Salvia verbenaca L. - Salvia minore
Moderatori: Anja, Marinella Zepigi
- nino
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- Iscritto il: 23 dic 2007, 15:24
- Nome: Antonino
- Cognome: Messina
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Salvia verbenaca L. - Salvia minore
Salvia verbenaca L.
Sp. Pl.: 25 (1753)
Salvia hiemalis Brot., Salvia horminoides Pourr., Salvia neglecta Ten., Salvia oblongata Vahl, Salvia praecox Savi
Lamiaceae
Salvia minore, Salvia falsa verbena, Deutsch: Eisenkraut-Salbei
English: Wild sage
Español: Balsamilla
Français: Sauge à feuilles de verveine
Forma Biologica: H scap - Emicriptofite scapose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta erbacea perenne, alta 20 - 50 cm ± pelosetta e glandulosa nella parte superiore.
Fusto semplice o ramificato, tetragono e con peli patenti ghiandolari.
Foglie di colore verde opaco con rughe nella pagina superiore; quelle che compongono la rosetta basale sono lungamente picciolate, oblunghe o ovali (5-10 x 2-4 mm) con 3 - 4 lobi ottusi per lato, il margine profondamente crenulato. Le caulinari sono più piccole, opposte, sessili o con corto picciolo.
Fiori 4-10, in verticilli semplici o ramificati, terminali, lassi e spiciformi.
Brattee verdi a base cordata e appuntite, lunghe 6 mm e appena più corte del calice.
Calice campanulato, bilabiato e con peli lanosi biancastri e lungo 8 - 10 mm.
Corolla di colore lilla o violetto o rosa chiaro, bilabiata 6-15 mm, labbro superiore ricurvo e peloso all'esterno; quello inferiore trilobato con il mediano rivolto verso il basso.
Stami due.
Il frutto schizocarpico con 4 mericarpi (nucule) subglobosi di 1,7-2,4 x 1,6-2,3 mm, di colore castano scuro.
Tipo corologico: Euri-Medit. - Entità con areale centrato sulle coste mediterranee, ma con prolungamenti verso nord e verso est (area della Vite).
Steno-Medit. - Entità mediterranea in senso stretto (con areale limitato alle coste mediterranee: area dell'Olivo).
Habitat: Prati asciutti, incolti, vigneti, uliveti, a margine sentieri da 0 a 1400 m .
Tassonomia filogenetica
______________________________________________________________________________
Etimologia: Il termine Salvia deriva dal latino "salus" o "salveo" = "star bene - sano" o "salvare" sicuramente per le virtù medicamentose che gli sono state riconosciute fin dall'antichità.
L'epiteto della specie si riferisce alla forma delle foglie simili a quelle della verbena.
Proprietà ed utilizzi: Specie commestibile officinale
Pianta mellifera con proprietà medicinali però meno efficaci della S. officinalis e simili a quelli della S. pratensis. Per i greci era considerata "erba sacra" mentre per i romani un efficace toccasana per qualsiasi male. La sua azione si esplica in modo particolare sugli organi digestivi e sull'apparato respiratorio (gonfiori addominali, flatulenze, lentezza digestiva, eruttazione, asma, bronchite,catarro, sinusite) per la sua azione antisettica, antibatterica e antifungina. Per la presenza di estrogeni esercita un'azione tonificante nel flusso mestruale scarso o abbondante e nella dismenorrea.Esercita anche un'attività depurativa e diuretica. L'olio di salvia agisce anche come antisudoriparo. Studi recenti hanno dimostrato le sue proprietà antiossidanti riducendo la produzione di radicali liberi dannosi nell'invecchiamento dell'organismo.
Si usa come colluttorio contro le ulcere e le infiammazini del cavo orale. Le foglie, sfregate sui denti agiscono alla stessa stregua di un dentifricio ( ricordata per questo anche in una novella del Decamerone del Boccaccio).
Note e Curiosità: Teofrasto (372 - 287 a. C.) della pianta diceva che "respinge i mali della malattia e della vecchiaia". Gli antichi egizi la usarono contro la peste. Per i romani era una pianta sacra tanto da organizzare un evento importante al tempo della raccolta, che avveniva sempre con attrezzi di metallo più nobile del ferro. Plinio la descrive come rimedio per morsi di serpenti e scorpioni purchè non fosse infettata. Nel medioevo la sua reputazione si rinforzò perchè gli furono attribuite proprietà capaci di ringiovanire, di rafforzare la mente e la memoria.
Sulla salvia sono nate anche tante leggende tra queste quella legata alla vita di Gesù Cristo nel periodo della fuga in Egitto "inseguiti dai soldati di Erode, per potersi nascondere, la sacra famiglia chiese protezione a diverse piante che si rifiutarono tranne la salvia che offrì giaciglio a Gesù e lo nascose alla vista dei soldati. La madonna in compenso le dette il dono di guarire gli uomini".
Divenuta la panacea di tutti i mali su di essa nacquero dei detti di cui riporto quelli più pittoreschi.
Nel veneto si diceva "quando mor la sali xe in orto - more el paron de casa o l'è za morto.
La Scuola Salernitana così la lodava:Cur moriatur homo cui salvia crescit in horto ? a questo detto altro proverbio rispondeva: se molto vuoi campare - salvia hai da mangiare.
Era considerata anche afrodisiaca tanto che Cleopatra ne avrebbe fatto uso per conquistare gli uomini.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
______________________________________________________________________________
Principali Fonti
Sandro Pignatti - Flora d'Italia - Edagricole - Bologna 1982
A. Fiori - Nuova Flora d'Italia - Ediagricole - rist.1969
Conti F. et ali - Checklist of the Italian Vascular Flora - Palombi Editori - 2005
A.Cattabiani - Florario - Oscar Mondadori - rist. 2007
Anne Mc Intyre - Fiori della salute - Corbaccio 1997
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Scheda realizzata da Antonino Messina
Sp. Pl.: 25 (1753)
Salvia hiemalis Brot., Salvia horminoides Pourr., Salvia neglecta Ten., Salvia oblongata Vahl, Salvia praecox Savi
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Français: Sauge à feuilles de verveine
Forma Biologica: H scap - Emicriptofite scapose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta erbacea perenne, alta 20 - 50 cm ± pelosetta e glandulosa nella parte superiore.
Fusto semplice o ramificato, tetragono e con peli patenti ghiandolari.
Foglie di colore verde opaco con rughe nella pagina superiore; quelle che compongono la rosetta basale sono lungamente picciolate, oblunghe o ovali (5-10 x 2-4 mm) con 3 - 4 lobi ottusi per lato, il margine profondamente crenulato. Le caulinari sono più piccole, opposte, sessili o con corto picciolo.
Fiori 4-10, in verticilli semplici o ramificati, terminali, lassi e spiciformi.
Brattee verdi a base cordata e appuntite, lunghe 6 mm e appena più corte del calice.
Calice campanulato, bilabiato e con peli lanosi biancastri e lungo 8 - 10 mm.
Corolla di colore lilla o violetto o rosa chiaro, bilabiata 6-15 mm, labbro superiore ricurvo e peloso all'esterno; quello inferiore trilobato con il mediano rivolto verso il basso.
Stami due.
Il frutto schizocarpico con 4 mericarpi (nucule) subglobosi di 1,7-2,4 x 1,6-2,3 mm, di colore castano scuro.
Tipo corologico: Euri-Medit. - Entità con areale centrato sulle coste mediterranee, ma con prolungamenti verso nord e verso est (area della Vite).
Steno-Medit. - Entità mediterranea in senso stretto (con areale limitato alle coste mediterranee: area dell'Olivo).
Habitat: Prati asciutti, incolti, vigneti, uliveti, a margine sentieri da 0 a 1400 m .
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il termine Salvia deriva dal latino "salus" o "salveo" = "star bene - sano" o "salvare" sicuramente per le virtù medicamentose che gli sono state riconosciute fin dall'antichità.
L'epiteto della specie si riferisce alla forma delle foglie simili a quelle della verbena.
Proprietà ed utilizzi: Specie commestibile officinale
Pianta mellifera con proprietà medicinali però meno efficaci della S. officinalis e simili a quelli della S. pratensis. Per i greci era considerata "erba sacra" mentre per i romani un efficace toccasana per qualsiasi male. La sua azione si esplica in modo particolare sugli organi digestivi e sull'apparato respiratorio (gonfiori addominali, flatulenze, lentezza digestiva, eruttazione, asma, bronchite,catarro, sinusite) per la sua azione antisettica, antibatterica e antifungina. Per la presenza di estrogeni esercita un'azione tonificante nel flusso mestruale scarso o abbondante e nella dismenorrea.Esercita anche un'attività depurativa e diuretica. L'olio di salvia agisce anche come antisudoriparo. Studi recenti hanno dimostrato le sue proprietà antiossidanti riducendo la produzione di radicali liberi dannosi nell'invecchiamento dell'organismo.
Si usa come colluttorio contro le ulcere e le infiammazini del cavo orale. Le foglie, sfregate sui denti agiscono alla stessa stregua di un dentifricio ( ricordata per questo anche in una novella del Decamerone del Boccaccio).
Note e Curiosità: Teofrasto (372 - 287 a. C.) della pianta diceva che "respinge i mali della malattia e della vecchiaia". Gli antichi egizi la usarono contro la peste. Per i romani era una pianta sacra tanto da organizzare un evento importante al tempo della raccolta, che avveniva sempre con attrezzi di metallo più nobile del ferro. Plinio la descrive come rimedio per morsi di serpenti e scorpioni purchè non fosse infettata. Nel medioevo la sua reputazione si rinforzò perchè gli furono attribuite proprietà capaci di ringiovanire, di rafforzare la mente e la memoria.
Sulla salvia sono nate anche tante leggende tra queste quella legata alla vita di Gesù Cristo nel periodo della fuga in Egitto "inseguiti dai soldati di Erode, per potersi nascondere, la sacra famiglia chiese protezione a diverse piante che si rifiutarono tranne la salvia che offrì giaciglio a Gesù e lo nascose alla vista dei soldati. La madonna in compenso le dette il dono di guarire gli uomini".
Divenuta la panacea di tutti i mali su di essa nacquero dei detti di cui riporto quelli più pittoreschi.
Nel veneto si diceva "quando mor la sali xe in orto - more el paron de casa o l'è za morto.
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Era considerata anche afrodisiaca tanto che Cleopatra ne avrebbe fatto uso per conquistare gli uomini.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
Sandro Pignatti - Flora d'Italia - Edagricole - Bologna 1982
A. Fiori - Nuova Flora d'Italia - Ediagricole - rist.1969
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Re: Salvia verbenaca L. - Salvia minore
Lamiaceae:Salvia verbenaca L.
Salvia minore
Bassa Val di Vara (SP), apr. 2009
Foto di Angelo Mazzoni
Salvia minore
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Re: Salvia verbenaca L. - Salvia minore
Lamiaceae: Salvia minore
Loc. Le Volpaie -Montemurlo -PO- magg. 2008
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Re: Salvia verbenaca L. - Salvia minore
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Re: Salvia verbenaca L. - Salvia minore
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