Gen. Pl., ed. 6. 579 (1764)
Ambrosina bassii L.
Araceae
Ambrosinia di Bassi
Forma Biologica: G rhiz - Geofite rizomatose. Piante con un particolare fusto sotterraneo, detto rizoma, che ogni anno emette radici e fusti avventizi.
Descrizione: Pianta erbacea perenne, glabra, con portamento prostrato, alta 4 - 8 cm.
Rizoma tuberoso con emissione di radici filamentose radiali.
Foglie 2 - 4 appressate al suolo, portate da un lungo picciolo cilindrico di 2 - 4 cm in parte seminterrato, con la parte epigea di colore bianchiccia alla base e poi verde; lamina ovato-ellittica o oblunga, ristretta alla base (2 - 7 cm), con margine liscio o talvolta increspato e percorsa da nervature (5 -9) ± parallele, da cui partono quelle secondarie più scure e irregolari, più chiare o poco visibili quelle poste nella pagina inferiore; la pagina superiore inoltre si presenta scabra con macule verde-scuro o arrossato (raramente tutte rosse).
Infiorescenza spadicea (1 -2) per pianta, spata bianco-verdastra con peduncolo cilindrico, appoggiata al suolo ed a forma di barchetta ( lunga 2 - 3 cm) quasi sempre ripiegata su se stessa.
Spadice dissimulato nel tubo della spata e di colore rossastro e con parte apicale ricurva; l'apparato riproduttivo si trova sul lato opposto dello spadice, quello femminile situato nella parte alta dell'infiorescenza e ridotto al solo pistillo con un ovario monoculare; quello maschile si trova nella parte inferiore, costituito da 16 - 24 teche disposte ± in 2 file longitudinali e parallele allo stesso spadice e con 8 - 12 fiori staminiferi. I due organi sono separati da una zona sterile, ed essendo saldati alla base, formano 2 camere: quella anteriore porta il fiore pistillifero, la posteriore i fiori staminiferi.
Stilo orientato verso lo spadice (ricurvo) con stimma discoide.
Il frutto è una capsula ± rotonda, di color verde e con stilo persistente.
Semi di colore bruno-rossastro e di forma subglobosa.
Tipo corologico: Steno-Medit.-Occid. - Bacino occidentale del Mediterraneo, dalla Liguria alla Spagna ed Algeria.
Distribuzione: In Italia si trova nel nord- ovest e nord - est della Sardegna e nel nord-est della Sicilia compreso le Pelagie (indicazione molto generica per la rarità della pianta che è presente nella Lista Rossa IUCN 2004 - 2006 come vulnerabile.
Habitat: Macchie, radure luoghi secchi da 0 a 600 m slm.
Sistematica e possibili confusioni: Genere monospecifico e polimorfo.
Un neofita potrebbe confonderla con Arisarum proboscideum o Arisarum vulgare che però hanno le foglie saggittate e spata e spadice di forma diversa.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome del genere fu dato da Linneo per onorare i fratelli Bartolomeo Ambrosini( 1588 - 1657) e Giacinto Ambrosini (1605 - 1671) che fu per tanto tempo responsabile dell'Orto Botanico di Bologna successore del celebre Aldrovandi nella "cattedra de' semplici" , pubblicò un' Historia capsicorum. Il fratello Giacinto successe al fratello nella stessa cattedra e compose anche un'opera il cui titolo fu " Phytopatologia".
L'epiteto della specie è anch'esso dedicato ad un altro botanico, il bolognese Ferdinando Bassi (1710 - 1774) che collaborò con Linneo alla descrizione di questo genere.
Note e Curiosità: Gli incendi dolosi, l'antropizzazione causata dalla messa a coltura di terreni vergini, l'inquinamento idrico, la raccolta, l'introduzione di specie aliene invasive, mettono a dura prova la sopravvivenza di questo genere.
Principali Fonti
Preliminary data on the biology and reproduction of Ambrosina
http://www.bioveg.uma.es/abm/Volumenes/ ... 3.FENU.pdf
PIGNATTI S., 1982. Flora d'Italia, Edagricole, Bologna
M. Blamey - C. Grey - Wilson - Toutes les Fleurs de Mediterranée- Dealchaux et Niestlé - 2000
ZANGHERI P., 1976 Flora italica I-II, CEDAM, Padova
A. De Theis - Etimologia dei nomi delle piante - Ed. Prometeo - 1815 (rist. 2000)
http://www.actaplantarum.org/acta/albums1.php?id=3810
Antonino Messina
