Foto di Gianleonardo Allasia
L’Iran è un paese di tesori artistici ed architettonici unici al mondo per la loro raffinatezza ed il loro splendore.
Prima di arrivare in questo Paese non avevo mai sentito parlare di Abarkuh, città antichissima da cui prende nome l’omonimo deserto, e del suo fantasmagorico complesso architettonico noto, in inglese, come Aghazadeh Mansion, ossia Palazzo o Dimora Aghazadeh.
Questo perché le più note guide turistiche internazionali nemmeno citano, misteriosamente, Abarkuh, che invece da sola meriterebbe il viaggio.
Il Palazzo Aghazadeh sorge nel cuore dell’antichissima cittadella di Abarkuh e risale alla dinastia Qajar. E’ un monumento storico dell’Iran ed è in corso la sua registrazione nella lista del patrimonio dell’UNESCO.
E’ un posto fantastico, dove si rimane rapiti a lungo dalla purezza delle linee architettoniche, dalla loro disarmante armonia con tutto l’ambiente circostante.
Di eccezionale bellezza sono i badgir, ossia le torri del vento, un’invenzione antichissima per convogliare l’aria nelle parti più intime del palazzo e darle refrigerio durante le torride estati del deserto iraniano.
I badgir abbelliscono soprattutto l’antica città di Yazd, ma quello principale del Palazzo Aghazadeh, costruito su due piani ed alto in tutto 18 metri, è considerato tra i più belli del Paese.
Le mie parole riescono appena a descrivere ciò che solo gli occhi possono apprezzare, per cui vi lascio alla contemplazione di questo autentico capolavoro.
da Gianleonardo
