Artemisia umbelliformis Lam. - Assenzio bianco
Inviato: 27 apr 2013, 16:29
Artemisia umbelliformis Lam.
Encycl. 1: 262 (1783)
Artemisia laxa Fritsch, nom. illeg., Artemisia mutellina Vill., Artemisia umbelliformis Lam. subsp. umbelliformis
Asteraceae
Assenzio genepi' bianco, Genepì bianco, Artemisia ombrelliforme
Forma Biologica: Ch suffr - Camefite suffruticose. Piante con fusti legnosi solo alla base, generalmente di piccole dimensioni.
Descrizione: Pianta perenne fruticosa, ricoperta da un indumento bianco-tomentoso per peli a navetta, con radice sotterranea legnosa a fittone e rami ascendenti, semplici, alta 6-12 cm, priva di lattice e con gradevole odore aromatico meno intenso che in altre specie congeneri.
Foglie spiralate, quasi tutte basali, picciolate, tomentose sulle due facce, a forma di ventaglio, 2-3 pennatosette con lacinie acuminate, larghe 1 mm e lunghe 6-9 mm, foglie cauline con picciolo di 5-8 mm in alto completamente divisei con 2-3 denti all’apice.
Fiori riuniti in una spiga contratta spesso interrotta formata da capolini con funzione vessillare, emisferico-globosi con diametro di 4 mm, gli inferiori su peduncoli di 2-8 mm o più, i superiori subsessili, composti da un involucro di brattee senz'appendice, embricate, lanose, senza margine bruno, verdi sul dorso e da 10-15 fiori giallo-dorati su un ricettacolo senza pagliette; fiori ermafroditi, attinomorfi, tetraciclici, pentameri, tutti tubulosi con petali ridotti a 5 dentelli sovrastanti il tubo e sepali ridotti ad una coroncina di squame o reste persistenti nel frutto, con fauci della corolla pelose; 5 stami con filamenti liberi ed antere saldate in un manicotto circondante lo stilo; 1 stilo con stigma profondamente bifido; 2 carpelli formanti un ovario infero uniloculare.
Frutto: achenio sprovvisto di pappo, compresso ai lati, fusiforme, liscio, glabro.
Impollinazione: anemofila.
Tipo corologico: Orof. SW-Europ. - Orofita sudovest-europea, con areale gravitante specialmente sulla Penisola Iberica (talora anche Massiccio Centrale); rara o mancante nei Balcani.
Distribuzione: Specie a diffusione ampio centro europea. E' presente su tutte le Alpi con alcune stazioni appenniniche.
Habitat: Rupi, ghiaie sabbie e greti glaciali preferibilmente su calcare.
Sistematica e possibili confusioni: Si distingue da Artemisia genipi Weber che ha brattee dell'involucro bordate di nero, foglie cauline non dentate e capolini tutti sessili.
Si distingue da Artemisia eriantha Ten. che ha brattee dell'involucro bordate di scuro e capolini tutti subsessili con 25-50 fiori.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Artemisia: da Ἄρτεμις Artemis Artemide, nome greco della dea Diana, genere già citato in Plinio; secondo alcuni autori, Artemisia II di Caria (Αρτεμισία Artemisía ?-350 a.C.), sorella e moglie di Mausolo, avrebbe dato il suo nome a questa pianta
umbelliformis: da umbella ombrellino, parasole, a sua volta da umbra ombra, e da forma aspetto: a forma di ombrellino
(Aeonium, Artemisia/ A. glacialis var., Aster/ A. curvescens var., Baccharis/ B. obovata subsp., Chromolaena/ Eupatorium, Cryptantha, Epaltes, Euphorbia/ Cubanthus, Fragaria, Geranium, Hieracium, Metalasia, Myrcia/ Calyptranthes, Ophiorrhiza/ Spiradiclis, Othonna, Pachyptera, Palicourea/ Psychotria, Pedicularis, Peperomia, Petrocosmea, Phagnalon, Rubus ×, Rumicastrum/ Calandrinia, Sempervivum, Stelis/ Apatostelis, Veronica) per l’infiorescenza o la sinflorescenza a forma di ombrello o disposta in un’ombrella
Proprietà ed utilizzi: Specie officinale
Insieme a Artemisia genipi Weber e a Artemisia eriantha Ten. è specie raccolta per la produzione del liquore Genepì, ma è meno ricercata rispetto alle precedenti.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
Conti F. & al. (2005) An annotated Checklist of the Italian Vascular Flora. Palombi Editori, Roma, 420 pp
Bartolucci F. & al. (2018) An updated checklist of the vascular flora native to Italy. Plant Biosystems 152(2):179–303
Pignatti S. (1982) Flora d'Italia, I ed.. Edagricole, Bologna
Pignatti S. (2017) Flora d'Italia, II ed.. Edagricole, Bologna
Tutin T.G. & al. (1964) Flora Europaea. Cambridge University Press
Benedí C. (2019) Artemisia L. In: Benedí C. & al. (Eds) Flora Iberica, Vol. XVI(III). Real Jardín Botánico, CSIC, Madrid, 1717–1752.
Flora Iberica - Plantas vasculares del la Peninsula Iberica e Islas Baleares
The International Plant Names Index (IPNI)
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Scheda realizzata da Daniela Longo
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Encycl. 1: 262 (1783)
Artemisia laxa Fritsch, nom. illeg., Artemisia mutellina Vill., Artemisia umbelliformis Lam. subsp. umbelliformis
Asteraceae
Assenzio genepi' bianco, Genepì bianco, Artemisia ombrelliforme
Forma Biologica: Ch suffr - Camefite suffruticose. Piante con fusti legnosi solo alla base, generalmente di piccole dimensioni.
Descrizione: Pianta perenne fruticosa, ricoperta da un indumento bianco-tomentoso per peli a navetta, con radice sotterranea legnosa a fittone e rami ascendenti, semplici, alta 6-12 cm, priva di lattice e con gradevole odore aromatico meno intenso che in altre specie congeneri.
Foglie spiralate, quasi tutte basali, picciolate, tomentose sulle due facce, a forma di ventaglio, 2-3 pennatosette con lacinie acuminate, larghe 1 mm e lunghe 6-9 mm, foglie cauline con picciolo di 5-8 mm in alto completamente divisei con 2-3 denti all’apice.
Fiori riuniti in una spiga contratta spesso interrotta formata da capolini con funzione vessillare, emisferico-globosi con diametro di 4 mm, gli inferiori su peduncoli di 2-8 mm o più, i superiori subsessili, composti da un involucro di brattee senz'appendice, embricate, lanose, senza margine bruno, verdi sul dorso e da 10-15 fiori giallo-dorati su un ricettacolo senza pagliette; fiori ermafroditi, attinomorfi, tetraciclici, pentameri, tutti tubulosi con petali ridotti a 5 dentelli sovrastanti il tubo e sepali ridotti ad una coroncina di squame o reste persistenti nel frutto, con fauci della corolla pelose; 5 stami con filamenti liberi ed antere saldate in un manicotto circondante lo stilo; 1 stilo con stigma profondamente bifido; 2 carpelli formanti un ovario infero uniloculare.
Frutto: achenio sprovvisto di pappo, compresso ai lati, fusiforme, liscio, glabro.
Impollinazione: anemofila.
Tipo corologico: Orof. SW-Europ. - Orofita sudovest-europea, con areale gravitante specialmente sulla Penisola Iberica (talora anche Massiccio Centrale); rara o mancante nei Balcani.
Distribuzione: Specie a diffusione ampio centro europea. E' presente su tutte le Alpi con alcune stazioni appenniniche.
Habitat: Rupi, ghiaie sabbie e greti glaciali preferibilmente su calcare.
Sistematica e possibili confusioni: Si distingue da Artemisia genipi Weber che ha brattee dell'involucro bordate di nero, foglie cauline non dentate e capolini tutti sessili.
Si distingue da Artemisia eriantha Ten. che ha brattee dell'involucro bordate di scuro e capolini tutti subsessili con 25-50 fiori.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Artemisia: da Ἄρτεμις Artemis Artemide, nome greco della dea Diana, genere già citato in Plinio; secondo alcuni autori, Artemisia II di Caria (Αρτεμισία Artemisía ?-350 a.C.), sorella e moglie di Mausolo, avrebbe dato il suo nome a questa pianta
umbelliformis: da umbella ombrellino, parasole, a sua volta da umbra ombra, e da forma aspetto: a forma di ombrellino
(Aeonium, Artemisia/ A. glacialis var., Aster/ A. curvescens var., Baccharis/ B. obovata subsp., Chromolaena/ Eupatorium, Cryptantha, Epaltes, Euphorbia/ Cubanthus, Fragaria, Geranium, Hieracium, Metalasia, Myrcia/ Calyptranthes, Ophiorrhiza/ Spiradiclis, Othonna, Pachyptera, Palicourea/ Psychotria, Pedicularis, Peperomia, Petrocosmea, Phagnalon, Rubus ×, Rumicastrum/ Calandrinia, Sempervivum, Stelis/ Apatostelis, Veronica) per l’infiorescenza o la sinflorescenza a forma di ombrello o disposta in un’ombrella
Proprietà ed utilizzi: Specie officinale
Insieme a Artemisia genipi Weber e a Artemisia eriantha Ten. è specie raccolta per la produzione del liquore Genepì, ma è meno ricercata rispetto alle precedenti.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
Conti F. & al. (2005) An annotated Checklist of the Italian Vascular Flora. Palombi Editori, Roma, 420 pp
Bartolucci F. & al. (2018) An updated checklist of the vascular flora native to Italy. Plant Biosystems 152(2):179–303
Pignatti S. (1982) Flora d'Italia, I ed.. Edagricole, Bologna
Pignatti S. (2017) Flora d'Italia, II ed.. Edagricole, Bologna
Tutin T.G. & al. (1964) Flora Europaea. Cambridge University Press
Benedí C. (2019) Artemisia L. In: Benedí C. & al. (Eds) Flora Iberica, Vol. XVI(III). Real Jardín Botánico, CSIC, Madrid, 1717–1752.
Flora Iberica - Plantas vasculares del la Peninsula Iberica e Islas Baleares
The International Plant Names Index (IPNI)
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Scheda realizzata da Daniela Longo
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