Sp. Pl.: 666 (1753)
Brassica rapa L. subsp. oleifera [DC.] Metzger
Brassicaceae
Cavolo rapa, Rapa, Brassica rapa, Rapa selvatica, Deutsch: Ölrübsen
English: Turnip rape
Español: Nabo
Français: Navette
Forma Biologica: H scap - Emicriptofite scapose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
T scap - Terofite scapose. Piante annue con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta erbacea annuale, alta 30-60 cm, con radice erbacea sottile o con radice ingrossata ed indurita, a fusto eretto, ramoso e foglioso, glabro e glauco in alto.
Foglie basali lirate di 4-8 cm, verdi e ispide, con segmento apicale subrotondo e 1-3 coppie di segmenti laterali; foglie cauline lanceolate di 5-8 cm, subintere, completamente amplessicauli e abbraccianti il fusto.
Fiori in racemo breve alla fioritura, con fiori aperti insieme ai boccioli e più lunghi di questi; racemo più allungato alla fruttescenza; fiore tetrametro, dialipetalo, attinomorfo; sepali patenti di 3 mm, petali gialli lunghi 7 mm; 6 stami, di cui quelli esterni più brevi degli interni, ovario supero bicarpellare.
Frutto : siliqua lunga 4-6 cm, con becco robusto.
Tipo corologico: Medit. - Mediterraneo.
Habitat: Specie introdotta, coltivata, inselvatichita negli incolti, come pianta ruderale e infestante, a quote da 0 a 1000 metri.
Sistematica e possibili confusioni: Brassica rapa L. è presente in Italia con due sottospecie.
Brassica rapa subsp. campestris (L.) Clapham si distingue dalla sottospecie nominale Brassica rapa L. subsp. rapa per la radice sottile e la forma di crescita annuale. Spesso è quindi impossibile distinguere le due sottospecie se non osservandone la radice.
Entrambe possono essere confuse con Brassica napus L., un ibrido fissato di Brassica rapa L. e Brassica oleracea L., che si distingue per avere foglie cauline semiamplessicauli, foglie basali glauco-pruinose e un racemo terminale allungato con i fiori aperti in posizione più bassa rispetto ai boccioli.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il genere deriva il suo nome da "brassica", nome latino del cavolo descritto da diversi autori, attestato in letteratura a partire da Plauto (III-II sec a.C.). L'origine di questo nome e’ incerta ed e’ stata fatta risalire a voci greche o celtiche, senza prove totalmente convincenti. Diversi testi etimologici fanno riferimento alla parola "Βράσκη", secondo Esichio usata dagli Italici in Magna Grecia per indicare il cavolo.
Il nome specifico deriva dal greco “ràpys”, contrazione dei termino “rìza” radice e “pus” piede.
Proprietà ed utilizzi:
Specie commestibile officinaleMolte brassicacee sono in coltivazione da tempo immemorabile. Il primo cavolo di cui si ha notizia (Brassica oleracea L.) era coltivato all'incirca 8000 anni fa sulle coste del nord Europa.
La colza, nome che include sia Brassica napus L. che Brassica rapa subsp. campestris (L.) Clapham, è la seconda pianta più coltivata al mondo per la produzione dell'olio. Brassica rapa L. subsp. rapa viene coltivata sia come ortaggio che come foraggio.
Principali Fonti
PIGNATTI S., 1982. Flora d'Italia, Edagricole, Bologna
CONTI F., ABBATE G., ALESSANDRINI A., BLASI C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
The International Plant Names Index (IPNI)
Scheda di Daniela Longo
