Relaz. Viagg. Abruzzo: 48 (1832)
Galium pusillum L. subsp. magellense (Ten.) Nyman
Rubiaceae
Caglio della Majella, English: Majella bedstraw
Forma Biologica: H scap - Emicriptofite scapose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta perenne, alta 5-9 cm, glabra. Fusti subsemplici ad internodi brevi, formanti cespugli lassi. Stoloni allungati. Foglie sottili e lisce, in verticilli, generalmente 7-9, oblanceolate, di 1-1,5 X 6-8 mm, con lamina carnosetta e lucida. Infiorescenza densa, largamente ovoide. Fiori all'ascella di foglie bratteali ristrette. Peduncoli ingrossati e più o meno divergenti. Corolla lattea con diametro di 3-4 mm. Frutto di 2-2,5 mm, liscio o debolmente rugoso.
Numero cromosomico 2n=22
Tipo corologico: Endem. Ital. - Presente allo stato spontaneo solo nel territorio italiano.
Habitat: Macereti, brecciai, ghiaie calcaree, dai 1800 fino ai 2600m.
Sistematica e possibili confusioni: Galium magellense appartiene al gruppo di Galium baldense, specie caratterizzate dal portamento contratto, completamente glabre, con fiori giallastro-bianchicci in infiorescenze brevi e riccamente fogliose. Ne fanno parte anche :
Galium baldense Spreng. che però ha foglie più sottili, di 0,5-0,8 X 5-7 mm e lineari-lanceolate, infiorescenza stretta ed allungata, peduncoli sottili ed eretti. Corolla 3-3,5 mm di diametro.
Galium noricum Ehrend., simile al precedente ma con foglie, almeno le maggiori, sempre più larghe di 1 mm. Corolla 3-5 mm di diametro.
Galium margaritaceum A. Kern. si distingue per avere foglie dimorfe. Le inferiori ovate e papillose, le superiori lineari-lanceolate e lisce. L'infiorescenza è stretta. I peduncoli sono sottili ed eretti.
Galium tendae Rchb. differisce per gli stoloni brevi, le infiorescenze generalmente allungate, i peduncoli sottili anche se divergenti e la corolla leggermente più grande con diametro di 2,5-3 mm.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il termine generico dal greco gala = "latte" con riferimento al fatto che alcune specie del genere Galium vengono utilizzate per cagliare il latte. Il termine specifico invece dalla Majella, montagna abruzzese dove fu osservata per la prima volta questa pianta.
Principali Fonti
Flora d'Italia di S. Pignatti
An Annotated Checklist of the Italian Vascular Flora di F.Conti, G. Abbate, A.Alessandrini, C.Blasi
http://www.ipni.org/index.html
Flora Europaea Di T. G. Tutin
Scheda realizzata da Gianluca Nicolella
