Sherardia arvensis L. - Toccamano
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Sherardia arvensis L. - Toccamano
Sherardia arvensis L.
Sp. Pl.: 102 (1753)
Rubiaceae
Toccamano, Sherardia dei campi, Deutsch: Ackerröte
English: Field madder
Español: Borró, rèvola borda
Français: Rubécole des champs
Forma Biologica: T scap - Terofite scapose. Piante annue con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta erbacea annuale, alta 5-20 cm, con fusti gracili, prostrato-ascendenti, semplici o ramificati alla base, tetragoni e ruvido-scabri agli angoli per peli aculeati ricurvi.
Foglie inferiori opposte, le medie verticillate a 4 e le superiori verticillate a 6 (2 x 5-8 mm), lanceolate, scabre ai margini, mucronate, attenuate alla base, uninervie.
Infiorescenza in capolino pauciflora terminale o ascellare con 4-10 fiori ermafroditi subsessili circondati da un verticillo di 6-8 brattee simili alle foglie, scabre sui margini, saldate alla base e superanti i fiori.
Calice ispido con (4)6 denti (0,3-1 mm) triangolari e subulati, persistente e accrescente nel frutto.
Corolla (ca 4-5 mm) attinomorfa ipocrateriforme, di color roseo-lilacino, raramente bianca, con 4 lobi acuti e con tubo allungato cilindrico lungo circa 1,5 volte i lobi.
Androceo con 4 stami con i filamenti inseriti sul tubo corollino.
Il frutto è uno schizocarpo biloculare (2-5 mm) composto da 2 mericarpi saldati alla base e coronati dai denti calicini persistenti.
Numero cromosomico: 2n=22
Tipo corologico: Euri-Medit. - Entità con areale centrato sulle coste mediterranee, ma con prolungamenti verso nord e verso est (area della Vite).
Steno-Medit. - Entità mediterranea in senso stretto (con areale limitato alle coste mediterranee: area dell'Olivo).
Subcosmop. - In quasi tutte le zone del mondo, ma con lacune importanti: un continente, una zona climatica,...
Distribuzione: Comune in tutto il territorio.
Habitat: Garighe, incolti, pascoli, luoghi erbosi, vigne, spesso infestante le colture, da 0 a 1900 m s.l.m.
Sistematica e possibili confusioni: Il genere Sherardia è monospecifico.
Tassonomia filogenetica
______________________________________________________________________________
Etimologia: Il nome del genere è dedicato a William Sherard (1659-1728), naturalista e botanico inglese di Oxford, discepolo dei celebri Joseph Pitton de Tournefort e Paul Hermann.
L'epiteto specifico dal lat. 'arvensis (< arvum)', relativo al campo: indica l'habitat specifico della pianta.
Note e Curiosità: In passato, il colore rosso estratto dalle sottili radici di S. arvensis era usato per la tintura dei tessuti. Ma il raccolto non era sufficiente a motivare una coltivazione su larga scala della pianta; inoltre, il colore non era così brillante come quello che si otteneva da Rubia tinctorum.
Principali Fonti
Conti, F.; Abbate, G.; Alessandrini, A.; Blasi, C. -An Annotated Checklist of the Italian Vascular Flora, Palombi Editori, Roma, 2005
Jauzein, Ph.- Flore des champs cultivés, INRA Editions, Paris, 1995
Pignatti, S. -Flora d'Italia (vol.II), Edagricole, Bologna, 1982
Zangheri, P. -flora italica I-II, CEDAM, Padova, 1976
Guida pratica ai fiori spontanei in Italia, Selezione dal Reader's Digest, Milano, 1993
Flora Iberica
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Scheda realizzata da Anja Michelucci
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Foglie inferiori opposte, le medie verticillate a 4 e le superiori verticillate a 6 (2 x 5-8 mm), lanceolate, scabre ai margini, mucronate, attenuate alla base, uninervie.
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Calice ispido con (4)6 denti (0,3-1 mm) triangolari e subulati, persistente e accrescente nel frutto.
Corolla (ca 4-5 mm) attinomorfa ipocrateriforme, di color roseo-lilacino, raramente bianca, con 4 lobi acuti e con tubo allungato cilindrico lungo circa 1,5 volte i lobi.
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Tipo corologico: Euri-Medit. - Entità con areale centrato sulle coste mediterranee, ma con prolungamenti verso nord e verso est (area della Vite).
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Note e Curiosità: In passato, il colore rosso estratto dalle sottili radici di S. arvensis era usato per la tintura dei tessuti. Ma il raccolto non era sufficiente a motivare una coltivazione su larga scala della pianta; inoltre, il colore non era così brillante come quello che si otteneva da Rubia tinctorum.
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Ci sono solo due giorni all’anno in cui non puoi fare niente: uno si chiama ieri, l’altro si chiama domani (Dalai Lama)
Natura non facit saltus (Linneo)
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Re: Sherardia arvensis L. - Toccamano
Sherardia arvensis L.
Poggio del Corno (Vernasca-PC), 440 m, 20.05.2007
Scan di Enrico Romani
Pianta intera
Poggio del Corno (Vernasca-PC), 440 m, 20.05.2007
Scan di Enrico Romani
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Re: Sherardia arvensis L. - Toccamano
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Luni (SP), 20 m, apr 2010
Foto di Melania Marchi
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Re: Sherardia arvensis L. - Toccamano
Sherardia arvensis L.
Apuane (MS), 22 mar 2008
Foto di Angelo Mazzoni
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Re: Sherardia arvensis L. - Toccamano
Sherardia arvensis L.
Luni (SP), 20 m, apr 2010
Foto di Melania Marchi
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Re: Sherardia arvensis L. - Toccamano
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Re: Sherardia arvensis L. - Toccamano
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Manfredonia (FG), 11.03.2009
Foto di Luigi Rignanese
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Re: Sherardia arvensis L. - Toccamano
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Agro di Selargius, Selargius (CA), mar 2009
Scan di Giuliano Campus
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Re: Sherardia arvensis L. - Toccamano
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Poggio del Corno (Vernasca-PC), 440 m, 20.05.2008
Scan di Enrico Romani
Brattee fiorali e calici fruttiferi
Poggio del Corno (Vernasca-PC), 440 m, 20.05.2008
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Pantelleria (TP), 800 m, giu 2017
Foto di Enrica Montoleone
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