Sp. Pl.: 605 (1753)
Orobanchaceae
Spigarola bianca, Melampiro dei prati, Deutsch: Wiesen-Wachtelweizen
English: Common cow-wheat
Español: Bigotera suiza, trico de vaca
Français: Mélampyre des prés, cochelet
Forma Biologica: T scap - Terofite scapose. Piante annue con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta annua emiparassita alta 5-45(-60) cm, con fusto quadrangolare ascendente, semplice o ramificato, pubescente per brevi peli riflessi.
Foglie intere opposte, brevemente picciolate, acute, verdi scure (quasi nere nel secco), lineari-lanceolate o lanceolate, spesso un po’ falcate, lar. 4-12(-20) x 25-45(-60) mm.
Infiorescenza in racemo terminale con fiori rivolti tutti ± dallo stesso lato e portati quasi orizzontalmente, brattee verdi lineari-lesiniformi (lar. 4-8 x 18 mm), dentellate o intere alla base; calice di 4-8 mm, totalmente glabro o con peli <0,2 mm sui nervi, a 5 denti lineari e falciformi lunghi ±come il tubo; corolla bilabiata di 11-13(18) mm, con tubo diritto e fauce chiusa, biancastra, ±gialla (raramente rossastra) all’apice.
Frutto in capsula ovale-acuta (8 mm), a deiscenza incompleta (solo posteriore) con, di norma, 4 semi.
Tipo corologico: Eurosiber. - Zone fredde e temperato-fredde dell'Eurasia.
Distribuzione: Area alpina ed appenninica settentrionale.
Habitat: Vegeta prevalentemente in boschi radi (querceti, castagneti, faggete, pinete), anche in pascoli e brughiere subalpine, cespuglieti, su suoli umificati acidi. Da 100 a 1800 m.
Sistematica e possibili confusioni: In Italia sono presenti 2 sottospecie:
subsp. pratense, prevalentemente in pascoli e brughiere, con brattee inferiori intere, superiori pure intere o poco dentate; esistono forme stagionali, di scarso valore tassonomico (fo. autunnale quercetorum Beauv., fo. alpestre Brügger, monomorfa, fo. estivale, tipica della specie, nella var. rhaeticum Beauv.);
subsp. commutatum (Tausch ex A. Kern.) C.E. Britton, in ambiti forestali, con tutte le brattee dentate; anche per questa vi sono forme legate a differenti habitat (fo. oligocladum, fo. vulgatum, fo. angustifrons).
Il gruppo di Melampyrum nemorosum si distingue per le brattee superiori colorate in violetto alla fioritura.
Specie simile a brattee verdi è Melampyrum sylvaticum L., pianta non annerente al disseccamento, con denti calicini triangolari non falciformi, corolla gialla-zolfina <11 mm a tubo ricurvo.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Melampyrum: dal greco "mélas" = “nero” e "pyrós" = “frumento”, perché i semi di alcune specie di questo genere, un tempo infestanti dei campi di grano, coloravano di nero la farina e la rendevano lievemente tossica;
pratense: dal latino "prátum" = “prato”: dei prati, per l’habitat.
Proprietà ed utilizzi:
Specie tossicaPianta debolmente tossica.
Principali Fonti
PIGNATTI S., 1982. Flora d'Italia, Edagricole, Bologna
CONTI F., ABBATE G., ALESSANDRINI A., BLASI C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore
MAINARDIS G., 2005. Flora del Parco delle Prealpi giulie, Regione autonoma Friuli Venezia Giulia
ZENARI S., 1956. Flora escursionistica, Zannoni Editore, Padova
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Scheda realizzata da Silvano Radivo
