terún!
(Ovviamente sto scherzando ...
)Ritorniamo rapidamente seri ed alle Isole Pelagie.
In realtà le due isole, Lampedusa e Linosa, a parte la vicinanza, non hanno niente in comune tra loro.
Lampedusa è terra africana:
è l'ultima propaggine della placca continentale africana. Non a caso a Nord, cioè verso la Sicilia si innalzano alte scogliere a picco su un mare profondo, mentre a Sud, verso la più vicina Africa, i fondali sono bassissimi e lentamente digradanti verso più miti profondità. Credo sia l'unica terra europea che si trova in continente africano, a parte quel pezzettino di Marocco (Ceuta) che è amministrata dallo stato spagnolo.
Linosa è tutt'altra cosa:
è un'isola vulcanica la cui struttura si innalza nella zolla siciliana a partire dai millecinquecento metri di profondità. Al contrario della costa Sud di Lampedusa, i fondali di Linosa sprofondano rapidamente. Il nero della lava si sovrappone a qualsiasi cosa e fa da sfondo, esaltandoli, ai colori delle piante e dei magnifici e coloratissimi prospetti delle case.
Insieme con Salvo abbiamo fatto un breve e piccolo viaggio alla ricerca degli endemismi estivi delle due isole, pochi come del resto pochissime sono le fioriture lungo le coste, e non solo, in questo periodo in Sicilia.
Una precisazione doverosa
: mentre Salvo era costantemente concentrato sulle piante, io ricercavo anche (*) posti incantevoli in cui potermi tuffare. Ma questa è tutt'altra storia. Questo giro turistico-botanico (meno di tre giorni) l'abbiamo realizzato nella prima settimana di agosto. Ci siamo imbarcati nella notte a Porto Empedocle (Vigata) e la prima tappa è stata Linosa, raggiunta alle luci del primo mattino.
Nella foto la posizione delle isole Pelagie (°°) rispetto alla Sicilia, la Tunisia e le altre isole del Canale di Sicilia.
(*) direi: soprattutto
(**) le isole Pelagie comprendono pure l'isolotto di Lampione, a ovest di Lampedusa
) Linosa, 
