Artemisia alba Turra - Assenzio maschio
Inviato: 02 apr 2008, 19:31
Artemisia alba Turra
Giorn. Italia Sci. Nat. 1: 144 (1764)
Artemisia biasolettiana Vis., Artemisia camphorata Vill. p.p., Artemisia garganica DC., Artemisia humilis Wulfen, Artemisia incanescens Jord., Artemisia lobelii Auct. vix All., Artemisia saxatilis Willd., Artemisia subcanescens Willd., Artemisia alba Turra subsp. lobelii (All.) Hegi
Asteraceae
Assenzio maschio, Artemisia bianca, Armoise camphrée - White Sage - Kampfer-Wermut
Forma Biologica: Ch suffr - Camefite suffruticose. Piante con fusti legnosi solo alla base, generalmente di piccole dimensioni.
Descrizione: Pianta erbacea perenne alta 20-40 (80) cm, verdastra glabra o grigio-tomentosa, aromatica con gradevole odore di canfora.
Fusti cespugliosi, ascendenti, parzialmente legnosi e pubescenti in alto.
Foglie alterne; le basali 2-3pennatosette con lacinie lineari, tomentose e ghiandolose di colore grigio-verde o bianco-verdastro, con orecchiette alla base del picciolo, le cauline progressivamente ridotte verso l'alto.
I numerosi (20-22) capolini di 2-4 mm, globosi, pendenti, sono riuniti in una lunga infiorescenza a racemo unilaterale hanno fiori piccoli, gialli o rossastri, tutti tubulosi con involucro a brattee pelose e scariose al margine.
I frutti sono acheni senza pappo.
Tipo corologico: S-Europ. - Europa meridionale.
Steno-Medit. - Entità mediterranea in senso stretto (con areale limitato alle coste mediterranee: area dell'Olivo).
Submedit. - Areale prevalentemente mediterraneo.
Habitat: Pianta diffusa in ambienti aridi di natura calcarea, quali prati e pendii sassosi fino a 1.300 m, ma anche fino a 1.800 m in Sicilia.
Sistematica e possibili confusioni: La grande variabilità di questa pianta nella pelosità, nell'odore, nella forma delle squame e nella misura delle lacinie fogliari, hanno portato alcuni autori a distinguerla in diverse "specie":
A. camphorata Vill., A. humilis Wulfen, A. subcanescens che hanno un colore verde-grigiastro per la minor pelosità e ancora
A. saxatilis Willd., A. incanescens Jordan, A. biasolettiana Vis. dal colore bianco tomentoso per un maggior sviluppo dell'indumento pilifero e A.garganica DC che oltre al colore bianco tomentoso ha anche lacinie fogliari molto divergenti.
Secondo "Flora d'Italia" e la "An Annotated Checklist of the Italian Vascular Flora", si tratterebbe solo di diverse forme derivanti dalla variabilità che A. alba Turra assume in relazione all'habitat.
Tassonomia filogenetica
______________________________________________________________________________
Etimologia: Il nome Artemisia che dovrebbe essere anche l'antico nome latino di questa pianta, deriverebbe da Artemide (Diana, protettrice delle vergini ) o dalla Regina Artemisia che regnò in Halicarnassus in Asia Minor (Turchia) dal 352 al 250 D.C. e che per prima avrebbe scoperto le proprietà ginecologiche di queste piante, alle quali furono attribuite proprietà emmenagoghe. Il nome specifico richiama il suo colore biancastro.
Principali Fonti
PIGNATTI S., 1982. Flora d'Italia, Edagricole, Bologna
CONTI F., ABBATE G., ALESSANDRINI A., BLASI C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore
The International Plant Names Index (IPNI)
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Scheda realizzata da Giuliano Salvai
Giorn. Italia Sci. Nat. 1: 144 (1764)
Artemisia biasolettiana Vis., Artemisia camphorata Vill. p.p., Artemisia garganica DC., Artemisia humilis Wulfen, Artemisia incanescens Jord., Artemisia lobelii Auct. vix All., Artemisia saxatilis Willd., Artemisia subcanescens Willd., Artemisia alba Turra subsp. lobelii (All.) Hegi
Asteraceae
Assenzio maschio, Artemisia bianca, Armoise camphrée - White Sage - Kampfer-Wermut
Forma Biologica: Ch suffr - Camefite suffruticose. Piante con fusti legnosi solo alla base, generalmente di piccole dimensioni.
Descrizione: Pianta erbacea perenne alta 20-40 (80) cm, verdastra glabra o grigio-tomentosa, aromatica con gradevole odore di canfora.
Fusti cespugliosi, ascendenti, parzialmente legnosi e pubescenti in alto.
Foglie alterne; le basali 2-3pennatosette con lacinie lineari, tomentose e ghiandolose di colore grigio-verde o bianco-verdastro, con orecchiette alla base del picciolo, le cauline progressivamente ridotte verso l'alto.
I numerosi (20-22) capolini di 2-4 mm, globosi, pendenti, sono riuniti in una lunga infiorescenza a racemo unilaterale hanno fiori piccoli, gialli o rossastri, tutti tubulosi con involucro a brattee pelose e scariose al margine.
I frutti sono acheni senza pappo.
Tipo corologico: S-Europ. - Europa meridionale.
Steno-Medit. - Entità mediterranea in senso stretto (con areale limitato alle coste mediterranee: area dell'Olivo).
Submedit. - Areale prevalentemente mediterraneo.
Habitat: Pianta diffusa in ambienti aridi di natura calcarea, quali prati e pendii sassosi fino a 1.300 m, ma anche fino a 1.800 m in Sicilia.
Sistematica e possibili confusioni: La grande variabilità di questa pianta nella pelosità, nell'odore, nella forma delle squame e nella misura delle lacinie fogliari, hanno portato alcuni autori a distinguerla in diverse "specie":
A. camphorata Vill., A. humilis Wulfen, A. subcanescens che hanno un colore verde-grigiastro per la minor pelosità e ancora
A. saxatilis Willd., A. incanescens Jordan, A. biasolettiana Vis. dal colore bianco tomentoso per un maggior sviluppo dell'indumento pilifero e A.garganica DC che oltre al colore bianco tomentoso ha anche lacinie fogliari molto divergenti.
Secondo "Flora d'Italia" e la "An Annotated Checklist of the Italian Vascular Flora", si tratterebbe solo di diverse forme derivanti dalla variabilità che A. alba Turra assume in relazione all'habitat.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome Artemisia che dovrebbe essere anche l'antico nome latino di questa pianta, deriverebbe da Artemide (Diana, protettrice delle vergini ) o dalla Regina Artemisia che regnò in Halicarnassus in Asia Minor (Turchia) dal 352 al 250 D.C. e che per prima avrebbe scoperto le proprietà ginecologiche di queste piante, alle quali furono attribuite proprietà emmenagoghe. Il nome specifico richiama il suo colore biancastro.
Principali Fonti
PIGNATTI S., 1982. Flora d'Italia, Edagricole, Bologna
CONTI F., ABBATE G., ALESSANDRINI A., BLASI C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore
The International Plant Names Index (IPNI)
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Scheda realizzata da Giuliano Salvai