GENERALiTA' - LE PIANTE DEL SERPENTINO *

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GiovanniG
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GENERALiTA' - LE PIANTE DEL SERPENTINO *

Messaggio da GiovanniG »

Le varie entità tassonomiche vegetali (famiglia, genere, specie ecc.) possono essere classificate in base alla loro distribuzione geografia nel pianeta (corologia). Con il termine areale si definisce la porzione della superficie terrestre in cui si possono ritrovare allo stato naturale. Alcune vegetano nella maggior parte del pianeta (cosmopolite, subcosmopolite), di contro altre in zone ben delimitate o addirittura puntiformi (endemismi), con tutta una serie di possibilità intermedie (mediterranee, europee, tropicali per es.).
Oltre alla distribuzione di tipo geografico alcune piante si possono incontrare in habitat particolari, sia naturali (spiagge, zone palustri ecc.) che artificiali (colture varie, marciapiedi ecc.), ed è proprio di queste, collocate nel proprio ambiente, che parleremo in questo spazio. Si tratta spesso di entità rare e floristicamente interessanti, ma soprattutto, avendo la necessità di particolari condizioni per vivere, sono spesso fra le specie più a rischio di estinzione e/o di regressione per la costante e spregiudicata azione dell’uomo sul territorio (vedi le specie palustri!).
Non c’è un elenco di habitat prestabilito, la lista è aperta al contributo di tutti (anzi questo è sommamente auspicabile).
Il fatto che gli iscritti al Forum sono distribuiti in tutta l’Italia può aiutare a risolvere - o perlomeno, a contribuire a risolvere - varie problematiche inerenti per esempio la distribuzione reale sul territorio di alcune entità, ma non solo, potendo avere a disposizione notizie fresche e di prima mano.


LE PIANTE DEL SERPENTINO
GENERALITA’:
Le ofioliti – chiamate anticamente “pietre verdi” per il loro colore – sono una associazione di rocce di origine magmatica che formano sezioni della crosta oceanica e del mantello; a tratti affiorano sulla superficie terrestre, dando origine a rilievi del tutto particolari per la forma e l’aspetto a tinte fosche, con una vegetazione scarsa e singolare, tanto da sollecitare la fantasia popolare che ha creato per loro i toponimi più bizzarri e cupi: Monte Nero, Monte Tignoso, Monteferrato, Pietra di corvo ecc.
Le principali rocce costitutive sono i basalti, noti anche come diabasi, i gabbri, i diaspri e le “serpentiniti” o serpentine, che più ci interessano in questo momento. Esse infatti, per la loro composizione chimica e struttura, sono le maggiori responsabili della selezione delle piante negli ambienti ofiolitici.
I terreni serpentinosi sono fra quelli più “stressanti” per la flora, ovvero fra i più ostili per un gran numero di specie vegetali, tanto che molte non riescono a sopravviverci e molte altre vi sopravvivono con grande difficoltà. Solo alcune specie si sono adattate a questi habitat tanto che si incontrano unicamente qui e solo perché al di fuori di questi ambienti non riescono a reggere la concorrenza con le altre specie più “aggressive” : quasi un “eremitaggio” per sfuggire all’eccessivo antagonismo della moltitudine.
Questo effetto selettivo sulla vegetazione è legato a tutta una serie di cause, le più importanti delle quali possono essere sintetizzate come segue:
• la presenza nella roccia serpentinosa di elementi fitotossici in alta percentuale (magnesio, ferro, nickel, cromo ecc.) e carenza di altri elementi importanti per la biologia delle piante (calcio, potassio e sodio);
• la difficoltà alla formazione di un terreno di una certa consistenza, spessore e humus, e presenza di ampie zone di nuda roccia, il tutto legato alla lenta degradazione della pietra stessa, alla forte inclinazione di vaste aree e all’opera di dilavamento delle acque piovane;
• ampi sbalzi termici giorno-notte, estate-inverno, dovuti soprattutto al colore scuro delle roccia che si surriscalda per effetto dell’insolazione determinando forti rialzi di temperatura nelle ore centrali del giorno e nei mesi caldi ed anche una rapida evaporazione dell’acqua ecc...
Lo scarso terreno che si origina da queste rocce molto basiche, è curiosamente a reazione acida per l’elevata solubilità dello ione magnesio. Esso si raccoglie soprattutto negli anfratti delle rocce, nelle aree pianeggianti e nelle zone situate più a valle, dove la vegetazione spesso si fa più folta con un accentuarsi della presenza di alberi e arbusti.

LE SERPENTINOFITE
Questi habitat, inospitali ad un gran numero di vegetali, hanno selezionato o hanno dato rifugio ad una serie di specie che riescono a sopravvivere ed a riprodursi su questi suoli.
Esse si distinguono in:
1) SERPENTINOFITE OBBLIGATE (o SERPENTINICOLE TIPICHE): non riescono ad affermarsi né a sopravvivere al di fuori delle aree ofiolitiche; coincidono con i così detti ENDEMISMI del SERPENTINO: si tratta di endemismi ecologici (legati all’ambiente di crescita) e non di endemismi in senso stretto o geografici (ad areale più o meno ristretto di distribuzione sul territorio);
2) SERPENTINOFITE LOCALMENTE PREFERENZIALI: sono specie che sopravvivono anche su altri tipi di terreno e substrato, ma si trovano più numerose, oppure, limitatamente ad alcune aree geografiche, solo su serpentino. Sono essenze che mal sopportano l’antagonismo con le altre piante e quindi riescono ad affermarsi soprattutto dove la concorrenza è ridotta .

N.B.: Tratteremo, per la conoscenza diretta di chi scrive, delle serpentinofite soprattutto della Toscana e in parte dell’Emilia Romagna.
“Auspicabilissimo” il contributo di tutti coloro che in qualche modo possano ampliare questo lavoro vivendo o conoscendo in qualche modo queste specie anche al di fuori delle regioni suddette. Magari inviare anche immagini!!...

GLI ENDEMISMI:
Non in tutto il territorio italiano sul serpentino sono presenti gli stessi endemismi: spesso a diversa latitudine e su rilievi diversi si trovano taxa (= a volte si tratta di sottospecie, forme o varietà) endemici diversi.
Si tratta a volte di specie vicarianti, ovvero specie affini dal punto di vista tassonomico che occupano ambienti analoghi in territori diversi (per es. Alyssum bertolonii Desv. è presente sugli affioramenti ofiolitici della Toscana, Liguria, Emilia e Lombardia; è vicariato nel Piemonte e Val d’Aosta dal simile Alyssum argenteum All. – anche se per AA questo ultimo ha una più ampia diffusione! -).

Alyssum bertolonii Desv.
Alyssum argenteum All.
Alyssum argenteum All. f bertolonoides Nyaradi
Armeria denticulata (Bertol.) DC
Asplenium cuneifolium Viv.
Centaurea aplolepa Moretti ssp carueliana (Michel.) Dostal
Euphorbia spinosa L. ssp ligustica (Fiori) Pign. (?)
Euphorbia nicaeensis All. ssp prostrata (Fiori) Arrigoni
Minuartia laricifolia (L.) Sch. et Th. spp ophiolitica Pign.
Stachys recta L. ssp serpentini (Fiori) Arrigoni
Thymus striatus Vahl var ophioliticus Lacaita
Biscutella pichiana Raff. ssp. pichiana

SERPENTINOFITE LOCALMENTE PREFERENZIALI

Achillea tomentosa L. (Emilia Romagna)
Asplenium adiantum-nigrum L. forma serpentinicola (Toscana, ma anche altrove)
Asplenium septenrionale (L.) Hoffm. (Emilia Romagna)
Biscutella laevigata L. (Emilia Romagna)
Centaurea rupestris L. (Toscana)
Cladium mariscus (L.) Pohl (Toscana)
Daphne cneorum L. (Emilia Romagna)
Festuca inops De Not (Toscana)
Festuca robustifolia Markgr.-Dannenb.
Fritillaria montana Hoppe ex Koch (Emilia Romagna, Toscana)
Genista salzmanii DC (Emilia Romagna)
Iberis sempervirens L. (Emilia Romagna)
Iberis umbellata L. (parte della Toscana)
Iris lutescens Lam.
Leucantemum pachyphyllum Marchi et Illuminati
Linaria supina (L.) Chaz. (Emilia Romagna)
Linum campanulatum L.(Emilia Romagna)
Notholaena maranthae (L.) Desv. ssp marantae
Onosma echioides L.
Plantago holosteum Scop.
Satureja montana L. (Emilia Romagna)
Scorzonera austriaca Willd. (Toscana e Emilia Romagna)
Silene paradoxa L. (Toscana)
Stipa etrusca Moraldo (Toscana, Emilia, Lazio e forse Liguria)
Stipa tirsa Steven
Trinia glauca (L.) Dumort ssp. glauca
Tulipa australis Link (Toscana)
Umbelicus rupestris (Salisb.) Dandy (Emilia Romagna)
Verbascum phoeniceum L. (Emilia Romagna)

N.B.: si tratta di liste parziali da ampliare con il contributo di tutti.
Umberto Ferrando
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Re: GENERALiTA' - LE PIANTE DEL SERPENTINO *

Messaggio da Umberto Ferrando »

Di seguito inserisco un elenco di serpentinofite della Liguria, alcune sono preferenziali, altre pressoché esclusive di questi substrati, almeno qui da noi, tra le parentesi ho messo le aree in cui questi taxa sono presenti e i substrati (diversi dalle ofioliti) sui quali possono talvolta presentarsi, in Liguria e in altre aree geografiche dell'Italia, nonché qualche accenno circa la loro corologia.

Alyssoides utriculata (L.) Medik (Gruppo di Voltri e Appennino Ligure orientale, altrove in Italia su varie tipologie di substrati, elemento orofitico SE europeo, è una specie dall'areale piuttosto frammentato);
Alyssum bertolonii Desv. (bacino del Magra, sulle colline alle spalle di Sarzana in prossimità del confine con la Toscana, una località anche nell'alta Val di Vara, endemismo dell'Appennino settentrionale, serpentinofita esclusivo);
Armeria seticeps Rchb. (affioramenti ofiolitici dell'Appennino Ligure, sporadicamente compare su altre tipologie di substrato, come i basalti del Monte Penna, specie endemica dell'Appennino settentrionale);
Asplenium cuneifolium Viv. (serpentinofita esclusivo, in Liguria è presente sia nel Gruppo di Voltri, sia negli affioramenti ofiolitici dell'Appennino Ligure orientale, ma in passato è stato spesso confuso con la forma serpentinicola dell'Asplenium adianthum-nigrum L.)
Aster alpinus L. ssp. alpinus (orofita circumboreale in Appennino Ligure è presente solo sulle ofioliti del Gruppo di Voltri e del Monte Aiona in Val d'Aveto; nelle Alpi Liguri è invece frequente su substrati carbonatici);
Cardamine plumieri Vill. (in Liguria solo sulle ofioliti del Gruppo di Voltri e dell'Appennino Ligure orientale, nelle Alpi Marittime Piemontesi e francesi anche su gneiss e altri substrati acidi, orofita subendemico delle Alpi occidentali ed Appennino settentrionale)
Carex fimbriata Schkuhr. (specie decisamente microterma, in Liguria è conosciuta solo per le ofioliti del Gruppo di Voltri e per quelle della Val d'Aveto, ricompare poi nelle Alpi Cozie settentrionali, nelle Graie e nelle Alpi centrali, fino alle Retiche, su ofioliti e meno frequentemente su gneiss, subendemita centralpico/boreoappenninico, è specie rarissima);
Cerastium utriense Barberis (ofioliti del Gruppo di Voltri, endemita esclusivo dell'Appennino Ligure occidentale, areale ristretto, serpentinofita pressoché esclusivo);
Daphne cneorum L. (in Liguria solo sulle ofioliti e sui metagabbri del Gruppo di Voltri, ricompare a brevissima distanza dal confine regionale, sul versante piacentino e parmense dell'Appennino Ligure, sempre su substrati ultrabasici, nel resto dell'Italia centro-settentrionale è invece prevalentemente nota per substrati carbonatici e basici in senso lato, in Appennino settentrionale la sua distribuzione pare assuma carattere relittuale);
Erica cinerea L. (specie atlantica con distribuzione relittuale nell'Italia nord-occidentale, tendenzialmente calcifuga, in Liguria si è rifugiata negli affioramenti ofiolitici del Gruppo di Voltri o in loro prossimità, specie rarissima e in pericolo di estinzione in Italia);
Euphorbia hyberna L. ssp. insularis (Boiss.) Briq. (in Liguria solo sulle ofioliti del Gruppo di Voltri, in Toscana e Sardegna anche su altri substrati, neo-endemita di origine atlantica);
Euphorbia spinosa L. ssp. ligustica (Fiori) Pign. (serpentinofita endemico dell'Appennino Ligure, in Liguria è molto frequente sia nel Gruppo di Voltri, sia negli affioramenti ofiolitici del settore orientale della regione, segnalazioni provenienti dall'Albenganese e dall'Imperiese, ma su substrati carbonatici, paiono poco attendibili);
Iris graminea L. (in Liguria solo su substrati ultrabasici nel Gruppo di Voltri e Appennino Ligure orientale, altrove nell'Italia settentrionale anche su altre tipologie di substrato, specie centro-europea/subpontica, rara a livello nazionale);
Linum campanulatum L. (sulle ofioliti del Gruppo di Voltri, presente anche negli affioramenti ofiolitici del settore nord-orientale dell'Appennino Ligure, ma solo in territorio piacentino, ne è conosciuta una stazione nell'Albenganese, ma su substrato flyschoide, elemento NW mediterraneo che in Liguria, Piemonte ed Emilia occidentale raggiunge l'estremo nord-orientale dell'areale di distribuzione);
Minuartia laricifolia (L.) Schinz et Thell. ssp. ophiolitica Pign. (Appennino Ligure, nei principali affioramenti ofiolitici, neoendemita del serpentino);
Notholaena marantae (L.) Desv. ssp. marantae (versanti meridionali dei rilievi del Gruppo di Voltri e fascia collinare litoranea e sublitoranea dell'Appennino Ligure orientale è una delle specie serpentinicole più termofile, da noi in Liguria è poco diffusa);
Robertia taraxacoides (Loisel.) DC. (Gruppo di Voltri e affioramenti dell'Appennino Ligure orientale, nell'Italia peninsulare e nelle isole su vari tipologie di substrato, endemismo italico);
Santolina ligustica Arrigoni (affioramenti ofiolitici dell'Appennino Ligure orientale, fascia sublitoranea del Tigullio orientale e zona Passo del Bracco, serpentinofita endemico della Liguria orientale, specie dall'areale molto ristretto);
Sesamoides interrupta (Boreau) G. López (frequente, in ambiente montano, nei principali affioramenti ofiolitici della Liguria centro-occidentale e nord-orientale, in Sardegna e Corsica questa specie è diffusa prevalentemente su granito, orofita SW europeo, comune sui rilievi della Penisola iberica e nel Massiccio Centrale, in Liguria e Sardegna raggiunge il limite orientale dell'areale di distribuzione).
Sesleria pichiana Foggi, Gr. Rossi & Pignotti (serpentiniti del Gruppo di Voltri, al di fuori della Liguria anche su substrati basici, endemita dell'Appennino Settentrionale);
Tulipa australis Link (su ofioliti nell'Appennino Ligure orientale e nel Gruppo di Voltri, su substrati carbonatici nelle Alpi Liguri, orofita sud europeo, raro);
Viola bertolonii Pio emend. Merxm. et Lippert (serpentiniti e metagabbri nel Gruppo di Voltri, endemismo dell'Appennino Ligure occidentale dall'areale particolarmente ristretto, serpentinofita quasi esclusivo).

Questo è invece un ulteriore elenco di taxa presenti nell'Appennino Ligure occidentale (Gruppo di Voltri), non si tratta di serpentinofite in senso stretto, ma di specie che sembrano in qualche modo legate ai substrati ofiolitici, almeno nel contesto dell'Appennino Ligure occidentale (che è quello che conosco meglio, visto che ci abito):

Allium ericetorum Thore
Anagallis tenella L.
Armeria arenaria (Pers.) Schult. in Roem. et Schult. ssp. arenaria
Asplenium septentrionale (L.) Hoffm.
Biscutella laevigata L. subsp. laevigata
Bupleurum ranunculoides L.
Carduus defloratus L. s.l. (subsp. defloratus?)
Carex caespitosa L.
Carex flava L.
Carex lepidocarpa Tausch
Carex oederi Retz.
Cladium mariscus (L.) Pohl
Crocus ligusticus M.G. Mariotti
Dactylorhiza incarnata (L.) Soó, ssp. incarnata
Drosera rotundifolia L.
Gentiana pneumonanthe L.
Gladiolus palustris Gaudin
Iberis sempervirens L.
Iberis umbellata L.
Leontodon anomalus Ball.
Menyanthes trifoliata L.
Narcissus pseudonarcissus L. s.l. (subsp. pseudonarcissus?)
Pinguicula vulgaris L.
Potamogeton polygonifolius Pourr.
Potentilla rupestris L. ssp. rupestris
Rhyncospora alba (L.) Vahl.
Satureja montana L.
Schoenus nigricans L.
Scorzonera humilis L.
Senecio provincialis (L.) Druce
Silene armeria L.
Silene saxifraga L.
Spiranthes aestivalis (Poir.) Rich.
Teucrium montanum L.
Thlaspi caerulescens J. et C. Presl.
Viola biflora L.
Viola palustris L.

Come si può capire, leggendo gli elenchi, emergono sia elementi di affinità ma anche notevoli differenze rispetto alla situazione toscana ed emiliana, di certo nel caso della Liguria ha un peso significativo il fattore orografico, che si evidenzia grazie a una maggiore prevalenza di entità legate al piano montano e culminale (es. Carex fimbriata Schkuhr., Cardamine plumieri Vill., Aster alpinus L., Thlaspi caerulescens J. et C. Presl.) rispetto a quanto avviene in Toscana o in Emilia, in questo momento non ho fotografie a disposizione, ma ho intenzione di farne molte nel corso dei prossimi mesi.

Ciao
Umberto
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Stevene
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Re: GENERALiTA' - LE PIANTE DEL SERPENTINO *

Messaggio da Stevene »

Aggiungo, sulla base della precisissima ed esauriente lista di Umberto, alcune osservazioni basate sulla mia esperienza di campo valide sempre per la Liguria:

Cerastium utriense
: io l’ho visto sempre crescere su rocce ultrabasiche, per cui la considero una serpentinofita esclusiva, ma sarebbero interessanti nuove stazioni su altre litologie.
Euphorbia spinosa subsp. ligustica: in realtà nell’Albenganese sono presenti individui con caratteristiche intermedie alle due sottospecie il che fa sospettare che la subsp. ligustica abbia un debole valore tassonomico, comunque è indubbio che questa in Liguria sia diffusissima sulle ofioliti.
Iris graminea: ne conosco una stazione sopra a Crocefieschi su conglomerato
Linum campanulatum: effettivamente l’ho osservato nei pressi di Castellermo (Albenganese) su calcare, ma più del 90% di stazioni si trovano sulle serpentiniti del gruppo di Voltri.
Robertia taraxacoides: relegata su rocce ultrabasiche sul gruppo di Voltri, l’ho osservata anche: alle Rocche del Reopasso su conglomerato; in valli trebbia, graveglia aveto e vara anche su diaspro, argillite, arenaria, ma mai su calcare schietto.

Infine un’aggiunta:

Asplenium adulterinum Milde subsp. adulterinum: specie microterma presente sulle Alpi centro occidentali su substrati serpentinosi e ultrabasici, un paio di stazioni note su micascisti.
Sull’Appennino ligure-emiliano raggiunge il limite meridionale italiano sempre su rocce ultrabasiche. In Liguria è presente con qualche stazioni solo sulle serpentiniti del Monte Aiona e zone limitrofe. È in allegato II della direttiva habitat.

Un saluto

Stefano
carlo cibei
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Re: GENERALiTA' - LE PIANTE DEL SERPENTINO *

Messaggio da carlo cibei »

Interessantissima discussione, complimenti a tutti e tre,
:D
carlo-sonic
“... c'è chi vede il bicchiere mezzo pieno e chi lo vede mezzo vuoto. In realtà è sempre tutto pieno, di due sostanze diverse.”
Ester Armanino - L'Arca
GiovanniG
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Re: GENERALiTA' - LE PIANTE DEL SERPENTINO *

Messaggio da GiovanniG »

Ottimo!
Penso proprio che riusciremo a fare un’interessante ricerca sulle piante del serpentino in Italia. Via via che parleremo delle singole specie si evidenzieranno le problematiche sia di inquadramento tassonomico che di distribuzione sul territorio che potremo affrontare insieme.
Ad una prima lettura degli elenchi liguri mi sembra di capire che gli affioramenti ofiliotici raggiungano quote più alte che in Toscana, infatti c’è una più ricca presenza di specie “montane”. Inoltre si può constatare ancora una volta che le serpentinofite preferenziali possono essere anche molto diverse a latitudini e ad altitudini diverse. Ci sono comunque molti taxa in comune che sarebbe interessante analizzare a fondo.
Anche se vivo sotto il Monteferrato di Prato, quindi alle falde di uno dei più interessanti rilievi ofiolitici della Toscana, mi mancano immagini “valide” da mostrare per molte specie. Spesso succede che quello che hai a portata di mano (“all’uscio” si direbbe in Toscana) lo tralasci per andare a ricercare altre cose. Ma con la primavera vedrò di rimediare...
Giggì
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Re: GENERALiTA' - LE PIANTE DEL SERPENTINO *

Messaggio da Umberto Ferrando »

Stevene ha scritto:Aggiungo, sulla base della precisissima ed esauriente lista di Umberto, alcune osservazioni basate sulla mia esperienza di campo valide sempre per la Liguria:

Cerastium utriense
: io l’ho visto sempre crescere su rocce ultrabasiche, per cui la considero una serpentinofita esclusiva, ma sarebbero interessanti nuove stazioni su altre litologie.
Euphorbia spinosa subsp. ligustica: in realtà nell’Albenganese sono presenti individui con caratteristiche intermedie alle due sottospecie il che fa sospettare che la subsp. ligustica abbia un debole valore tassonomico, comunque è indubbio che questa in Liguria sia diffusissima sulle ofioliti.
Iris graminea: ne conosco una stazione sopra a Crocefieschi su conglomerato
Linum campanulatum: effettivamente l’ho osservato nei pressi di Castellermo (Albenganese) su calcare, ma più del 90% di stazioni si trovano sulle serpentiniti del gruppo di Voltri.
Robertia taraxacoides: relegata su rocce ultrabasiche sul gruppo di Voltri, l’ho osservata anche: alle Rocche del Reopasso su conglomerato; in valli trebbia, graveglia aveto e vara anche su diaspro, argillite, arenaria, ma mai su calcare schietto.

Infine un’aggiunta:

Asplenium adulterinum Milde subsp. adulterinum: specie microterma presente sulle Alpi centro occidentali su substrati serpentinosi e ultrabasici, un paio di stazioni note su micascisti.
Sull’Appennino ligure-emiliano raggiunge il limite meridionale italiano sempre su rocce ultrabasiche. In Liguria è presente con qualche stazioni solo sulle serpentiniti del Monte Aiona e zone limitrofe. È in allegato II della direttiva habitat.

Un saluto

Stefano
Ciao Stefano,

le tue precisazioni sono utilissime, sul Cerastium utriense Barberis ho scritto "pressoché esclusivo" perché ho qualche dubbio su una piccolissima stazione sul versante orientale del Bric del Dente (presso la cosiddetta "Porta del Dente"), nel senso che la roccia sul quale cresce è sicuramente metamorfica (e affine alle serpentiniti del versante meridionale e occidentale) ma non sono completamente certo della sua natura, d'altrocanto il metamorfismo delle ofioliti del Gruppo di Voltri è talmente spinto da creare talvolta qualche problema di "identificazione" specie per me, che oltre a non essere un botanico professionista, in Geologia sono un principiante assoluto... :)

Dell'Asplenium adulterinum Milde non mi ricordavo proprio più... e dire che sull'Aiona ce l'ho anche trovato... :roll:

Umberto
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Re: GENERALiTA' - LE PIANTE DEL SERPENTINO *

Messaggio da Brunello Pierini »

Traggo da: F. Selvi, D.Bettini "La flora di Monterufoli-Caselli in Val di Cecina" un elenco di specie del "maggior affioramento ofiolitifero di Toscana ed uno dei principali dell'Appennino settentrionale" in Provincia di Pisa (PI), Si parla "di ofioliti vere e proprie ed argilloscisti con calcari silicei detti "palombini." "La coltre di rocce ofiolitiche è rappresentata prevalentemente da "serpentine ultrabasiche di origine Giuriassica." La zona è più a sud rispetto a Prato ed all'incirca si colloca a sud di Livorno, nell'interno.

Lista (Garighe su serpentina)

Asplenium adiantum-nigrum L. forma serpentinicola
Notholaena maranthae (L.) Desv. ssp marantae
Juniperus oxycedrus L. subsp. oxycedrus.
("mostra una forte preferenza per le serpentine, dove sono presenti individui arborei di dimensioni monumentali")
Cerastium ligusticum e semidecandrum.
Herniaria glabra e hirsuta.
Minuartia laricifolia subsp. ophiolitica
Silene paradoxa
Armeria denticulata
Alyssum bertolonii e montanum.
Biscutella pichiana subsp. pichiana
Iberis umbellata
Sedum album e rupestre.
Pyrus amigdaliformis
Sanguisorba minor
Sorbus aria
Anthyllis vulneraria cfr.tricolor
Cytisus decumbens
Genista januensis
Myrtus communis
Osyris alba
Euphorbia nicaeensis subsp. prostrata
Euphorbia spinosa
Linum tenuifolium
Pistacia lentiscus
Daucus broteri
Trinia glauca
Convolvulus cantabrica
Onosma echioides
Sideritis romana
Stachys recta subsp. serpentinii
Teucrium montanum
Thymus striatus subsp. ophioliticus
Plantago holosteum
Linaria purpurea subsp. purpurea
Scrophularia canina
Galium corrudifolium
Lonicera implexa
Viburnum tinus
Knautia purpurea
Artemisia alba
Hieracium prealtum
Leucanthemum pachyphyllum
Scorzonera austriaca
Stahelina dubia
Smilax aspera
Asparagus acutifolius
Anthericum liliago
Allium moschatum e sphaerocephalon
Narcissus poeticus
Tulipa australis
Iris lutescens
Carex distachya ed humilis
Bromus erectus
Danthonia alpina
Festuca inops e robustifolia
Koeleria splendens
Sesleria cfr.italica
Stipa bromoides ed etrusca

Ho evidenziato le specie in comune con la lista di Giovanni.
Grazie.
Brunello
Umberto Ferrando
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Re: GENERALiTA' - LE PIANTE DEL SERPENTINO *

Messaggio da Umberto Ferrando »

Stavo pensando che si potrebbe impostare il lavoro in questo modo:
anzitutto potremmo dedicare una stanza apposita (ossia un sottoforum) a un lavoro sulle piante delle ofioliti, poi ogni utente interessato all'argomento e che dispone di documentazione (fotografica, cartografica, ecc.) di un'area che ha studiato o di cui semplicemente intende approfondire la conoscenza, potrebbe aprire una discussione specifica, la discussione potrebbe partire con una descrizione geografica e geologica (molto importanti sarebbero le fotografie dei vari habitat) che gradualmente (con la bella stagione) potrebbe essere arricchita con le fotografie delle serpentinofite che vivono in quella zona e in quegli ambienti; dal punto di vista fenologico sarebbe poi particolarmente utile non solo inviare foto delle singole specie, ma addirittura seguire alcune di queste piante durante il loro sviluppo...

Ovviamente è un'idea di base, ma si può elaborare un progetto che abbia l'obiettivo di approfondire maggiormente la conoscenza delle piante del serpentino, effettuardo anche uno scambio di informazioni proficuo per tutti noi appassionati; vi chiedo quindi se siete interessati a un'attività di questo genere, se avete proposte alternative o se magari avete già un vostro progetto che vorreste realizzare e/o condividere assieme ad altri appassionati, perché "Acta Plantarum" mi pare il luogo giusto per questo tipo di approfondimenti...

Ciao
Umberto
carlo cibei
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Re: GENERALiTA' - LE PIANTE DEL SERPENTINO *

Messaggio da carlo cibei »

Ciao a tutti,
a me interessa sicuramente questo lavoro sugli ambienti ofiolitici, visto che le zone che frequento abitualmente (Passo del Bracco, Moneglia, Deiva) sono proprio caratterizzati da questo tipo di substrati. Le mie conoscenze sono quelle che sono, ma ho diverso materiale fotografico e una certa conoscenza dei luoghi che sarei ben felice di mettere a disposizione.
Rispetto a quanto segnalato nei vostri precedenti interventi, non ho visto riportato da nessuno di voi Buxus sempervires L. Per quanto ne so dovrebbe essere una specie prevalentemente di suoli calcarei, ma nelle mie zone, su ofiliti, costituisce ambienti molto particolari, pseudomacchie e pseudogarighe, in associazione con ginepri, Euphorbia spinosa, Genista salzmannii ...In alcuni casi (SIC IT1343412 Deiva - Bracco - Pietra di Vasca - Mola, in localita` Fornace) e` presente anche in forma arborea, con esemplari di diversi metri di altezza. Ambienti di questo tipo sono presenti anche nel SIC "Monte Verruga - Monte Zenone - Roccagrande - Monte Pu" che pero` conosco molto meno.

:D

carlo-sonic
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Re: GENERALiTA' - LE PIANTE DEL SERPENTINO *

Messaggio da Stevene »

in effetti ha anche ragione Carlo in quanto effettivamente in Liguria orientale Buxus sempervirens si comporta da serpentinofita preferenziale, probabilmente per sfuggire alla competizione con altre specie e lo si trova anche su diaspro. Anche Genista salzmannii (ora Genista desoleana Vals.) ha un comportamento simile anche se cresce anche su diaspro, argillite e arenaria: a questo proposito allego una foto della notevole fioritura sui versanti meridionali del Monte Zatta (su arenaria).
Allegati
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GiovanniG
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Re: GENERALiTA' - LE PIANTE DEL SERPENTINO *

Messaggio da GiovanniG »

Fra gli ofioliti della provincia di Pisa e quella di Prato ci sono moltre altre specie a comune, non solo quelle evidenziate in grassetto da Brunello.
Anche sul Monteferrato a Prato si può incontrare il bosso, ma raramente.
Parlando di ginestre mi è sovvenuta un'altra pianta che a Prato si comporta da serpentinofita preferenziale "Genista januensis" Viv. (o "G. triangularis (L.) Wimm.) e dal nome dovrebbe essere ben rappresentata anche in Liguria.
Mi sembra ottima l'idea di Umberto, vediamo come renderla fattibile. Vorrei inserire la scheda di "Alyssum bertolonii" - anche se non ho per ora Foto di buona qualità - in quanto ci potrebbe già offrire uno spunto di discussione sulla sua distribuzione in Italia e la distribuzione della sua specie vicariante "Alyssum argenteum", ambedue serpentinofite obbligate.
GG
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Brunello Pierini
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Re: GENERALiTA' - LE PIANTE DEL SERPENTINO *

Messaggio da Brunello Pierini »

Per la Toscana ci sono delle zone importanti anche in Prov. di Livorno di cui credo si conosca il contingente floristico. Mettendo insieme le varie liste, tu ,che hai la competenza necessaria, potresti fare un elenco riassuntivo con la divisione che hai introdotto nel tuo primo intervento. Per poi arrivare a stilare un elenco, che riguarda la Liguria e la Toscana e L'Emilia romagna, in qualche modo definitivo. Mi sembra quasi preliminare.
Ciao.
brunello
Umberto Ferrando
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Re: GENERALiTA' - LE PIANTE DEL SERPENTINO *

Messaggio da Umberto Ferrando »

Be', la scheda su Euphorbia nicaeensis All. ssp. prostrata (Fiori) Arrigoni di Giovanni mi pare già un'interessante base di partenza, credo che le schede monografiche siano infatti un utile strumento conoscitivo, tra l'altro sono integrabili (oppure possono essere integrate) con le schede botaniche di altri autori (penso alla scheda di Daniela Longo su Viola bertolonii Pio).

Il lavoro che avevo in mente è però più articolato: chi è intervenuto in questo sito conosce bene (e può "tenere d'occhio") alcuni dei principali affioramenti ofiolitici dell'Italia centro-settentrionale, sarebbe interessante che per ciascuna di queste aree si potesse raccogliere materiale (fotografico e documentale) sulle serpentinofite che vi crescono e sui vari habitat di crescita (ad es. ambienti rupesti, detriti, zone umide, ecc.).

Credo che si possa discutere su come redigere materialmente questo lavoro a uno dei prossimi incontri (che potrebbe essere messo in calendario per la seconda metà di gennaio, probabilmente a Carrara). Ritengo che ci siano enormi potenzialità per fare un lavoro di documentazione che (almeno sul Web) avrebbe ben pochi precedenti...

Ciao
Umberto
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patty
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Re: GENERALiTA' - LE PIANTE DEL SERPENTINO *

Messaggio da patty »

Ciao ,
dopo aver letto l’idea di questo interessantissimo post, ho fatto un po’ il punto riguardo al contributo che posso essere in grado di darvi per sviluppare questo tema.
Nel modenese ci sono vari affioramenti ofiolitici, più o meno importanti : tra questi Sasso Tignoso (1487 m.), Sasso Morello (678 m.) , Varana (400-450 m), Pompeano (690 m.), e altre rupi e rocce ofiolitiche sparse di minore entità e più o meno raggiungibili. Saltuariamente in passato e anche recentemente ho percorso queste zone alla ricerca di piante e altro, non in maniera molto approfondita ma trovando comunque alcuni soggetti interessanti, come ad es. la Notholaena marantae ssp.marantae di cui ho messo alcune immagini nel post relativo, presente a Varana e Sasso morello, Achillea tomentosa, poi un aglio che a suo tempo identificai come Allium sphaerocephalum (ma da ritrovare e riverificare) che ricopriva tutta la parte sommitale di Sasso Tignoso mancando completamente tutto intorno, poi una Plantago non identificata, ecc. ecc..
Tranne qualche immagine recente ,ho diapositive vecchie e immagini spesso mal riuscite ,sia dei luoghi che delle piante, ma c’è la voglia , compatibilmente con altri impegni,, da questa primavera a tornare in quei luoghi con una ricerca più approfondita e mirata alla vegetazione presente in quei luoghi, a rifotografare meglio , proponendo quanto trovato e ricorrendo al vostro aiuto per la determinazione delle specie per me problematiche .
Potrò recarmi anche nel vicino reggiano (es. Rossena) .
Ho come bibliografia specifica “ le Ofioliti dell’Appennino emiliano edito dalla Regione Emilia Romagna” da cui posso trarre un elenco delle piante segnalate (farò eventualmente un secondo post) e ci sono alcuni lavori del passato con descrizioni floristiche di alcune delle zone sopra citate ,che elenco di seguito:
Bertolani Marchetti D., 1948: Flora e vegetazione della formazione ofiolitica di Rossena (Reggio Emilia) Nuovo Giorn.Bot.Ital. nuova ser., 55:497-517
Fiori A.1917. piante raccolte sopra un masso di serpentino inesplorato dell’Appennino modenese. Bull.Soc. Bot. Ital. 24: 9-11
Negodi G. 1942. Studi sulla vegetazione dell’Appennino emiliano e della pianura adiacente II. La flora e la vegetazione dei serpentini di Varana .Ann. Bot.,22:117-142
Negodi G. Studi sulla vegetazione dell’Appennino emiliano e della pianura adiacente. V. La flora e la vegetazione del diabase rosso di Sasso Tignoso modenese .Ann. Bot. 22: 133-152
Di quest’ultimo lavoro ho una fotocopia, difficilmente trovabile in questo momento nel casotto del mio piccolissimo studio :cry: , per cui se qualcuno ha a disposizione questi articoli, mi farebbe piacere poterne avere una copia o un PDF, altrimenti vedrò di cercarli presso gli Orti botanici o biblioteche Universitarie. Naturalmente a disposizione di tutti coloro a cui interessano. Se ci sono lavori più recenti che non conosco, mi fareste un grosso favore a segnalarmeli

Come proposto da Umberto, pensavo (ma conto sui vostri suggerimenti su come articolare al meglio il tutto) di fare tanti post per ognuna delle località a ofioliti che rivisiterò (che potrebbero essere inserite in subforum divisi per regione?), integrandole man mano, nel tempo, con quanto potrò reperire e fotografare. Ben venga poi la collaborazione di chi ha più competenza ,a integrare e completare eventualmente le informazioni che sarò in grado di dare Ad es per la parte geo-morfologica , dove le mie informazioni potrebbero essere troppo superficiali (le mie reminiscenze di geologia sono piuttosto scarsine :roll: ) . E ben venga l’interesse che qualcuno di voi possa avere di venire a vedere le ofioliti modenesi

Ciao :)
patty
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Re: GENERALiTA' - LE PIANTE DEL SERPENTINO *

Messaggio da GiovanniG »

Le schede sono un punto di partenza, esattamente come dice Umberto.
Il lavoro più grosso e importante è quello di ricerca sul campo in modo da poter confrontare i vari materiali, conoscere situazioni diverse ecc.
Credo che le schede vadano comunque fatte proprio per essere poi integrate nel modo più completo possibile con il contributo di tutti: chiamiamole SCHEDE APERTE!
Esse, per me, dovrebbero rappresentare una base su cui condurre la ricerca, indicare: i taxa che appoiono al momento più interessanti o più "critici", gli elementi differenziali fra specie (o ssp) simili morfologicamente, il tipo di vegetazione su cui crescono, quella che appare ad oggi la distribuzione sul territorio ecc.
Per quanto mi riguarda nel prepararle mi rifaccio alle specie che ho più a portata di mano sul Monteferrato, ed anche le foto vengono soprattutto da lì; per le altre mi devo rivolgere esclusivamente alla letteratura o a rare frequentazioni su altri territori.
E' ben accetto chiunque voglia presentare in prima persona le piante di cui ha conoscenza diretta.

Sarei dell'idea inoltre di raggruppare i vari elenchi presentati in uno soltanto, magari, per chiarezza, diviso in serpentinofite obbligate e preferenziali (anche se le due liste non vanno ovviamente viste in maniera rigida: spesso un taxon è passato da una parte all'altra, ma avremo occasione di parlare in seguito anche di questo).
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patty
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Re: GENERALiTA' - LE PIANTE DEL SERPENTINO *

Messaggio da patty »

Di seguito un elenco delle specie più significative nella regione Emilia-Romagna, tratto da: Alessandrini A. in AAvv ,1993 “ Le ofioliti dell’Appennino emiliano” ,. e Romani,Alessandrini,2001 “Flora piacentina”, che potrà integrare in alcuni punti l’elenco finale da redigere



Achillea tomentosa L. decisa preferenza per substrati serpentinosi (sul Prinzera nel Parmense,Sassomorello nel modenese, M.Barberino, Sassi Neri, Monte delle Tane nel piacentino)
Alyssum bertolonii Desv, endemica, serpentinofita esclusiva su rupi e ghiaie (Prinzera)
Aslpenium cuneifolium Viv., endemica,serpentinofita esclusiva (serpentini del Piacentino e del Parmense, non certa a est del Prinzera)
Asplenium septentrionale (L.)Hoffm., In Emilia cresce di preferenza alle altitudini più elevate in rupi e muro asecco su silice; nella fascia collinare lo si ritrova sempre su rocce serpentinose (Poggio Bianco Dragone nel modenese, Prinzera, Groppo delle Tassare nel Parmense, Pietra Parcellara,M.Barberino nel Piacentino)
Biscutella levigata L., orofita di prati e pascoli aridi sassosi e semirupestri, in Emilia tipicamente alle maggiori altitudini; presente in alcune località collinari del parmense e del piacentino sempre su serpentini
Notholaena marantae ssp. marantae (L.)Desv. tipica di ambienti rupestri soleggiati, nell’areale emiliano è serpentinofita esclusiva (colline Piacentine-Pietra Parcellara,Monte Barberino- e Parmensi; nel Modenese ai Sassi di Varana e al Sassomorello)
Daphne cneorum L., su serpentini nel Parmense-Piacentino (Monte Nero, Monte Ragola)
Euphorbia spinosa L. subsp.ligustica (Fiori)Pign., tipica di rupi,ghiaie,pendii aridi e sassosi su serpentini ,in alta Val Ceno(Monti Ragola e Camulara),e Piacentino (Monte Barberino)
Fritillaria tenella Bieb, In Emilia è presente sempre su substrati ofiolitici in alcune stazioni del Piacentino e del Parmense
Genista salzmanii DC., endemica italica; Appennino Parmense (presso Borgo Val di Taro e sui serpentini del M. Cavallino)
Hypericum coris L. su substrati serpentinosi al Groppo di Gorro(Parmense)
Iberis sempervirens L., rara e localizzata (Parmense e Piacentino) su serpentini della fascia altocollinare (Groppo di Gorro,Groppo delle Tassare) e montana (Monte Nero)
Iberis umbellata L. su subtrati serpentinosi al Groppo di Gorro (Parmense)
Isatis tinctoria L., rinvenuta alla Pietra Parcellara
Inula montana L., , sui serpentini della parte occidentale dell’Emilia
Linaria supina (L.)Chaz, in Emilia , in poche località del Piacentino e del Parmense
Linum campanulatum L., Piacentino (Pietra Parcellara e pendici del Monte Aserei presso S.Agostino)
Minuartia laricifolia (L.)Sch e Th.ssp.ophiolitica Pign. ;endemica italica, serpentinofita esclusiva,nel Piacentino e nel parmense fino alla destra del Taro (Prinzera,Groppo delle Tassare)
Robertia taraxoides (Loisel.)DC , presente su serpentini della fascia collinare nel piacentino e nel parmense
Satureia montana L. Piacentino e Parmense in folte popolazioni su serpentini
Sempervivum arachnoideum L.rupi serpentinose della fascia collinare nel Piacentino (Pietra Parcellara,Monte Barberino)
Scorzonera austriaca Willd , nel Parmense e nel Modenese prevalentemente su serpentini
Stipa pennata ssp. eriocaulis (Borbas) Martinovski e Skalicky, non presente nella Checklist, dove per l’Em-Rom. è citata solo Stipa etrusca Moraldo. In Emilia in poche stazioni su serpentini al Groppo di Gorro (Parmense),Rossena nel Reggiano, Poggio Medola nel Modenese
Tulipa australis Link,cresce tipicamente in pascoli e prati aridi in stazioni montane. In Emilia si rinviene anche nella fascia collinare, qui sempre su serpentini alla Pietra Parcellara e Monte delle Tane nel Piacentino; Prinzera,Groppo di Gorro e i Groppi Rossi nel Parmense
Umbilicus rupestris (Salisb.) Dandy , sui serpentini di Rocca presso Varsi (Parmense)
Verbascum phoeniceum L. Prinzera nel Parmense

Patty
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Re: GENERALiTA' - LE PIANTE DEL SERPENTINO *

Messaggio da Umberto Ferrando »

Ho creato un'area tematica (subforum) dedicata alle "Piante del serpentino".

Ovviamente ho rispettato l'impostazione di Giovanni, prevedendo una stanza per le schede monografiche poi, di mia iniziativa (ma mi sembava un'idea condivisa), ne ho creata anche una per le aree geografiche (e gli habitat), infine ho inserito anche uno spazio in cui gestire il coordinamento delle sezioni e in questo subforum si potrebbe anche postare il materiale in fase redazionale (quindi quello ancora da completare); per le schede monografiche proporrei però di usare il format impiegato qui in "Acta Plantarum", in modo tale che i lavori dell'area "generalista" e quelli di noi "serpentinocoli" siano pienamente compatibili (del resto il format garantisce la massima libertà a chi redige), l'accesso alle schede delle serpentinofite potrebbe poi avvenire sia dalla sezione dedicata, sia dalla lista generale del forum (e del sito).

Vorrebbe anche essere un esperimento per futuri lavori di questo tipo (ad esempio se qualcuno volesse impostare un lavoro sulle piante "psammofile" potrebbe avvalersi del nostro progetto "pilota" per procedere nel proprio lavoro).

Ovviamente le mie sono proposte organizzative tutte da discutere, per cui vi chiedo pareri e proposte.

Ciao
Umberto
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Re: GENERALiTA' - LE PIANTE DEL SERPENTINO *

Messaggio da patty »

Ciao Umberto,
a me sembra buona questa impostazione. Oltre alle schede delle piante, utilissime per poter conoscere e poter identificare piante che qualcuno può non avere mai visto, anche il subforum dedicato alle aree è ok. in quest'ultimo ad. es. io pensavo di fare post per ogni zona che potro visitare (titolandola appunto con il nome ad. es, Sassomorello, Modena-Emilia Romagna) , allegando la descrizione cartografica, geologica(per quello che potrò fare) della zona, poi man mano immagini dell'ambiente, delle piante trovate, la bibliografia utile per quella zona, l'elenco delle eventuali piante non trovate ma segnalate da altri in passato o recentemente ecc. il tutto da sviluppare nel tempo e con la partecipazione aperta di tutti.
utile poi la possibilità di uno spazio in cui poter inserire parti descrittive (ad es. sviluppare di più le generalità sulle serpentinofite e sull'ambiente di crescita),o elenchi(come abbiamo già fatto) da rivedere, correggere e raccogliere da chi ha più competenza, in un testo finale successivamente .
Comunque aspetto vostre indicazioni e suggerimenti in merito.

Come idea che mi viene in mente ora, se ci saranno molte località descritte sparse in tutt'italia, successivamente potreste poi raggrupparle per regione, ma è ancora prematuro.......

Ottima l'idea per lo sviluppo di altri temi-ambiente: ce ne sono tanti e , a mio modo di vedere le cose, è il modo più bello ,interessante e divertente, anhe se più difficile e laborioso da realizzare considerando la quantità a 360 gradi di informazioni necessarie, per conoscere le piante non solo con il cartellino del nome, ma nella loro completezza, biologia, gli ingegnosi adattamenti che hanno saputo sviluppare nei vari ambienti di vita, la loro evoluzione ecc . ecc. e ' in questa ottica che ho sempre osservato la natura e temi bellissimi da sviluppare in questo senso, alla portata di tutti ce ne sono in quantità.

Per le schede sulle serpentinofite, mi sembra buona l'idea di fare con lo stesso modello già in uso, e metterle nella parte specifica delle serpentinofite,raggiungibili comunque anche dall'altra sezione Schede. Anche per questo aspetto la decisione finale.

ultima cosa: prima di muovermi , dopo le feste, a cercarli presso le biblioteche universitarie chiedo nuovamente se qualcuno per caso ha a disposizione o riesce a procurarmi quei pochi articoli che ho citato sopra riguardanti la flora delle ofioliti del modenese, utili per un raffronto con quanto potrò trovare attualmente.
Grazie e :) ciao
Patty
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Re: GENERALiTA' - LE PIANTE DEL SERPENTINO *

Messaggio da GiovanniG »

O.K. sono concorde anch'io sull'impostazione di Umberto.
Concordo anche sull'utilizzo della scheda del forum per le varie specie; anzi se qualcuno volesse trasformare le schede da me già fatte, mi farebbe un favore: non ho molta dimestichezza con i PC e il Forum; per es. non saprei come utilizzare la carta geografica e altimetrica già predisposta... scasate la mia ignoranza.
Comunque mi sembra importante lasciare nella scheda la possibilità di integrare i dati con le nuove acquisizioni sulla distribuzione, sul periodo di fioritura, sulla tipologia vegetazionale ecc. fatte da tutti noi; sinceramente non saprei come: forse con un'appendice da analizzare, con il contributo di tutti, in un secondo momento...

A proposito di nuovi argomenti, sono interessato a "le piante commensali", anche se l'habitat in questo caso non è naturale. Le specie sono forse più semplici da determinare botanicamente, sono per lo più esteticamente assai attraenti (vedi fiordaliso e papaveri), i campi coltivati sono più diffusi dei rilievi ofiolitici e quindi potremmo avere contributi da più soci e da più territori; la maggior parte delle specie sono in forte regresso in tutta l'Italia e non sarebbe male richiamare l'attenzione sul problema ecc...
Si potrebbe fare infine - fra le altre cose - una carta aggiornata e originale della loro distribuzione geografia in Italia.
Che ne dite?
"Non vorrei mettere troppa carne al fuoco", non so se la cosa è prematura o se si preferiscono altri habitat, magari naturali!
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Re: GENERALiTA' - LE PIANTE DEL SERPENTINO *

Messaggio da patty »

Giggì ha scritto: Concordo anche sull'utilizzo della scheda del forum per le varie specie; anzi se qualcuno volesse trasformare le schede da me già fatte, mi farebbe un favore: non ho molta dimestichezza con i PC e il Forum; per es. non saprei come utilizzare la carta geografica e altimetrica già predisposta
mi accodo, nemmeno io le ho mai fatte e a questo punto ho bisogno che qualcuno mi spieghi dall'A alla Z cosa e come bisogna fare per redigere queste schede! :)
Comunque mi sembra importante lasciare nella scheda la possibilità di integrare i dati con le nuove acquisizioni sulla distribuzione, sul periodo di fioritura, sulla tipologia vegetazionale ecc. fatte da tutti noi; sinceramente non saprei come: forse con un'appendice da analizzare, con il contributo di tutti, in un secondo momento...
sono d'accordo, molti dati potranno essere raccolti solo in tempi successivi , seguendo la vita della pianta e quindi andare ad integrare la scheda successivamente
A proposito di nuovi argomenti, sono interessato a "le piante commensali", anche se l'habitat in questo caso non è naturale. Le specie sono forse più semplici da determinare botanicamente, sono per lo più esteticamente assai attraenti (vedi fiordaliso e papaveri), i campi coltivati sono più diffusi dei rilievi ofiolitici e quindi potremmo avere contributi da più soci e da più territori; la maggior parte delle specie sono in forte regresso in tutta l'Italia e non sarebbe male richiamare l'attenzione sul problema ecc...
Si potrebbe fare infine - fra le altre cose - una carta aggiornata e originale della loro distribuzione geografia in Italia.
Che ne dite?
"Non vorrei mettere troppa carne al fuoco", non so se la cosa è prematura o se si preferiscono altri habitat, magari naturali!


Io penso che chiunque interessato a un ambiente possa iniziare a svilupparlo, come si sta facendo per le serpentinofite:magari iniziando con una parte generale introduttiva dell'argomento, un elenco di piante ecc. poi le schede delle piante e relative immagini ,il tutto aperto alla collaborazione di chi è interessato all'argomento
In questo modo forse si possono aprire già da ora vari argomenti ,sviluppabili nel tempo. Semprechè non sia un lavoro troppo oneroso o che complica le cose, in questa fase iniziale di strutturazione del forum, per chi gestisce il forum soprattutto dal punto di vista informatico: ovviamente queste sono solo idee, da valutare se attuabili o no . ;)

:) Patty
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Re: GENERALiTA' - LE PIANTE DEL SERPENTINO *

Messaggio da Marinella Zepigi »

Patty se sei interessata al programma Crea schede, in privato ti mando il link alla pagina dove lo puoi scaricare, poi ti posso spiegare come funziona :) anche se è abbastanza semplice ed intuivo.

Le schede si possono sempre aggiornare ed integrare, ma se si dovesse ravvisare la necessità di creare schede con campi diversi, da quelli predefiniti, che non sono cmq obbligati, sono sicura che Gianni alias Micogian, l'autore del programma, non avrà difficoltà ad apportare modifiche.


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Re: GENERALiTA' - LE PIANTE DEL SERPENTINO *

Messaggio da patty »

Marinella Zepigi ha scritto:Patty se sei interessata al programma Crea schede, in privato ti mando il link alla pagina dove lo puoi scaricare, poi ti posso spiegare come funziona :) anche se è abbastanza semplice ed intuivo.

marinella
ok. grazie! :)
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Re: GENERALiTA' - LE PIANTE DEL SERPENTINO *

Messaggio da paolosandrucci »

Ho letto con interesse riguardo alle piante del serpentino e vi chiedo se il subforum con schede delle piante e dei luoghi è stato creato. Mi rendo conto che scrivo a più di 10 anni di distanza...

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Re: GENERALiTA' - LE PIANTE DEL SERPENTINO *

Messaggio da Franco Giordana »

No, questa idea è stata abbandonata per mancanza di interventi. Lo stesso è accaduto per le specie commensali.
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