52 KiB) Visto 5728 volte
Monte Rosa da Est: ore 6.40
Monte Rosa da Est: ore 6.40
MROSA08.jpg (100.93 KiB) Visto 5728 volte
divaz1958
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Il massiccio è visto questa volta da Est: a sinistra c'è la punta Gnifetti, poi lo Zumstein innevato, la Doufour rocciosa è la più alta del gruppo (m.4634) e infine a destra la Nordend.
Per dare un'occhiata più da vicino al ghiacciaio e alla flora ai piedi del massiccio il punto di partenza obbligato è il Belvedere raggiungibile in seggiovia.
Poco sopra la stazione di arrivo il panorama si fa grandioso, le cime sono coperte dalle nuvole e la morena glaciale attrae lo sguardo come una calamita:
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La morena glaciale dal Belvedere
La morena glaciale dal Belvedere
MROSA10bis.jpg (90.73 KiB) Visto 5723 volte
La morena glaciale
La morena glaciale
MROSA12.jpg (182.51 KiB) Visto 5723 volte
divaz1958
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Si distinguono due bracci che si dividono proprio sullo spigolo del Belvedere colonizzato a 2000 m. di altitudine dai larici.
Il ghiacciaio o quel che ne resta è ben sotto la coltre dei detriti che lo ricopre; lo attraverseremo per raggiungere il rif. Zamboni.
Il ghiacciaio si è abbassato di decine di metri, la morena sullo sfondo indica l'orientamento verso sinistra della lingua glaciale proveniente dal canalone Marinelli, in primo piano i serracchi ricoperti dai materiali di deposito.
E' lampante che la temperatura in aumento sull'intero pianeta e non certo per cause naturali ha contribuito al ritiro dei ghiacciai dell'intero arco alpino e non solo.
Riserve d'acqua a parte, il ritiro del ghiacciaio comporta anche una diminuzione della pressione laterale sulla costa della montagna ragione per la quale i larici sullo sfondo hanno i piedi di argilla e rischiano di venire giù.
Il salice di cui ho qualche difficoltà a individuarne la specie, colonizza la morena:
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Salice
Salice
Salix glabra.jpg (93.7 KiB) Visto 5720 volte
divaz1958
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Fatto interessante è che superata la morena ci si muove in cresta e sul lato opposto dove in basso scorre impetuoso il torrente inizia lo spettacolo dei fiori che sembrano tutti concentrarsi qui:
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Senecio
Senecio
Senecio doronicum.jpg (183.29 KiB) Visto 5719 volte
Cardo
Cardo
Carduus defloratus.jpg (121.71 KiB) Visto 5719 volte
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Abbiamo il Cerastio e la Campanula:
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Cerastio
Cerastio
Cerastium arvense.jpg (160.36 KiB) Visto 5718 volte
Campanula
Campanula
Campanula scheuchzeri.jpg (100.2 KiB) Visto 5718 volte
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Anche per la nigritella più rossa che nera esiste qualche difficoltà di catalogazione:
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Negritella
Negritella
Nigritella rossa.jpg (40.51 KiB) Visto 5713 volte
Costolina
Costolina
Costolina.jpg (96.25 KiB) Visto 5713 volte
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La zona prossima al rifugio Zamboni (m.2070) è ricca di rododendri aggrappati agli enormi massi caduti dalla montagna:
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Rif.Zamboni
Rif.Zamboni
MROSA20.jpg (157.23 KiB) Visto 5710 volte
Il masso col veratro
Il masso col veratro
MROSA26.jpg (153.43 KiB) Visto 5710 volte
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Più in dettaglio:
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Veratro
Veratro
Veratrum album.jpg (103.43 KiB) Visto 5709 volte
Genziana
Genziana
Gentiana acaulis.jpg (79.6 KiB) Visto 5709 volte
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Sempre ai piedi delle rocce crescono bei mazzi di questa margherita d'alta quota:
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Tanaceto
Tanaceto
Tanacetum alpinum.jpg (149.84 KiB) Visto 5708 volte
Silene
Silene
Silene acaulis.jpg (195.91 KiB) Visto 5708 volte
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Saliamo fino al lago delle Locce a circa 2250 m. di quota dove la vegetazione scompare o quasi:
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Il lago delle Locce
Il lago delle Locce
MROSA29.jpg (144.49 KiB) Visto 5705 volte
Ghiaccio sul lago
Ghiaccio sul lago
MROSA09.jpg (49.42 KiB) Visto 5705 volte
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Quello che attrarrà poco tempo dopo la nostra attenzione, sarà una enorme frana di sassi, ghiaccio e acqua staccatasi da un canalone laterale al Marinelli:
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La frana
La frana
MROSA31.jpg (53.03 KiB) Visto 5704 volte
La frana
La frana
MROSA32.jpg (77.41 KiB) Visto 5704 volte
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Par di capire che la parete Est del Rosa non sia più percorribile da nessuna cordata a meno che non si tratti di intrepidi suicidi. Troppo forte il disgelo senza contare che alcuni serracchi in precario equilibrio fanno da cornice alle rocce a 4000 metri di altezza:
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Serracchi
Serracchi
MROSA35.jpg (101.75 KiB) Visto 5703 volte
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Sulla via del ritorno abbiamo ancora un po' di tempo per annoverare qualche altra specie botanica:
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Trifoglio
Trifoglio
Trifolium alpinum.jpg (155.58 KiB) Visto 5702 volte
Phyuteuma
Phyuteuma
Phyteuma scheuchzeri.jpg (202.14 KiB) Visto 5702 volte
divaz1958
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e ancora la pedicolare e il nontiscordardimè:
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Pedicolare
Pedicolare
Pedicularis tuberosa.jpg (62.26 KiB) Visto 5701 volte
Miosotide
Miosotide
Myosotis alpestris.jpg (71.33 KiB) Visto 5701 volte
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E' comunque il giallo del senecio a farla da padrone in questa stagione; non ricordo di fioriture simili in alcun altro luogo delle Alpi.
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Fioritura di senecio
Fioritura di senecio
MROSA36.jpg (191.36 KiB) Visto 3392 volte
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Un caro saluto dalla Punta Gnifetti (m.4554) e dallo scrivente.
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Monte Rosa: Punta Gnifetti
Monte Rosa: Punta Gnifetti
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Re: AI PIEDI DEL MONTE ROSA

Messaggio da Merli Marco »

Il Salix della foto ovviamente non può essere Salix glabra Scop. perchè il suo areale verso ovest dovrebbe non superare le Alpi Lepontine, ma bensi Salix appendiculata Vill. molto abbondante in zona

Ciao Marco
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Re: AI PIEDI DEL MONTE ROSA

Messaggio da maria grazia »

Molto interessante, anche la parte geo-climatica!! bravo!!! :applauso: :applauso: :applauso:
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