Fl. Sardoa 1: 168 (1837)
Brassicaceae
Cavolo di Sardegna, Cavolo rupestre, Colza di Sardegna
Forma Biologica: Ch suffr - Camefite suffruticose. Piante con fusti legnosi solo alla base, generalmente di piccole dimensioni.
Descrizione: Pianta suffruticosa semicaducifolia, glabra, pruinosa, alta 40 - 80 (120) cm.
Fusto ± legnoso alla base ramoso nella parte mediana, di forma ± contorta, sezione cilindrica Ø 10 - 15 mm e tendente al giallino.
Foglie basali riunite in rosetta, alterne, verdi, glabrescenti e pruinose 10 - 20 (15) cm di forma oblanceolata - ovata e sub-lirata accompagnate da un picciolo piuttosto spesso munito di 2 ali irregolarmente dentate ± 10 - 15 cm; foglie caulinari pennatofide e picciolate con presenza di orecchiette basali di 1 - 4 cm; lamina espansa e increspata con margine irregolare di forma orbicolare - obovata o ovato-lanceolata con nervature ben marcate nella pagina inferiore.
Infiorescenza profumata, formante un racemo composto da 50 - 100 fiori con peduncoli ± patenti di (8) 12 - 24 (30) mm di lunghezza alla fioritura.
Fiori tetrameri, bianchi, patenti o ± deflessi di forma ovato-spatolata lunghi 9 - 13 mm.
Sepali verdi (9) 10 - 13 (14) x 2 - 4 mm ± divergenti e caduchi.
Stami 6 con antere gialle (3 - 4,5 mm) portate da filamenti bianchicci di 1 - 1,2 mm. granuli pollinici trinucleati.
Il frutto è una siliqua deiscente e con falso setto placentare centrale (replum) e con presenza di lomenti ( strozzature trasversali) lunghezza 30-70 (90) x 3-5 mm a sezione cilindrica e lievemente compressa ai lati e con becco di (3) 5 - 20 (23) mm ; pedicelli fruttiferi di 20 - (40) mm.
Semi 15 - 35 per loculo Ø 1 - 2 mm di colore bruno - scuro e lisci.
Tipo corologico: Medit. - Mediterraneo.
Subendem. - Entità presente soprattutto nell'area italiana, ma con limitati sconfinamenti in territori vicini.
Habitat: Falesie calcaree marittime, pietraie, rupi, da 0 a 700 m (1300) slm
Sistematica e possibili confusioni: Questa specie appartiene allo stesso gruppo del cavolo coltivato Brassica oleracea L. percui si può confondere che però porta foglie cauline ± intere e semi-amplessicauli; i fiori sono gialli, il racemo più ricco di flore; la siliqua più grande con becco più lungo.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome del genere deriva da "brassica", nome latino del cavolo descritto da diversi autori, attestato in letteratura a partire da Plauto (III-II sec a.C.). L'origine di questo nome e’ incerta ed e’ stata fatta risalire a voci greche o celtiche, senza prove totalmente convincenti. Diversi testi etimologici fanno riferimento alla parola "Βράσκη", secondo Esichilo usata dagli Italici in Magna Grecia per indicare il cavolo
L'epiteto della specie è riferito a "insula" ="isola"cioè delle isole o isolano.
Proprietà ed utilizzi:
Specie commestibileL'infiorescenza e le giovani foglie sono edibili alla stessa stregua dei "broccoletti" quindi in cucina si fanno quasi sempre lessati e accompagnati con pasta o altre verdure. Lessati e soffritti con aglio accompagnano bene le salsicce e le bistecche di maiale.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
La specie è inserita nelle liste rosse e deve essere considerata a rischio di estinzione.
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Principali Fonti
PIGNATTI S., 1982. Flora d'Italia, Edagricole, Bologna
Flora Mediterranea 1 , 1991, F. M. Raimondo, P. Mazzola & D. Ottonello, On the taxonomy and distribution of Brassica sect. Brassica
(Cruciferae) in Sicily
http://www.sardegnaflora.it/linkarbusti ... laris.html
INFORMATORE BOTANICO ITALIANO, 45 (1) 115-193, 2013, A. Santo, G. Fenu, G. Domina, G. Bacchetta, Schede per una Lista Rossa della Flora vascolare e crittogamica Italiana
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Acta Plantarum - Semi ed altre unità primarie di dispersione
Scheda realizzata da Antonino Messina
