Aphanes arvensis L. - Ventaglina dei campi
Inviato: 01 apr 2010, 21:34
Aphanes arvensis L.
Sp. Pl.: 123 (1753)
Alchemilla arvensis Scop.
Rosaceae
Ventaglina dei campi, Alchemilla dei campi, Deutsch: Ackerfrauenmantel
English: Parsley piert, US: Field Parsley Piert
Español: Pie de León
Français: Perce-pierre, Alchemille des champs
Forma Biologica: T scap - Terofite scapose. Piante annue con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta erbacea annuale di piccole dimensioni, verde-grigiastra e vellutato-pelosa, alta 5-15 cm, con fusti striscianti o prostrato-ascendenti, ramosi alla base.
Foglie alterne, lunghe ca 1 cm, brevemente picciolate, palmato-partite con 3 segmenti flabellati, irregolarmente incisi in lacinie lineari, raramente con più di 13 lobi; stipole connate e amplessicauli, simili alle foglie, divise all'apice in lobi triangolari a lati convergenti.
Infiorescenza in densi glomeruli ascellari con numerosi minuscoli fiori verdastri ermafroditi e tetrameri, senza corolla, avvolti dalle stipole.
Calice gamosepalo, di circa 1,8 mm, in fruttificazione ristretto alla fauce, peloso sui nervi centrali, a venature prominenti, con 4 denti triangolari ± glabri e patenti, ciliati sui bordi, persistenti; calicetto (talvolta mancante) con 4 minuscoli segmenti di 0,1 mm.
Stami fertili 1(2); ovario semiinfero con 1(2) carpelli ± concresciuti con il ricettacolo urceolato.
L'infruttescenza è un pometo, costituito dal ricettacolo urceolato (ipanzio) e dal calice concresciuti, di (1,6)1,8-2,3(2,5) mm, e alla cui interno si trova un achenio o a volte un diachenio ovale brunastro.
Numero cromosomico: 2n=48
Tipo corologico: Subcosmop. - In quasi tutte le zone del mondo, ma con lacune importanti: un continente, una zona climatica,...
Habitat: Campi ed incolti sabbiosi ed argillosi, su substrato subacido, da 0 a 1300 m s.l.m.
Specie sinantropica, spesso infestante.
Sistematica e possibili confusioni: Il genere Aphanes è affine al genere Alchemilla da cui è stato separato per alcuni caratteri differenti: gli stami fertili sono 1-2, in Alchemilla 4, e tutte le specie di Alchemilla sono perenni mentre le specie di Aphanes sono sempre annuali.
Genere di difficile determinazione: polimorfo e spesso con caratteri biometrici molto variabili.
Nella flora italiana sono presenti altri 4 congeneri molto simili:
Aphanes floribunda (Murb.) Rothm.
Pianta più robusta con fusti eretti (5-20 cm); foglie superiori sessili, spesso con più di 13 lacinie; stipole più sviluppate con molti più lobi, allungate alla fruttificazione, calice fruttifero spesso più di 2,6 mm.
Aphanes australis Rydb.
Pianta molto esile, 3-10 cm, verde chiara, con stipole e foglie profondamente incise in lacinie lineari, fiori chiusi dentro le stipole; calice peloso, inferiore a 1,8 mm, con denti conniventi. Fiori e frutti minuscoli.
Aphanes minutiflora (Azn.) Holub
Pianta ancora più minuta della precedente; segmenti fogliari profondamente incisi; calice raramente fino a 1,4 mm, arrotondato.
Aphanes pusilla (Pomel) Batt.
Tassonomia filogenetica
______________________________________________________________________________
Etimologia: Il nome del genere deriva dal gr. 'aphanes', invisibile, incospicuo, impercettibile, con riferimento alle piccolissime dimensioni della pianta e soprattutto ai suoi fiori che passano facilmente inosservati.
L'epiteto specifico dal lat. 'arvensis, -is, -e' (< 'arvum'), di campo.
Note e Curiosità: Il fenomeno di guttazione avviene in particolar modo nelle rosacee (Alchemilla, Fragaria, Rosa, Aphanes), ma anche nelle poacee e apiacee ecc, fenomeno assai frequente con cui le piante eliminano l'eccesso di acqua dovuta alla cattiva traspirazione per motivi ambientali, per es. per l'eccessiva umidità atmosferica. Così si formano delle piccole goccioline (guttule) all'apice delle nervature fogliari. Questo avviene tramite gli idatodi, particolari aperture formate da apparati cellulari situate lungo i margini delle foglie.
Principali Fonti
Conti, F.; Abbate, G.; Alessandrini, A.; Blasi, C. -An Annotated Checklist of the Italian Vascular Flora, Palombi Editori, Roma, 2005
Jauzein, Ph.- Flore des champs cultivés, INRA Editions, Paris, 1995
Pignatti, S. -Flora d'Italia (vol. I), Edagricole, Bologna, 1982
Flora Iberica
Tutin T.G. et al., 1964-1980. Flora Europaea, Cambridge University Press
Zangheri, P. -flora italica I-II, CEDAM, Padova, 1976
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Scheda realizzata da Anja Michelucci
Sp. Pl.: 123 (1753)
Alchemilla arvensis Scop.
Rosaceae
Ventaglina dei campi, Alchemilla dei campi, Deutsch: Ackerfrauenmantel
English: Parsley piert, US: Field Parsley Piert
Español: Pie de León
Français: Perce-pierre, Alchemille des champs
Forma Biologica: T scap - Terofite scapose. Piante annue con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta erbacea annuale di piccole dimensioni, verde-grigiastra e vellutato-pelosa, alta 5-15 cm, con fusti striscianti o prostrato-ascendenti, ramosi alla base.
Foglie alterne, lunghe ca 1 cm, brevemente picciolate, palmato-partite con 3 segmenti flabellati, irregolarmente incisi in lacinie lineari, raramente con più di 13 lobi; stipole connate e amplessicauli, simili alle foglie, divise all'apice in lobi triangolari a lati convergenti.
Infiorescenza in densi glomeruli ascellari con numerosi minuscoli fiori verdastri ermafroditi e tetrameri, senza corolla, avvolti dalle stipole.
Calice gamosepalo, di circa 1,8 mm, in fruttificazione ristretto alla fauce, peloso sui nervi centrali, a venature prominenti, con 4 denti triangolari ± glabri e patenti, ciliati sui bordi, persistenti; calicetto (talvolta mancante) con 4 minuscoli segmenti di 0,1 mm.
Stami fertili 1(2); ovario semiinfero con 1(2) carpelli ± concresciuti con il ricettacolo urceolato.
L'infruttescenza è un pometo, costituito dal ricettacolo urceolato (ipanzio) e dal calice concresciuti, di (1,6)1,8-2,3(2,5) mm, e alla cui interno si trova un achenio o a volte un diachenio ovale brunastro.
Numero cromosomico: 2n=48
Tipo corologico: Subcosmop. - In quasi tutte le zone del mondo, ma con lacune importanti: un continente, una zona climatica,...
Habitat: Campi ed incolti sabbiosi ed argillosi, su substrato subacido, da 0 a 1300 m s.l.m.
Specie sinantropica, spesso infestante.
Sistematica e possibili confusioni: Il genere Aphanes è affine al genere Alchemilla da cui è stato separato per alcuni caratteri differenti: gli stami fertili sono 1-2, in Alchemilla 4, e tutte le specie di Alchemilla sono perenni mentre le specie di Aphanes sono sempre annuali.
Genere di difficile determinazione: polimorfo e spesso con caratteri biometrici molto variabili.
Nella flora italiana sono presenti altri 4 congeneri molto simili:
Aphanes floribunda (Murb.) Rothm.
Pianta più robusta con fusti eretti (5-20 cm); foglie superiori sessili, spesso con più di 13 lacinie; stipole più sviluppate con molti più lobi, allungate alla fruttificazione, calice fruttifero spesso più di 2,6 mm.
Aphanes australis Rydb.
Pianta molto esile, 3-10 cm, verde chiara, con stipole e foglie profondamente incise in lacinie lineari, fiori chiusi dentro le stipole; calice peloso, inferiore a 1,8 mm, con denti conniventi. Fiori e frutti minuscoli.
Aphanes minutiflora (Azn.) Holub
Pianta ancora più minuta della precedente; segmenti fogliari profondamente incisi; calice raramente fino a 1,4 mm, arrotondato.
Aphanes pusilla (Pomel) Batt.
Tassonomia filogenetica
______________________________________________________________________________
Etimologia: Il nome del genere deriva dal gr. 'aphanes', invisibile, incospicuo, impercettibile, con riferimento alle piccolissime dimensioni della pianta e soprattutto ai suoi fiori che passano facilmente inosservati.
L'epiteto specifico dal lat. 'arvensis, -is, -e' (< 'arvum'), di campo.
Note e Curiosità: Il fenomeno di guttazione avviene in particolar modo nelle rosacee (Alchemilla, Fragaria, Rosa, Aphanes), ma anche nelle poacee e apiacee ecc, fenomeno assai frequente con cui le piante eliminano l'eccesso di acqua dovuta alla cattiva traspirazione per motivi ambientali, per es. per l'eccessiva umidità atmosferica. Così si formano delle piccole goccioline (guttule) all'apice delle nervature fogliari. Questo avviene tramite gli idatodi, particolari aperture formate da apparati cellulari situate lungo i margini delle foglie.
Principali Fonti
Conti, F.; Abbate, G.; Alessandrini, A.; Blasi, C. -An Annotated Checklist of the Italian Vascular Flora, Palombi Editori, Roma, 2005
Jauzein, Ph.- Flore des champs cultivés, INRA Editions, Paris, 1995
Pignatti, S. -Flora d'Italia (vol. I), Edagricole, Bologna, 1982
Flora Iberica
Tutin T.G. et al., 1964-1980. Flora Europaea, Cambridge University Press
Zangheri, P. -flora italica I-II, CEDAM, Padova, 1976
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Scheda realizzata da Anja Michelucci