Gen. Pl. Umbell.: 40 (1814)
Basionimo: Chaerophyllum sylvestre L. - Sp. Pl.: 258 (1753)
Altri sinonimi: Cerefolium sylvaticum Besser, Chaerophyllum sylvaticum L.
Apiaceae
Cerfoglio selvatico, Cerfoglio dei prato, Antrisco silvestre, Deutsch: Wiesen-Kerbel
English: Cow Parsley
Español: Perifollo verde
Français: Persil sauvage
Forma Biologica: H scap - Emicriptofite scapose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta erbacea perenne, che odora di carota, provvista di grosse e lunghe radici fusiformi; con fusti robusti ramificati, eretti, solcati, cavi, glabri nella parte superiore, irsuti nella parte inferiore, senza macchie color porpora ai nodi. Altezza 50-130 cm.
Foglie basali con picciolo dilatato inguainante, bi-tripennatosette, con segmenti a divisione di primo ordine più piccole a breve contorno triangolare-acuminato e con segmenti di terzo ordine lungamente acuminati con denti fini ed acuti; quelle del caule ± uguali ma ridotte.
Infiorescenza ad ombrella a 8 (10-16) raggi lungamente peduncolati con involucro nullo, mentre le ombrellette sono provviste di un involucretto con 5-8 bratteole membranacee lanceolate, acuminate, densamente cigliate ai bordi. Fiori bianchi con petali di dimensioni diverse, quelli esterni, più grandi disposti a raggiera, alcuni a funzione vessillifera, gli altri ermafroditi e all'interno maschili. Ovario infero bicarpellare.
Frutto: schizocarpo, bislungo di 6-10 mm, che si divide in 2 acheni fusiformi, glabri, brevemente rostrati all'apice.
Tipo corologico: Paleotemp. - Eurasiatiche in senso lato, che ricompaiono anche nel Nordafrica.
Habitat: Lungo i sentieri di montagna, su prati fertili falciabili, ai margini dei boschi, incolti e siepi.Vegeta sia in pieno sole che a mezz'ombra su suoli ricchi di azoto, leggermente acidi, da freschi a umidi, da 0 a 1500 m raramente fino a 2200 m s.l.m.
Sistematica e possibili confusioni: Oltre alla subspecie nominale sopra descritta, nel nostro territorio è presente:
Anthriscus sylvestris subsp. alpina (Vill.) Gremli
Specie simili sono:
- Chaerophyllum temulum L. - Anacio che si distingue per il fusto che presenta alla base macule color porpora e frutto di 5-7 mm, senza rostri e costolature.
- Anthriscus cerefolium (L.) Hoffmn. - Cerfoglio pianta avventizia o coltivata, di dimensioni minori, con ombrelle da 1 a 5 raggi densamente pubescenti, involucro nullo ed ombrellette con bratteole da 1-4, lanceolate. Fiori con petali bianchi di 1 mm.
- Conium maculatum L. - Cicuta maggiore pianta glauca ramosa, di odore sgradevole con radice biancastra, fusti robusti, cavi, molto ramosi, ricoperti di chiazze violacee, ombrelle numerose da 10 a 20 raggi ed involucro di 2-4 brattee, bordate di bianco. Fiori bianchi a 5 petali uguali. Pianta velenosa.
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Etimologia: Il nome del genere anthriscus, dal latino anthriscum, nome dato da Plinio per indicare una erba selvatica. Secondo alcuni autori deriva dal greco anthos= fiore e rhyschos= siepe, quale fiore di siepe, poichè cresce di frequente lungo le siepi, mentre il nome specifico sylvestris = selvatico, che ama i boschi.
Proprietà ed utilizzi:
Pianta mellifera e di scarso valore nutrizionale per il foraggio. Ha proprietà toniche.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
PIGNATTI S., 1982. Flora d'Italia, Edagricole, Bologna
ZANGHERI P., 1976 Flora italica I-II, CEDAM, Padova
LAUBER K. e WAGNER G., 2001. Flora Helvetica, Berna
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
The International Plant Names Index (IPNI)
Galleria della Flora delle Regioni Italiane
Scheda realizzata da Mirna Medri