Barbarea bracteosa Guss. - Erba di Santa Barbara bratteata
Inviato: 10 gen 2010, 18:15
Barbarea bracteosa Guss.
Fl. Sic. Prodr. 2: 257 (1828)
Brassicaceae
Erba di Santa Barbara bratteata, Deutsch: Deckblatt-Winterkresse
Forma Biologica: H scap - Emicriptofite scapose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta perenne o bienne alta fino a 50 cm, con fusto ascendente striato. Foglie basali quasi sempre completamente divise, con picciuolo lungo almeno quanto la lamina, che si presenta ellittica e spesso accompagnata alla base da 2-5 coppie di segmenti minori. Foglie cauline pennatosette con 2-4 coppie di segmenti sottili e segmento terminale spatolato e dentato decisamente più grande. Racemi lineari con brattee almeno nella metà inferiore. Sepali 2,5 mm. Petali gialli 5 mm. Silique 1X15-30 mm, spesso arcuate e più o meno unilaterali, su peduncoli di 2-4 mm.
Tipo corologico: S-Medit. - Coste meridionali atlantiche e mediterranee.
Habitat: Incolti umidi, dai 500 fino ai 2200 m.
Sistematica e possibili confusioni: Specie simile è Barbarea intermedia Boreau, che però ha foglie basali con lobo apicale non molto maggiore di laterali e soprattutto racemi senza brattee. E' presente in Val d'Aosta, Piemonte e Abruzzo.
Tassonomia filogenetica
______________________________________________________________________________
Etimologia: Il temine generico in onore di Santa Barbara, protettrice dei minatori e invocata contro fulmini ed esplosioni. Queste piante in passato infatti erano conosciute per le proprietà vulnerarie ed utilizzate per lenire le ferite causate da scoppi e incidenti vari. Il termine specifico in riferimento alle brattee presenti nei racemi .
Principali Fonti
Flora d'Italia di S. Pignatti
An Annotated Checklist of the Italian Vascular Flora di F.Conti, G. Abbate, A.Alessandrini, C.Blasi
http://www.ipni.org/index.html
Florae Siculae prodromus di G. Gussone
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Acta Plantarum - Semi ed altre unità primarie di dispersione
Scheda realizzata da Gianluca Nicolella
Fl. Sic. Prodr. 2: 257 (1828)
Brassicaceae
Erba di Santa Barbara bratteata, Deutsch: Deckblatt-Winterkresse
Forma Biologica: H scap - Emicriptofite scapose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta perenne o bienne alta fino a 50 cm, con fusto ascendente striato. Foglie basali quasi sempre completamente divise, con picciuolo lungo almeno quanto la lamina, che si presenta ellittica e spesso accompagnata alla base da 2-5 coppie di segmenti minori. Foglie cauline pennatosette con 2-4 coppie di segmenti sottili e segmento terminale spatolato e dentato decisamente più grande. Racemi lineari con brattee almeno nella metà inferiore. Sepali 2,5 mm. Petali gialli 5 mm. Silique 1X15-30 mm, spesso arcuate e più o meno unilaterali, su peduncoli di 2-4 mm.
Tipo corologico: S-Medit. - Coste meridionali atlantiche e mediterranee.
Habitat: Incolti umidi, dai 500 fino ai 2200 m.
Sistematica e possibili confusioni: Specie simile è Barbarea intermedia Boreau, che però ha foglie basali con lobo apicale non molto maggiore di laterali e soprattutto racemi senza brattee. E' presente in Val d'Aosta, Piemonte e Abruzzo.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il temine generico in onore di Santa Barbara, protettrice dei minatori e invocata contro fulmini ed esplosioni. Queste piante in passato infatti erano conosciute per le proprietà vulnerarie ed utilizzate per lenire le ferite causate da scoppi e incidenti vari. Il termine specifico in riferimento alle brattee presenti nei racemi .
Principali Fonti
Flora d'Italia di S. Pignatti
An Annotated Checklist of the Italian Vascular Flora di F.Conti, G. Abbate, A.Alessandrini, C.Blasi
http://www.ipni.org/index.html
Florae Siculae prodromus di G. Gussone
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Acta Plantarum - Semi ed altre unità primarie di dispersione
Scheda realizzata da Gianluca Nicolella