Hoffm Deutschl. Fl. Fl. 2 (1796)
Basionimo: Acrostichum septentrionale L. - Sp. Pl.: 1068 (1753)
Aspleniaceae
Asplenio settentrionale, Deutsch: Nordischer Streifenfarn
English: Northern spleenwort, forked spleenwort
Français: Doradille du nord
Forma Biologica: H ros - Emicriptofite rosulate. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con foglie disposte in rosetta basale.
Descrizione: Pianta erbacea con rizoma cespitoso, corto e ricoperto di palee scure di forma lanceolata.
Fronde formanti cespi lunghi 5 - 15 (-23) cm, lineari, coriacee, glabre e di colore verde chiaro.
Picciolo lungo 2-3 volte la lamina colorato di bruno solo alla base.
Lamina ridotta in segmenti, 1-3 vote forcata (raramente semplice), (1) 2 - 4 (5,5) x (0,2) 1 - 2 (3,5) cm con lacinie e laciniette (lobi) lineari-acute e dentellate all'apice.
Sori stretti, lineari e confluenti a maturità con ricopertura della maggior parte della parte inferiore dei lobi.
Spore ovoidali di colore bruno chiaro con perisporio reticolato e verrucoso (autotetraploide).
Indusio con margine libero intero e di colore bruno.
Tipo corologico: Circumbor. - Zone fredde e temperato-fredde dell'Europa, Asia e Nordamerica.
Habitat: Fessure rupestri, muri, substrati acidi; presente anche in ambienti ofiolitici. Da 15 a 2500 m
Sistematica e possibili confusioni: Si può confondere con l'ibrido Asplenium x alternifolium Wulfen nothosubsp. alternifolium che però presenta fronde strettamente membranacee di 5 - 10 cm con lobi più grandi e ± incisi (bi-trilobati). Più diffuso nelle regioni settentrionali.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Dal greco "Asplenon" = "non milza" (pianta che distrugge le occlusioni della milza) .
L'epiteto della specie e subsp. ricorda l'areale dove è più frequente incontrarla. In Francia ancora in modo più espicito si usa il termine "du nord".
Proprietà ed utilizzi:
Specie officinaleUsata più frequentemente nelle regioni alpine come diuretico e depurativo.
Note e Curiosità: Asplenium septentrionale subsp. septentrionale è un autotetraploide derivato dalla subsp caucasicum Fraser-jenk. et Lovis (cfr. D. Marchetti - Le Pteridofite d'Italia pag. 161)
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
M. Soster - identikit delle Felci d'Italia - Valsesia ed. - 2001
MUseo Civico di Rovereto
Flora Iberica - Plantas vasculares del la Peninsula Iberica e Islas Baleares
Flora Europaea, Volume 3 a cura di Museo Civico di Rovereto
Antonino Messina
