Castroviejoa montelinasana (Em.Schmid) Galbany, L.Sáez & Benedí - Elicriso del Monte Linas
Inviato: 13 lug 2008, 22:28
Castroviejoa montelinasana (Em.Schmid) Galbany, L.Sáez & Benedí
Butl. Inst. Catalana Hist. Nat., Secc. Bot. 71: 134 (2004)
Basionimo: Helichrysum montelinasanum Em. Schmid - Vierteljahrsschr. Naturf. Ges. Zürich, lxxviii. 254. (IK) (1933)
Asteraceae
Perpetuini del Monte Linas, Elicriso del Monte Linas
Forma Biologica: Ch suffr - Camefite suffruticose. Piante con fusti legnosi solo alla base, generalmente di piccole dimensioni.
Descrizione: pianta suffruticosa dall’aspetto di un piccolo cespuglio alto 5-15 cm, con fusti prostrato-ascendenti glabrescenti nella porzione basale e ricoperti da una rada pelosità ragnatelosa nei getti ascendenti; foglie inferiori piccole, lunghe 1-2 mm, da ovali a oblanceolate, ricoperte su entrambe le facce da una peluria ragnatelosa bianco-argentina e portanti all’ascella un getto di piccolissime foglie subembricate; foglie superiori lineari-acute lunghe 10-15 mm, eretto-patenti ma appressate al fusto in alto ed avvolgenti l’involucro del capolino per circa 2/3 o talvolta interamente; capolini apicali solitari lunghi 1 cm, con un diametro di 10-15 mm, provvisti di numerose brattee involucrali interne ed esterne raggianti, bianco-candide, quelle interne con unghia di 4-5 mm e lembo acuto; fiori gialli, poco numerosi, con corolla lunga 4-5 mm; il frutto è un achenio di circa 1 mm.
Tipo corologico: Endem. Sar(-Cor) - Endemica della Sardegna o sardo-corsa
Distribuzione: Endemita sardo esclusivo del settore biogeografico Sulcitano-Iglesiente (Sardegna sud-occidentale).
Habitat: Vegeta su substrati granitici da 500 fino ai 1100 m di altitudine.
Sistematica e possibili confusioni: Altra specie presente in Italia come endemismo Sardo - Corso è :
Castroviejoa frigida (Labill.) Galbany, L. Sáez & Benedí
Entità estinta; per dettagli vedi distribuzione regionale.
Molto simile è Castroviejoa frigida (Labill.) Galbany, L. Sáez & Benedí, endemita sardo-corso ampiamente diffuso in Corsica ma in Sardegna dato presente esclusivamente sul M.te Limbara, esteso complesso montuoso di natura granitica della Sardegna nord-orientale, dove, in base a campioni d'erbario (FI), questo elicriso risulta essere stato raccolto solo da Reverchon nel 1882 (e da allora non più ritrovato in territorio sardo), anch'esso appartenente come la specie descritta alla Sez. Virginea (DC.), differente soprattutto per le foglie mediamente più piccole (1-5 mm) e poco differenziate tra le inferiori e superiori, il capolino più grande (fino a 18 mm di diametro), per le brattee involucrali esterne lunghe max 1/3 del capolino e per quelle interne con unghia più corta (1-2,5 mm) e lembo ottuso.
Tassonomia filogenetica
______________________________________________________________________________
Etimologia: Il nome del genere è dedicato al botanico spagnolo Santiago Castrovejo Bolbar (1946 - 2009) coordinatore della Flora iberica vol. 1-4 in CD ROM.
l'epiteto specifico è chiaramente riferito al Monte Linas (Sardegna sud-occidentale), luogo in cui questo raro elicriso fu trovato per la prima volta nel 1933 dal botanico svizzero Emil Schmid.
Principali Fonti
BACCHETTA G., BRULLO S. e MOSSA L., 2003 - Note tassonomiche sul genere Helichrysum Miller (Asteraceae) in Sardegna: Inform. Bot. Ital., 35 (1) 217-225, Atti "Gruppi critici della flora italiana - III"
CONTI F., ABBATE G., ALESSANDRINI A., BLASI C., 2005 - An Annotated Checklist of the Italian Vascular Flora. Roma, Palombi Editori
PIGNATTI S., 1982 - Flora d'Italia. Bologna, Edagricole
Helichrysum
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Scheda realizzata da Giuliano Campus
Butl. Inst. Catalana Hist. Nat., Secc. Bot. 71: 134 (2004)
Basionimo: Helichrysum montelinasanum Em. Schmid - Vierteljahrsschr. Naturf. Ges. Zürich, lxxviii. 254. (IK) (1933)
Asteraceae
Perpetuini del Monte Linas, Elicriso del Monte Linas
Forma Biologica: Ch suffr - Camefite suffruticose. Piante con fusti legnosi solo alla base, generalmente di piccole dimensioni.
Descrizione: pianta suffruticosa dall’aspetto di un piccolo cespuglio alto 5-15 cm, con fusti prostrato-ascendenti glabrescenti nella porzione basale e ricoperti da una rada pelosità ragnatelosa nei getti ascendenti; foglie inferiori piccole, lunghe 1-2 mm, da ovali a oblanceolate, ricoperte su entrambe le facce da una peluria ragnatelosa bianco-argentina e portanti all’ascella un getto di piccolissime foglie subembricate; foglie superiori lineari-acute lunghe 10-15 mm, eretto-patenti ma appressate al fusto in alto ed avvolgenti l’involucro del capolino per circa 2/3 o talvolta interamente; capolini apicali solitari lunghi 1 cm, con un diametro di 10-15 mm, provvisti di numerose brattee involucrali interne ed esterne raggianti, bianco-candide, quelle interne con unghia di 4-5 mm e lembo acuto; fiori gialli, poco numerosi, con corolla lunga 4-5 mm; il frutto è un achenio di circa 1 mm.
Tipo corologico: Endem. Sar(-Cor) - Endemica della Sardegna o sardo-corsa
Distribuzione: Endemita sardo esclusivo del settore biogeografico Sulcitano-Iglesiente (Sardegna sud-occidentale).
Habitat: Vegeta su substrati granitici da 500 fino ai 1100 m di altitudine.
Sistematica e possibili confusioni: Altra specie presente in Italia come endemismo Sardo - Corso è :
Castroviejoa frigida (Labill.) Galbany, L. Sáez & Benedí
Entità estinta; per dettagli vedi distribuzione regionale.
Molto simile è Castroviejoa frigida (Labill.) Galbany, L. Sáez & Benedí, endemita sardo-corso ampiamente diffuso in Corsica ma in Sardegna dato presente esclusivamente sul M.te Limbara, esteso complesso montuoso di natura granitica della Sardegna nord-orientale, dove, in base a campioni d'erbario (FI), questo elicriso risulta essere stato raccolto solo da Reverchon nel 1882 (e da allora non più ritrovato in territorio sardo), anch'esso appartenente come la specie descritta alla Sez. Virginea (DC.), differente soprattutto per le foglie mediamente più piccole (1-5 mm) e poco differenziate tra le inferiori e superiori, il capolino più grande (fino a 18 mm di diametro), per le brattee involucrali esterne lunghe max 1/3 del capolino e per quelle interne con unghia più corta (1-2,5 mm) e lembo ottuso.
Tassonomia filogenetica
______________________________________________________________________________
Etimologia: Il nome del genere è dedicato al botanico spagnolo Santiago Castrovejo Bolbar (1946 - 2009) coordinatore della Flora iberica vol. 1-4 in CD ROM.
l'epiteto specifico è chiaramente riferito al Monte Linas (Sardegna sud-occidentale), luogo in cui questo raro elicriso fu trovato per la prima volta nel 1933 dal botanico svizzero Emil Schmid.
Principali Fonti
BACCHETTA G., BRULLO S. e MOSSA L., 2003 - Note tassonomiche sul genere Helichrysum Miller (Asteraceae) in Sardegna: Inform. Bot. Ital., 35 (1) 217-225, Atti "Gruppi critici della flora italiana - III"
CONTI F., ABBATE G., ALESSANDRINI A., BLASI C., 2005 - An Annotated Checklist of the Italian Vascular Flora. Roma, Palombi Editori
PIGNATTI S., 1982 - Flora d'Italia. Bologna, Edagricole
Helichrysum
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Scheda realizzata da Giuliano Campus