Nel 1863, l'architetto Filippo Basile progettò e costruì sul piano della Marina di Palermo (oggi Piazza Marina) il Giardino Garibaldi, tipico esempio di Giardino all'Inglese. Il giardino all'Inglese di distingue e per certi versi si contrappone al Giardino all'Italiana per i suoi spazi che seguono linee e forme "libere", più vicine ai profili dei paesaggi naturali e molto diverse dalle rigorose e simmetriche geometrie del giardino all'Italiana.
Proprio nel 1863 fu piantato il Ficus macrophylla subsp. columnaris che vedete nelle foto. Secondo l'Accademia dei Georgofoli (1), questo albero con i suoi 10.000 metri cubi di chioma fogliare è il più grande albero d'Europa.
Evidentemente questo Ficus ha trovato sia il clima, sia il tipo di terreno adatto per crescere a dismisura e addirittura inglobare e distruggere le altre piante che sfortunatamente crescevano vicine. La tecnica di sviluppo è semplice: dai rami laterali si dipartono delle radici aeree che una volta raggiunte terra, diventano delle enormi "colonne" (da cui columnaris) che sostengono il ramo che così più continuare a crescere ed ad allungarsi per decine e decine di metri.
Bello, no?
Beppe
Nella prima foto l'imponente copertura fogliare, nella seconda una panoramica dei tronchi principali
(1) da un articolo di Repubblica di Giuseppe Barbera QUI
Grazie per aver condiviso queste bellissime foto!!!
Ricordo che anche nei giardini pubblici della "mia" Marsala ve ne sono alcuni molto grandi con le caratteristiche radici aeree ancorate al suolo.
Nicolò Parrino
Un fiore schiacciato sotto ai piedi si vendica donando l'ultimo suo profumo. (Anonimo)
RockHoward ha scritto: ...
Ricordo che anche nei giardini pubblici della "mia" Marsala ve ne sono alcuni molto grandi con le caratteristiche radici aeree ancorate al suolo.
A Palermo ci sono molti esemplari: forse il più bello (anche se leggermente più piccolo ... si fa per dire) è quello dell'Orto botanico di Palermo.
Inoltre c'è una via, Viale delle Magnolie che è costeggiata da questi alberi: tra qualche anno inizieranno a distruggere lentamente le case ...
Buongiorno,
anche a me la prima parola venuta in mente era "maestoso" come già è stato espresso da un altro utente.
Ma quanti begli alberi introdussero in Sicilia nei secoli precedenti!
Anche nella "Villa Margherita" di Trapani si trova qualche esemplare di questo ficus.
L'Azienda Regionale Foreste Demaniali ha fatto un elenco degli alberi monumentali in Sicilia.Non so se sia completa.Per chi è interessato ,ecco il link. (spero che quest'azienda regionale riuscirà ad andare avanti con criteri coerenti!) http://www.isaporidisicilia.com/oasi/pi ... entali.htm
Buona domenica
Grazie Beppe per aver reso omaggio a questo maestoso gigante arboreo.
Quando sbarcai per la prima volta a Palermo, la mia prima meta fu proprio il suo bellissimo Orto Botanico e rimasi colpito proprio da questo superbo Ficus, dall'architettura gotica.
Buona serata o buongiorno a tutti secondo la vostra preferenza, a quest'ora.
Mi interessa in particolare chiedere a FRAGINESI, o ad altri botanici, maggiori informazioni sui Ficus macrophylla magnolioides delle vostre città e non.
FRAGINESI in particolare l'8 mar 2014 ha scritto:
<<A Palermo ci sono molti esemplari: forse il più bello (anche se leggermente più piccolo ... si fa per dire) è quello dell'Orto botanico di Palermo.
Inoltre c'è una via, Viale delle Magnolie che è costeggiata da questi alberi: tra qualche anno inizieranno a distruggere lentamente le case ...>>
Chiedo a FRAGINESI e ad altri se, a tutt' oggi, avete notizie di case distrutte dai ficus, lentamente o meno, e di rispondermi con gentile sollecitudine.
Sulla cosa ho una mia tesi, ma vorrei confrontarmi con altri, informati più di me. Ringrazio anticipatamente e nell'occasione invio i migliori auguri di Buon Natale a FRAGINESI e a tutti voi. Giuseppe d'Orsi
giuseppe.dorsi ha scritto:Buona serata o buongiorno a tutti secondo la vostra preferenza, a quest'ora.
Mi interessa in particolare chiedere a FRAGINESI, o ad altri botanici, maggiori informazioni sui Ficus macrophylla magnolioides delle vostre città e non.
....
Chiedo a FRAGINESI e ad altri se, a tutt' oggi, avete notizie di case distrutte dai ficus, lentamente o meno, e di rispondermi con gentile sollecitudine.
Sulla cosa ho una mia tesi, ma vorrei confrontarmi con altri, informati più di me. Ringrazio anticipatamente e nell'occasione invio i migliori auguri di Buon Natale a FRAGINESI e a tutti voi. Giuseppe d'Orsi
Ciao Giuseppe,
a Palermo, oltre ai luoghi citati, ho visto altri Ficus macrophylla subsp. columnaris in via Strasburgo, a Villa d'Orleans ed in altre ville cittadine. Ricordo che ve ne è uno anche nel giardino della Palazzina Cinese, etc.
Non ho alcuna notizia di case distrutte, ma è molto facile prevedere una lenta (molto lenta) azione di danneggiamento delle case che si trovano vicine a questi colossi. Per esempio, in viale delle Magnolie (prima ed anche adesso, seppur erroneamente questi alberi sono chiamati Magnolie) i marciapiedi sono stati sollevati e distrutti tanto che in una parte sono stati sostituiti da una pedana sopraelevata in ferro.
E' davvero un monumento di fico! Guarda Beppe che nello stesso delizioso giardino di P.za Marina c'è un esemplare (o forse 2, non ricordo) di Butia yatay (Mart.) Becc. (Arecaceae-Arecoideae-Cocoseae) dell'Argentina. Pietro ne saprà ben più e meglio di me.
... vediamo un po’ come fiorisci,
come ti apri, di che colore hai i petali,
quanti pistilli hai, che trucchi usi
per spargere il tuo polline e ripeterti,
se hai fioritura languida o violenta,
che portamento prendi, dove inclini,
... (Patrizia Cavalli)
Ciao Beppe,
ho visto da vicino e fotografato questo gigante...mi ha veramente impressionato
Ha detto bene Egidio: l'uomo è proprio piccolo al cospetto degli alberi!
Auguri
Silvano
Beppe,
ti ringrazio molto della sollecita risposta, che intendo presto approfondire soprattutto per i marciapiedi distrutti dalle radici e sostituiti da grate in ferro. Devi sapere intanto, con gli altri amici del forum, che sono proprietario di un magazzino, in parte semi interrato, a Sanremo (IM ). Questo piccolo immobile e il fabbricato medio di cui fà parte, di recente, insieme ad altri fabbricati, molto più grandi, sono stati raggiunti da un'Ordinanza Sindacale contingibile e urgente, per pericolo della pubblica incolumità. La cosa singolare è che a nessun cervellone tecnico è venuto in mente che i danni apparsi con evidenza, da anni, sulle facciate, e che nel tempo sono stati riparati, alla meglio, con malta <<lipotropica>>, potessero dipendere da un albero. Infatti, è come se non fosse stato fatto nulla.... i danni continuano...come dalla tua acuta osservazione - previsione : << molto lentamente >>, ma, aggiungo io, << inesorabilmente >>.
L'albero da me individuato, per i danni causati agli immobili, è un gigantesco centenario ficus macrophylla magnolioides (scibretu o scibrelu ), ovvero "fischietto" in dialetto locale, esistente nei Giardini Regina Elena,del Centro Storico della Pigna, che superata sia la Via Tapoletti che altri vicoli, sotto la superficie stradale, spingono e sollevano le fondamenta continue presenti in questi edifici, per lo più, medioevali.
Ovviamente ho prodotto le mie osservazioni scritte e fotografiche, alla P.A., e non solo, già dal 19 nov 2014, sul <<ficus >> documentandole anche con la puntigliosa disamina di altre situazioni di medesimi <<ficus >> centenari presenti: a Villa Zirio , Palazzo Bellevue e a Villa Ormond, di Sanremo, ma fino ad ora, secondo un consolidato costume locale, non ho ottenuto alcuna risposta.
Pertanto se trovassi altre situazioni di danneggiamenti simili, in altre città, potrei: consolidare le mie osservazioni verso la P.A., essere più convincente con gli altri proprietari e anticipare ad altre proprietà pubbliche e private i problemi in cui potrebbero incorrere, anche se "molto lentamente".
Ringrazio per l'attenzione e auguro: buon S. Stefano, ormai ci siamo, a Beppe e a tutti voi amici. Ciao. Giuseppe
Giuseppe,
il problema che tu poni non è che sia tanto raro. Soprattutto nelle case di campagna dove è più facile avere a che fare con alberi piantati 20 o 30 anni prima che iniziano a "disturbare" le case vicine.
Due anni fa, nel cortile della casa in cui abito a Palermo, gli alberi di pino del giardino hanno sollevato nel corso degli anni l'asfalto della strada provocando qualche incidente (caduta di un vicino) fortunatamente senza gravi conseguenze. Abbiamo chiamato un esperto che ha condotto i lavori di taglio delle radici senza causare ovviamente la morte degli alberi e successivamente è stato ripristinato il manto stradale.
Credo che cosa analoga possa essere effettuata nel tuo caso: un taglio delle radici fatto con ... "cognizione di causa".
…bravo Fraginesi: cognizione di causa! che se poi andiamo a indagare, anche così, alla carlona e da molto lontano i danni provocati agli alberi, alla Natura in generale dalle costruzioni umane, legittime e abusive, così come dalle cementificazioni legittimissime e asfaltature, e 'rotonditure' che hanno sconvolto in maniera, forse, irreparabile il territorio di questo disgraziato e incivile Paese…allora sono ben altri i segmenti di 'radici' da tagliare inesorabilmente. Mi fermo qui… egidio
egidio ha scritto:…bravo Fraginesi: cognizione di causa! che se poi andiamo a indagare, anche così, alla carlona e da molto lontano i danni provocati agli alberi, alla Natura in generale dalle costruzioni umane, legittime e abusive, così come dalle cementificazioni legittimissime e asfaltature, e 'rotonditure' che hanno sconvolto in maniera, forse, irreparabile il territorio di questo disgraziato e incivile Paese…allora sono ben altri i segmenti di 'radici' da tagliare inesorabilmente. Mi fermo qui… egidio
... se vuoi continuo io ...
Buone feste Egidio
Beppe
…e davvero serene e liete feste anche a te, caro Beppe: io non sono mai stato in Sicilia, come in tantissimi altri posti; l'Italia l'ho girata tuttissima per lavoro: le due Isole no. So di aver perso troppo, ma c'è di peggio nella mia scarsa esperienza. Di quella cattedrale naturale di cui così accoratamente hai testimoniato, sapevo per notizia, per sentito dire. Ho molto tempo, perché son di quella razza là…peccato non esser più vicino a Palermo: potrei portarmici una tenda, piccola, e passarci i giorni e viverci le notti a pregare tra i capitelli e le colonne di quel monumento della Natura; potrei anche prestare attenzione alle intenzioni malevole dei cani in libera uscita, potrei persuadere quei ragazzi a scrivere parole d'amore in posti diversi. Soprattutto, come mia abitudine, passerei del tempo ad abbracciare quella creatura che, ne sono certo, vedrà i miei nipoti, i nipoti dei miei nipoti…confidando che, a quel tempo, non ci sarà più bisogno di perorare certe cause in un deserto di consapevolezza.
Beppe,
il taglio delle radici, nella Via Tapoletti di Sanremo (IM ) è la prima cosa che ho richiesto, soprattutto, sia al Settore dei beni ambientali e paesaggistici che al Settore LL.PP. del Comune; ma, come già detto, fino ad ora non ho ricevuto alcuna risposta. Come provocazione, ho richiesto anche, alternativamente, l'abbattimento dell'albero, poiché la P.A. fa ufficialmente le viste, attraverso il Settore Centri Storici di non essersi accorta di nulla nel tempo trascorso fino ad oggi. La cosa è ovviamente impossibile !....considerato che da molti anni le radici del << ficus >> avevano causato danneggiamenti, più volte, quantomeno al sistema fognario. Inoltre ho scoperto di recente che, nel mio magazzino, parzialmente semi interrato, di cui sopra, esiste un muro a secco fatto edificare certamente dal Comune, in data indeterminata, con funzione di contrafforte, in opposizione alle spinta della Via del Popolo presente, soprattutto, a livello delle imposte delle volte a crociera. Ciao Giuseppe
di chioma fogliare è il più grande albero d'Europa. 
