Carex vesicaria L. - Carice vescicosa
Moderatori: Marinella Zepigi, Anja
- Roberta Alberti
- Moderatore
- Messaggi: 6427
- Iscritto il: 03 ago 2012, 14:49
- Nome: Roberta
- Cognome: Alberti
- Residenza(Prov): Zola Predosa (BO)
Carex vesicaria L. - Carice vescicosa
Carex vesicaria L.
Sp. Pl.: 979 (1753)
Cyperaceae
Carice vescicosa, Deutsch: Blasen-Segge
English: Bladder sedge
Español: Vejiga juncia
Français: Laîche vésiculeuse, laîche à utricules renflées
Forma Biologica: G rhiz - Geofite rizomatose. Piante con un particolare fusto sotterraneo, detto rizoma, che ogni anno emette radici e fusti avventizi.
He - Elofite. Piante perenni delle rive di ambienti umidi, paludi, stagni.
Descrizione: Pianta erbacea perenne alta 30-100 cm; rizoma robusto allungato orizzontalmente con internodi piuttosto lunghi.
Fusto acutamente trigono, eretto, liscio, molto scabro verso l'apice, avvolto alla base da guaine squamiformi, intere, brune o bruno-rossastre.
Foglie verdi, lineari, piane o leggermente ricurve, ± rigide, larghe 4-8 mm, più lunghe del fusto, molto ruvide ai margini e sulla nervatura centrale.
Ligula 6-12 mm, con apice acuto; senza antiligula.
Brattee fogliari inferiori senza guaina, poco più lunghe o uguali all'infiorescenza.
Infiorescenza apicale lunga (10) 16-28 cm, composta da (1) 2-4 spighe superiori maschili e 2-3 spighe inferiori femminili.
Spighe maschili lunghe 1-4 cm, talvolta androgine, da lineari a strettamente fusiformi di colore giallo chiaro; glume 4-6 mm, ellittiche o lanceolate. di colore bruno porpora con nervatura centrale verde o chiara, spesso con margine scarioso sulla zona apicale, apice acuto o subacuto
Spighe femminili densiflore, lunghe (2,5) 4-5 (7) cm, cilindriche o ovoidali, le due superiori erette, più o meno distanziate, peduncolate, quella inferiore talvolta pendula con peduncolo abbastanza lungo, di colore giallo chiaro; glume 4-6 mm.lanceolate, di colore bruno porpora con nervatura centrale verde o chiara, apice acuto o acuminato, molto più piccole dell'otricello.
Stimmi: 3
I frutti sono pseudanteci (otricelli) di 6-8 x 2,5 mm, suberetti, olvoidi o ellissoidi, rigonfi, bruno-giallastri, brillanti, con nervi prominenti, becco liscio di 1,1-2,5 mm, bifido.
Acheni di 1,9-2,1 x 1-1,5 mm, obovati o ellittici, trigoni, bruni.
Disseminazione idrocora: per mezzo dei frutti galleggianti.
Tipo corologico: Circumbor. - Zone fredde e temperato-fredde dell'Europa, Asia e Nordamerica.
Habitat: Ambienti acquatici, su rive e sponde di canali, corsi d'acqua, fossi e paludi ma può anche diffondersi nelle torbiere alte a sfagni.
Sistematica e possibili confusioni: Simile a Carex rostrata Stokes (vedi scheda) che presenta brattee inferiori più lunghe dell'infiorescenza e otricelli di dimensioni minori (4-5,5 mm).
Per una corretta determinazione delle Carex è importante osservare gli otricelli, gli stimmi e l'apparato radicale. In mancanza di questi elementi è quasi impossibile arrivare ad una determinazione certa.
Occorre fare attenzione al numero degli stimmi, può accadere che uno degli stimmi sia nascosto dall'otricello oppure si sia staccato e perduto durante la dissecazione, quindi è sempre meglio esaminare parecchi fiori.
Tassonomia filogenetica
______________________________________________________________________________
Etimologia: Il nome generico dal nome classico latino cārex, caricis carice (in Virgilio, Georg. 3.231). L’etimologia del nome è ignota, tra le diverse ipotesi la più convincente è che derivi dal greco κείρω keíro io taglio, in riferimento al bordo tagliente delle foglie; il nome specifico da vesica vescica: con organi rigonfi come una vescica, allude agli otricelli molto rigonfi a maturità.
Proprietà ed utilizzi:
Specie emettrice di isoprenoidi: sostanze vegetali di origine animale.
Nonostante il genere Carex sia così diffuso e numeroso, non si conoscono utilizzi a scopo alimentare e farmaceutico per nessuna specie.
Note e Curiosità: Il genere Carex comprende circa 2000 specie distribuite su tutto il globo, prevalentemente in regioni umide, temperate o fredde.
Benché le specie del genere appaiano macroscopicamente simili alle Poaceae, queste ultime possiedono due glume per ogni spighetta uni o multiflora e un perigonio formato da 2 tepali (lemma e palea) per ciascun fiore; i fiori sono tutti ermafroditi.
Tutte le specie di Carex hanno invece fiori unisessuali e sono spesso, ma non sempre, monoiche (entrambi i sessi sulla stessa pianta ma in fiori distinti); il perigonio è del tutto assente; una brattea erbacea (gluma) sottende ogni fiore; i fiori maschili sono ridotti a 1 (3) stami e i fiori femminili a 3 (2) carpelli formanti un ovario uniloculare.
Principali Fonti
Pignatti S. (1982) Flora d'Italia, I ed.. Edagricole, Bologna
Pignatti S. (2017) Flora d'Italia, II ed.. Edagricole, Bologna
Hamon D. (2022) - Carex de France. Biotope Edition
Flora Iberica - Plantas vasculares del la Peninsula Iberica e Islas Baleares.
Catalogazione floristica per la didattica
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia.
Scheda realizzata da Roberta Alberti
Sp. Pl.: 979 (1753)
Cyperaceae
Carice vescicosa, Deutsch: Blasen-Segge
English: Bladder sedge
Español: Vejiga juncia
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Forma Biologica: G rhiz - Geofite rizomatose. Piante con un particolare fusto sotterraneo, detto rizoma, che ogni anno emette radici e fusti avventizi.
He - Elofite. Piante perenni delle rive di ambienti umidi, paludi, stagni.
Descrizione: Pianta erbacea perenne alta 30-100 cm; rizoma robusto allungato orizzontalmente con internodi piuttosto lunghi.
Fusto acutamente trigono, eretto, liscio, molto scabro verso l'apice, avvolto alla base da guaine squamiformi, intere, brune o bruno-rossastre.
Foglie verdi, lineari, piane o leggermente ricurve, ± rigide, larghe 4-8 mm, più lunghe del fusto, molto ruvide ai margini e sulla nervatura centrale.
Ligula 6-12 mm, con apice acuto; senza antiligula.
Brattee fogliari inferiori senza guaina, poco più lunghe o uguali all'infiorescenza.
Infiorescenza apicale lunga (10) 16-28 cm, composta da (1) 2-4 spighe superiori maschili e 2-3 spighe inferiori femminili.
Spighe maschili lunghe 1-4 cm, talvolta androgine, da lineari a strettamente fusiformi di colore giallo chiaro; glume 4-6 mm, ellittiche o lanceolate. di colore bruno porpora con nervatura centrale verde o chiara, spesso con margine scarioso sulla zona apicale, apice acuto o subacuto
Spighe femminili densiflore, lunghe (2,5) 4-5 (7) cm, cilindriche o ovoidali, le due superiori erette, più o meno distanziate, peduncolate, quella inferiore talvolta pendula con peduncolo abbastanza lungo, di colore giallo chiaro; glume 4-6 mm.lanceolate, di colore bruno porpora con nervatura centrale verde o chiara, apice acuto o acuminato, molto più piccole dell'otricello.
Stimmi: 3
I frutti sono pseudanteci (otricelli) di 6-8 x 2,5 mm, suberetti, olvoidi o ellissoidi, rigonfi, bruno-giallastri, brillanti, con nervi prominenti, becco liscio di 1,1-2,5 mm, bifido.
Acheni di 1,9-2,1 x 1-1,5 mm, obovati o ellittici, trigoni, bruni.
Disseminazione idrocora: per mezzo dei frutti galleggianti.
Tipo corologico: Circumbor. - Zone fredde e temperato-fredde dell'Europa, Asia e Nordamerica.
Habitat: Ambienti acquatici, su rive e sponde di canali, corsi d'acqua, fossi e paludi ma può anche diffondersi nelle torbiere alte a sfagni.
Sistematica e possibili confusioni: Simile a Carex rostrata Stokes (vedi scheda) che presenta brattee inferiori più lunghe dell'infiorescenza e otricelli di dimensioni minori (4-5,5 mm).
Per una corretta determinazione delle Carex è importante osservare gli otricelli, gli stimmi e l'apparato radicale. In mancanza di questi elementi è quasi impossibile arrivare ad una determinazione certa.
Occorre fare attenzione al numero degli stimmi, può accadere che uno degli stimmi sia nascosto dall'otricello oppure si sia staccato e perduto durante la dissecazione, quindi è sempre meglio esaminare parecchi fiori.
Tassonomia filogenetica
______________________________________________________________________________
Etimologia: Il nome generico dal nome classico latino cārex, caricis carice (in Virgilio, Georg. 3.231). L’etimologia del nome è ignota, tra le diverse ipotesi la più convincente è che derivi dal greco κείρω keíro io taglio, in riferimento al bordo tagliente delle foglie; il nome specifico da vesica vescica: con organi rigonfi come una vescica, allude agli otricelli molto rigonfi a maturità.
Proprietà ed utilizzi:
Specie emettrice di isoprenoidi: sostanze vegetali di origine animale.
Nonostante il genere Carex sia così diffuso e numeroso, non si conoscono utilizzi a scopo alimentare e farmaceutico per nessuna specie.
Note e Curiosità: Il genere Carex comprende circa 2000 specie distribuite su tutto il globo, prevalentemente in regioni umide, temperate o fredde.
Benché le specie del genere appaiano macroscopicamente simili alle Poaceae, queste ultime possiedono due glume per ogni spighetta uni o multiflora e un perigonio formato da 2 tepali (lemma e palea) per ciascun fiore; i fiori sono tutti ermafroditi.
Tutte le specie di Carex hanno invece fiori unisessuali e sono spesso, ma non sempre, monoiche (entrambi i sessi sulla stessa pianta ma in fiori distinti); il perigonio è del tutto assente; una brattea erbacea (gluma) sottende ogni fiore; i fiori maschili sono ridotti a 1 (3) stami e i fiori femminili a 3 (2) carpelli formanti un ovario uniloculare.
Principali Fonti
Pignatti S. (1982) Flora d'Italia, I ed.. Edagricole, Bologna
Pignatti S. (2017) Flora d'Italia, II ed.. Edagricole, Bologna
Hamon D. (2022) - Carex de France. Biotope Edition
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Scheda realizzata da Roberta Alberti
" Felici coloro che vedono la bellezza…dove altri non vedono nulla" (Camille Pissarro)
Amare la natura significa amare se stessi
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Re: Carex vesicaria L. - Carice vescicosa
Rogolo (SO), 240 m, apr 2010
Foto di Giancarlo Donadelli
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Amare la natura significa amare se stessi
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Re: Carex vesicaria L. - Carice vescicosa
Colfiorito (PG), 800 m, giu 2008
Foto di Daniele Carbini
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Amare la natura significa amare se stessi
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Re: Carex vesicaria L. - Carice vescicosa
Madignano (CR), apr 2008
Foto di Franco Giordana
Val di Vizze (BZ), 1100 m, ago 2013
Foto di Filiberto Fiandri
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Val di Vizze (BZ), 1100 m, ago 2013
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Amare la natura significa amare se stessi
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Re: Carex vesicaria L. - Carice vescicosa
Colfiorito (PG), 800 m, giu 2008
Foto di Daniele Carbini
Farini (PC), 1080 m, giu 2007
Foto di Enrico Romani
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Farini (PC), 1080 m, giu 2007
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