Amorpha fruticosa L. - Falso indaco
Inviato: 06 gen 2010, 17:36
Amorpha fruticosa L.
Sp. Pl.: 713 (1753)
Fabaceae
Indaco bastardo, Amorfa cespugliosa, Deutsch: Bastardindigo
English: Desert false indigo
Français: Amorphe buissonnante, Faux indigo du desert
Forma Biologica: P caesp - Fanerofite cespugliose. Piante legnose con portamento cespuglioso.
Descrizione: Pianta con portamento arbustivo, chioma espansa, alta 1 - 5 m e con gemme suppletive sotto quelle normali.
Fusto irregolare, sinuoso con rami sparsi fin dalla base, quelli giovani lievemente pubescenti e arrossati; corteccia bruno-chiara o grigiastra, nei rami dell'anno prima leggermente solcata.
Foglie caduche, composte, picciolate (2-3 cm), imparipennate con 11-25 foglioline ellittiche e e con stipole lineari, 2 - 4 mm che cadono precocemente.
Fiori ermafroditi su racemi irregolari e unilaterali, posti all'ascella fogliare, di colore violetto e con brevi pedicelli.
Calice campanulato 4 - 5 mm con 5 denti indistinti.
Corolla tubiforme ridotta a vessillo accartocciato, lunga 2 - 3 il calice, stami leggermente sporgenti e saldati alla base.
Il frutto è un legume di 7 - 8 mm, indeiscente, con 1-2 semi, coperto da grosse glandule.
Semi di forma oblungo-curvata.
Tipo corologico: N-Americ. - America del Nord.
Habitat: Lungo le sponde di corsi d'acqua e zone umide in genere, ruderi, bordi strade e incolti. Resiste bene anche a lunghi periodi di siccità. Da 0 a 600 m di altitudine.
Sistematica e possibili confusioni: Quando non in fiore è facilmente confondibile con Robinia pseudoacacia L. che però possiede le spinule.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome del genere proviene dal greco e significa "senza forma" perché i fiori non hanno né ali né carena. L'epiteto della specie per ricordare che la pianta si comporta come un "frutice" cioè una pianta arbustiva legnosa, ramificata fin dalla base.
Proprietà ed utilizzi: Specie officinale tossica
Contiene una sostanza resinosa da cui si estrae "amorpha" usata come stomachica e insetticida. La pianta può essere velenosa se pascolata.
Note e Curiosità: Importata in Europa nel 1724 come pianta ornamentale e da giardino. Possiede una grande capacità pollonifera tanto da annoverarsi tra le piante infestanti perchè colonizza i suoli, frequentemente insieme a "Robinia pseudoacacia L." a cui tende a sostituirsi appportando uno squilibrio all'ecosistema autoctono.
E' stata utilizzata anche come pianta tintoria perchè contiene un pigmento che colora di blu. Dove è più rigogliosa viene bottinata dalle api fornendo un miele gustosissimo.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
Pignatti S. - Flora d'Italia - Edagricole - 1982
M. Ferrari - D. Medici -Alberi e Arbusti in Italia - Ediagricole 1998
Conti F. et ali - Checklist of the Italian Vascular Flora - Palombi Editori - 2005
D. Aeschimann et al. - Flora Alpina - Zanichelli - 2004
Antonino Messina
Sp. Pl.: 713 (1753)
Fabaceae
Indaco bastardo, Amorfa cespugliosa, Deutsch: Bastardindigo
English: Desert false indigo
Français: Amorphe buissonnante, Faux indigo du desert
Forma Biologica: P caesp - Fanerofite cespugliose. Piante legnose con portamento cespuglioso.
Descrizione: Pianta con portamento arbustivo, chioma espansa, alta 1 - 5 m e con gemme suppletive sotto quelle normali.
Fusto irregolare, sinuoso con rami sparsi fin dalla base, quelli giovani lievemente pubescenti e arrossati; corteccia bruno-chiara o grigiastra, nei rami dell'anno prima leggermente solcata.
Foglie caduche, composte, picciolate (2-3 cm), imparipennate con 11-25 foglioline ellittiche e e con stipole lineari, 2 - 4 mm che cadono precocemente.
Fiori ermafroditi su racemi irregolari e unilaterali, posti all'ascella fogliare, di colore violetto e con brevi pedicelli.
Calice campanulato 4 - 5 mm con 5 denti indistinti.
Corolla tubiforme ridotta a vessillo accartocciato, lunga 2 - 3 il calice, stami leggermente sporgenti e saldati alla base.
Il frutto è un legume di 7 - 8 mm, indeiscente, con 1-2 semi, coperto da grosse glandule.
Semi di forma oblungo-curvata.
Tipo corologico: N-Americ. - America del Nord.
Habitat: Lungo le sponde di corsi d'acqua e zone umide in genere, ruderi, bordi strade e incolti. Resiste bene anche a lunghi periodi di siccità. Da 0 a 600 m di altitudine.
Sistematica e possibili confusioni: Quando non in fiore è facilmente confondibile con Robinia pseudoacacia L. che però possiede le spinule.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome del genere proviene dal greco e significa "senza forma" perché i fiori non hanno né ali né carena. L'epiteto della specie per ricordare che la pianta si comporta come un "frutice" cioè una pianta arbustiva legnosa, ramificata fin dalla base.
Proprietà ed utilizzi: Specie officinale tossica
Contiene una sostanza resinosa da cui si estrae "amorpha" usata come stomachica e insetticida. La pianta può essere velenosa se pascolata.
Note e Curiosità: Importata in Europa nel 1724 come pianta ornamentale e da giardino. Possiede una grande capacità pollonifera tanto da annoverarsi tra le piante infestanti perchè colonizza i suoli, frequentemente insieme a "Robinia pseudoacacia L." a cui tende a sostituirsi appportando uno squilibrio all'ecosistema autoctono.
E' stata utilizzata anche come pianta tintoria perchè contiene un pigmento che colora di blu. Dove è più rigogliosa viene bottinata dalle api fornendo un miele gustosissimo.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
Pignatti S. - Flora d'Italia - Edagricole - 1982
M. Ferrari - D. Medici -Alberi e Arbusti in Italia - Ediagricole 1998
Conti F. et ali - Checklist of the Italian Vascular Flora - Palombi Editori - 2005
D. Aeschimann et al. - Flora Alpina - Zanichelli - 2004
Antonino Messina