Centaurea montis-borlae Soldano - Fiordaliso del M. Borla
Inviato: 29 mar 2008, 12:38
Centaurea montis-borlae Soldano
Giorn. Bot. Ital., 112(5-6): 399 1978 publ. (1979)
Centaurea montisborlae Soldano
Asteraceae
Fiordaliso del Borla, Fiordaliso del monte Borla, Centaurea del Borla
Forma Biologica: H scap - Emicriptofite scapose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta erbacea perenne di modeste dimensioni 15-30 cm, con fusto prostrato, ramoso di colore verde opaco o brunastro alla base con riflessi biancastri dovuti all’abbondante peluria.
Foglie verdi, tomentose, vellutate, quelle inferiori peduncolate, ovato-lanceolate con margine irregolarmente dentellato, solo raramente lirate o pennatifide, quelle superiori sessili e lanceolate- spatolate nei pressi dell’attaccatura al fusto.
L'infiorescenza all’apice del fusticino, è una calatide con diametro di 3-4 cm, con involucro cilindrico-ovoidale del diametro di 9-10 mm e squame con appendice triangolare, cigliate ed acuminate, riflesse all’apice.
I fiori di un bel colore rosa vivo, più o meno violaceo, gli esterni raggianti sono più grandi e più o meno patenti o incurvati.
Il frutto è un achenio con pappo (cipsela).
Tipo corologico: Endem. Ital. - Presente allo stato spontaneo solo nel territorio italiano.
Distribuzione: Cresce esclusivamente ai piedi e nei pressi del Monte Borla.
Specie a rischio di estinzione per l'areale molto limitato in cui le stazioni sono circondate da cave attive o dismesse e sono soggette al pascolo ed agli incendi.
Habitat: Vegeta su pochi centimetri di terreno calcareo, tra le pieghe delle rocce di marmo bianco a circa 1300 m s.l.m.
Tassonomia filogenetica
______________________________________________________________________________
Etimologia: Il nome del genere dal latino centaureum e -ion (Lucrezio e Virgilio), centaurea, dal greco κενταυρίη (Ippocrate) e κενταύριον, κενταύρειον (Teofrasto) del centauro, così chiamata nella mitologia greca, come riporta Plinio, perché le sue virtù medicinali erano state scoperte da Chirone, il centauro saggio e mite, al contrario degli altri, educatore di dei ed eroi, e primo medico. Nelle leggende greche più antiche i centauri erano cavalieri barbari della Tessaglia, famosi per il coraggio, solo più tardi vennero raffigurati come esseri metà cavallo e metà uomo, mentre il nome della specie richiama il suo areale.
Note e Curiosità: questo endemita vivendo su un substrato di marmo, viene da molti considerato giustamente, il simbolo delle Alpi Apuane
Principali Fonti
PIGNATTI S., Flora d'Italia, 3 voll. Edagricole, Bologna 1982
CONTI F., ABBATE G. ALESSANDRINI A. BLASI G., An Annotated Checklist of the Italian Vascular Flora, Roma, Palombi editori, 2005
ANSALDI M., MEDDA E., PLASTINO S., I fiori delle Apuane, Mauro Baroni & c. s.a.s., Viareggio 1994
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Acta Plantarum - Semi ed altre unità primarie di dispersione
Scheda realizzata da Giuliano Salvai
Giorn. Bot. Ital., 112(5-6): 399 1978 publ. (1979)
Centaurea montisborlae Soldano
Asteraceae
Fiordaliso del Borla, Fiordaliso del monte Borla, Centaurea del Borla
Forma Biologica: H scap - Emicriptofite scapose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta erbacea perenne di modeste dimensioni 15-30 cm, con fusto prostrato, ramoso di colore verde opaco o brunastro alla base con riflessi biancastri dovuti all’abbondante peluria.
Foglie verdi, tomentose, vellutate, quelle inferiori peduncolate, ovato-lanceolate con margine irregolarmente dentellato, solo raramente lirate o pennatifide, quelle superiori sessili e lanceolate- spatolate nei pressi dell’attaccatura al fusto.
L'infiorescenza all’apice del fusticino, è una calatide con diametro di 3-4 cm, con involucro cilindrico-ovoidale del diametro di 9-10 mm e squame con appendice triangolare, cigliate ed acuminate, riflesse all’apice.
I fiori di un bel colore rosa vivo, più o meno violaceo, gli esterni raggianti sono più grandi e più o meno patenti o incurvati.
Il frutto è un achenio con pappo (cipsela).
Tipo corologico: Endem. Ital. - Presente allo stato spontaneo solo nel territorio italiano.
Distribuzione: Cresce esclusivamente ai piedi e nei pressi del Monte Borla.
Specie a rischio di estinzione per l'areale molto limitato in cui le stazioni sono circondate da cave attive o dismesse e sono soggette al pascolo ed agli incendi.
Habitat: Vegeta su pochi centimetri di terreno calcareo, tra le pieghe delle rocce di marmo bianco a circa 1300 m s.l.m.
Tassonomia filogenetica
______________________________________________________________________________
Etimologia: Il nome del genere dal latino centaureum e -ion (Lucrezio e Virgilio), centaurea, dal greco κενταυρίη (Ippocrate) e κενταύριον, κενταύρειον (Teofrasto) del centauro, così chiamata nella mitologia greca, come riporta Plinio, perché le sue virtù medicinali erano state scoperte da Chirone, il centauro saggio e mite, al contrario degli altri, educatore di dei ed eroi, e primo medico. Nelle leggende greche più antiche i centauri erano cavalieri barbari della Tessaglia, famosi per il coraggio, solo più tardi vennero raffigurati come esseri metà cavallo e metà uomo, mentre il nome della specie richiama il suo areale.
Note e Curiosità: questo endemita vivendo su un substrato di marmo, viene da molti considerato giustamente, il simbolo delle Alpi Apuane
Principali Fonti
PIGNATTI S., Flora d'Italia, 3 voll. Edagricole, Bologna 1982
CONTI F., ABBATE G. ALESSANDRINI A. BLASI G., An Annotated Checklist of the Italian Vascular Flora, Roma, Palombi editori, 2005
ANSALDI M., MEDDA E., PLASTINO S., I fiori delle Apuane, Mauro Baroni & c. s.a.s., Viareggio 1994
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Acta Plantarum - Semi ed altre unità primarie di dispersione
Scheda realizzata da Giuliano Salvai