Sp. Pl.: 828, errata [1231] (1753)
Carlina corymbosa L. subsp. graeca auct. Fl. Ital.
Asteraceae
Carlina raggio d'oro, Carlina corimbosa, Deutsch: Ebensträussige Eberwurz
English: Clustered carline thistle
Español: Cardo cuco
Français: Carline en Corymbe
Forma Biologica: H scap - Emicriptofite scapose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta erbacea perenne, con un fusto sotterraneo rizomatoso dal quale si sviluppano uno o più fusti aerei eretti o ascendenti, pressoché glabri, poco ramosi o indivisi, alti 20 ÷ 80 cm.
Foglie glabre o raramente aracnoidi, coriacee, spinose e dentate al margine, le inferiori ristrette in un picciolo, generalmente non più presenti all'antesi, le altre alterne, amplessicauli, auricolate, tutte da oblungo-lanceolate ad ovate, acute, le mediane pennato-partite con ± cinque lobi per lato, ondulate, arcuate, ± patenti, lunghe fino a 9 cm via via ridotte verso l'alto.
Fiori solitari all'apice dei rami a formare corimbi pauciflori di calatidi emisferiche, larghe fino a 3-4 cm, con brattee involucrali esterne simili a foglie, lineari-lanceolate, brattee raggianti interne larghe 2 mm circa, scariose, glabre o cigliate in basso, lesiniformi-subspatolate, acute, patenti, di colore giallo-dorato scuro sopra e concolori o giallo-porpora sotto, spesso brunastre col secco. Pagliette del ricettacoo a frange fusiformi ingrossate. I flosculi ermafroditi hanno la corolla tubulosa a 5 lobi di colore giallo paglierino, a forma di una minuscola stella, lunga fino a 8 mm. Androceo con 5 stami epipetali, che formano un tubo attorno allo stilo, gineceo con ovario infero uniloculare con stilo solitario a 2 stimmi.
Il frutto è una cipsela oblunga di 2,5 mm, con un pappo piumoso ad anello simile ad un ciuffo lungo 2-3 volte l'achenio.
Tipo corologico: Steno-Medit. - Entità mediterranea in senso stretto (con areale limitato alle coste mediterranee: area dell'Olivo).
Habitat: vegeta in pascoli aridi, incolti, bordi stradali, boschi radi soleggiati, su suoli pietrosi ed argillosi, alcalini e poco nitrificati, da 0 a 1200 m di altitudine
Sistematica e possibili confusioni: Congeneri più o meno somiglianti presenti in Italia sono:
Carlina hispanica subsp. globosa (Arcang.) Meusel & Kästner (Carlina spagnola) con foglie ovato-lanceolate, sinuato lobate, dentate, con spine brevi, quelle involucrali esterne tridentate, le raggianti interne gialle e tertminate con una spinula.
Carlina involucrata Poir. (Carlina di Lampedusa) simile alla C. hispanica ma con foglie superiori fino a 6 volte più lunghe
che larghe, capolini di 2,5-4 cm, foglie involucrali con base ingrossata a clava, presente in Sicilia (Lampedusa)
Carlina lanata L. (Carlina lanosa) con fusti lanosi e squame raggianti roseo-violacee.
Carlina racemosa L. (Carlina minore), ramosa e gracile simile a C. Lanata ma con squane giallo-dorate.
Carlina nebrodensis Guss. ex DC. (Carlina dei Nebrodi) con i fusti , le foglie lanceolate e i capolini tutti bianco lanosi.
Carlina macrocephala Moris (Carlina sardo-corsa) con fusto ingrossato e squame involucrali larghe all'apice bianche screziate di purpureo.
Carlina sicula Ten. (Carlina siciliana) con squame involucrali rosee all'esterno.
Carlina vulgaris L. (Carlina comune) con fusto ramoso, arrossato e fioccoso, squame interne raggianti, lunghe, purpuree alla base e paglierine all'apice.
Carlina biebersteinii Bernh. ex Hornem (Carlina di Bieberstein) che ha fusto semplice e capolino solitario, foglie con spine deboli e pagina inferiore solo sparsamente pubescente.
Carlina acaulis L. (Carlina bianca) nelle subspecie acaule o caulescente, con un grosso capolino contornato da numerose squame raggianti bianco-avorio lucente.
Carlina acanthifolia All. (Carlina zolfina) simile a C. vulgaris, con fusto ridotto o assente, unico capolino con squame raggianti gialle e corolle lillacine.
Carlina gummifera (L.) Less. (Masticona laticifera) con fusto ridotto o seminullo, capolini grandi e solitari, fiori tutti tubulosi roseo porporini.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome del genere si pensa possa essere derivato da Carlo Magno , che avrebbe usato queste piante contro la peste, ma è più probabile che derivi dal nome italiano Cardellina o Cardina (piccolo cardo) poi trasformato in Carlina. Il nome specifico fa riferimento alla disposizione a corimbo dei suoi capolini.
Proprietà ed utilizzi:
Specie commestibile officinaleI ricettacoli e i gambi sono eduli, anche se la necessaria e laboriosa eliminazione degli aculei ne scoraggia il consumo. Tuttavia in Sicilia i suoi giovani steli in primavera, dopo esere stati ripuliti e bolliti, vengono apprezzati per il gradevole sapore che ricorda quello del carciofo.
Le credenze popolari attribuiscono alle radici di questa pianta proprietà diaforetiche e stomachiche, veniva usata come antidoto per i veleni, per lenire il mal di denti, per curare malattie della pelle.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
CONTI F., ABBATE G., ALESSANDRINI A., BLASI C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore
PIGNATTI S., 1982. Flora d'Italia, Edagricole, Bologna
FIORI A. e PAOLETTI G.,1896-1908. Flora analitica d'Italia, Tipografia del Seminario Padova
TUTIN T.G. et al., 1964-1980. Flora Europaea, Cambridge University Press
Galleria della Flora delle Regioni Italiane
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Acta Plantarum - Semi ed altre unità primarie di dispersione
Scheda realizzata da Giuliano Salvai
