Asplenium fissum Kit. ex Willd. - Asplenio diviso
Inviato: 27 ago 2012, 09:11
Asplenium fissum Kit. ex Willd.
Sp. Pl., ed. 4, 5(1): 348 (1810)
Aspleniaceae
Asplenio diviso, Deutsch: Zerschlitzter Streifenfarn
English: Divided spleenwort
Français: Doradille fendue
Forma Biologica: H ros - Emicriptofite rosulate. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con foglie disposte in rosetta basale.
Descrizione: Piccola felce perenne in ricchi cespi, alta 5-20(30) cm; stipite gracile, lungo 1-2 volte la lamina, rosso-bruno nella metà basale, rachide sinuosa all'apice, con fronde (foglie) a lamina opaca pluristratificata, contorno lanceolato-triangolare, 3-4 volte profondamente divise (pennatosette).
Pinne inferiori (1° ordine) alterne e piuttosto distanziate fra loro sulla rachide, elementi di second'ordine (pinnule) alterni, divisi in segmenti pure alterni cuneati, a loro volta divisi in laciniette (lobi) tra loro ben divaricate, strettamente obtriangolari o lineari-2-3forcate.
Sori (sporangi), portati alla biforcazione delle divisioni ultime, oblunghi, sporgenti dai margini dei segmenti, con indusio a bordo libero crenato.
Tipo corologico: Orof. SE-Europ. - Orofita sudest-europea, con areale gravitante specialmente sui Balcani: manca sui Pirenei.
Habitat: Fessure di rocce, macereti, detriti e ghiaioni (±consolidati), su matrice carbonatica; non frequente. Da 600 a 2400 m.
Sistematica e possibili confusioni: Specie simili congeneri sono:
Asplenium adiantum-nigrum L. (gr.), con stipite bruno-nerastro, foglie verdi scure 2-3 pennate profondamente divise, pinne alterne (talora subopposte) ed appressate tra loro e segmenti d'ultimo ordine ovati, lanceolati o cuneiformi-flabellati, sori non sporgenti dai segmenti; silicicola.
Asplenium ruta-muraria L. s.l., con stipite verde breve, foglie 2-(3) pennatosette, pinne con 1-3 pinnule (elem. ultimi) dentellate e portanti sori centrali allungati; in tutto il territorio.
Specie affini nell'aspetto sono:
Vandenboschia speciosa (Willd.) G. Kunkel (= Trichomanes speciosum Willd.), presente solo in Toscana sulle Apuane, con fronde 3-4 pennatosette, a lamina unistratificata-traslucida, sori cilindrici;
Cystopteris alpina (Lam.) Desv., a ciuffi densi, lamina ovato-lanceolata divisa fino a 3 volte con stipite < di essa, divisioni ultime strette a bordi paralleli, sori circolari con indusio a cappuccio; presente in tutto il territorio, tranne PUG e SAR, dubbia in UMB.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Asplenium: dal greco "a" = "senza" e "splén, spenós" = "milza" (pianta ritenuta curativa per i disturbi della milza)
fissum: dal latino "findo" = "fendere, dividere": diviso
Proprietà ed utilizzi: Specie officinale
Le felci del genere Asplenium vengono citate già da Dioscoride (I sec. d.C.) e Galeno (II sec. d.C.) come ottimi rimedi contro le infezioni delle dita e per risolvere porri e verruche.
In tempi più recenti ed anche attuali si apprezzano le proprietà espettoranti, fluidificanti e disinfiammanti, nonché diuretiche ed antiemorragiche. Per uso esterno, le piante possiedono virtù astringenti, disinfettanti ed antinfiammatorie; sono utili anche per ridurre gli eccessi sebacei del cuoio capelluto e come antiforfora.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
PIGNATTI S., 1982. Flora d'Italia, Edagricole, Bologna
CONTI F., ABBATE G., ALESSANDRINI A., BLASI C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore
MARCHETTI D., 2004. Le Pteridofite d'Italia, Annali Museo Civico di Rovereto Vol. 19: 71-213
MAINARDIS G., 2005. Flora del Parco delle Prealpi giulie, Regione autonoma Friuli Venezia Giulia
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Scheda realizzata da Silvano Radivo
Sp. Pl., ed. 4, 5(1): 348 (1810)
Aspleniaceae
Asplenio diviso, Deutsch: Zerschlitzter Streifenfarn
English: Divided spleenwort
Français: Doradille fendue
Forma Biologica: H ros - Emicriptofite rosulate. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con foglie disposte in rosetta basale.
Descrizione: Piccola felce perenne in ricchi cespi, alta 5-20(30) cm; stipite gracile, lungo 1-2 volte la lamina, rosso-bruno nella metà basale, rachide sinuosa all'apice, con fronde (foglie) a lamina opaca pluristratificata, contorno lanceolato-triangolare, 3-4 volte profondamente divise (pennatosette).
Pinne inferiori (1° ordine) alterne e piuttosto distanziate fra loro sulla rachide, elementi di second'ordine (pinnule) alterni, divisi in segmenti pure alterni cuneati, a loro volta divisi in laciniette (lobi) tra loro ben divaricate, strettamente obtriangolari o lineari-2-3forcate.
Sori (sporangi), portati alla biforcazione delle divisioni ultime, oblunghi, sporgenti dai margini dei segmenti, con indusio a bordo libero crenato.
Tipo corologico: Orof. SE-Europ. - Orofita sudest-europea, con areale gravitante specialmente sui Balcani: manca sui Pirenei.
Habitat: Fessure di rocce, macereti, detriti e ghiaioni (±consolidati), su matrice carbonatica; non frequente. Da 600 a 2400 m.
Sistematica e possibili confusioni: Specie simili congeneri sono:
Asplenium adiantum-nigrum L. (gr.), con stipite bruno-nerastro, foglie verdi scure 2-3 pennate profondamente divise, pinne alterne (talora subopposte) ed appressate tra loro e segmenti d'ultimo ordine ovati, lanceolati o cuneiformi-flabellati, sori non sporgenti dai segmenti; silicicola.
Asplenium ruta-muraria L. s.l., con stipite verde breve, foglie 2-(3) pennatosette, pinne con 1-3 pinnule (elem. ultimi) dentellate e portanti sori centrali allungati; in tutto il territorio.
Specie affini nell'aspetto sono:
Vandenboschia speciosa (Willd.) G. Kunkel (= Trichomanes speciosum Willd.), presente solo in Toscana sulle Apuane, con fronde 3-4 pennatosette, a lamina unistratificata-traslucida, sori cilindrici;
Cystopteris alpina (Lam.) Desv., a ciuffi densi, lamina ovato-lanceolata divisa fino a 3 volte con stipite < di essa, divisioni ultime strette a bordi paralleli, sori circolari con indusio a cappuccio; presente in tutto il territorio, tranne PUG e SAR, dubbia in UMB.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Asplenium: dal greco "a" = "senza" e "splén, spenós" = "milza" (pianta ritenuta curativa per i disturbi della milza)
fissum: dal latino "findo" = "fendere, dividere": diviso
Proprietà ed utilizzi: Specie officinale
Le felci del genere Asplenium vengono citate già da Dioscoride (I sec. d.C.) e Galeno (II sec. d.C.) come ottimi rimedi contro le infezioni delle dita e per risolvere porri e verruche.
In tempi più recenti ed anche attuali si apprezzano le proprietà espettoranti, fluidificanti e disinfiammanti, nonché diuretiche ed antiemorragiche. Per uso esterno, le piante possiedono virtù astringenti, disinfettanti ed antinfiammatorie; sono utili anche per ridurre gli eccessi sebacei del cuoio capelluto e come antiforfora.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
PIGNATTI S., 1982. Flora d'Italia, Edagricole, Bologna
CONTI F., ABBATE G., ALESSANDRINI A., BLASI C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore
MARCHETTI D., 2004. Le Pteridofite d'Italia, Annali Museo Civico di Rovereto Vol. 19: 71-213
MAINARDIS G., 2005. Flora del Parco delle Prealpi giulie, Regione autonoma Friuli Venezia Giulia
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Scheda realizzata da Silvano Radivo