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ProsserFilippo@museocivico.rovereto.tn.it
Tue Jun 13 19:28:49 2000, latest/134
Riguardo Arctium nemorosum, Giordana ha toccato un tasto veramente dolente.
Pignatti 1982 dispensa presenze generose in varie parti d'Italia, ma in
Trentino non sembra presente e anche altri florocartografi di province
limitrofe - all'inizio ingannati dalla "Flora d'Italia" - si sono alla fine
dovuti rassegnare alla presenza del solo A. minus (A. lappa è ben diverso).
La Duistermaat ha scritto il lavoro di dottorato sul genere Arctium
pubblicandolo (Leiden, 1996), e la chiave delle tre specie - non semplice -
è la seguente (pag. 72):
1) Picciolo delle foglie basali pieno almeno alla base, capolini terminali
con peduncolo lungo almeno 2,5 cm, infiorescenza corimbosa:
A. lappa
1) Picciolo delle foglie basali cavo almeno alla base, capolini terminali
con peduncolo lungo max 2 cm, infiorescenza racemosa:
2)
2) Capolini della parte terminale dell'infiorescenza sessili, brattee
involucrali mediane larghe 1,7-2,5 mm, involucro superante la corolla di
1,2-6 mm, corolla glabra:
A. nemorosum
2) Capolini della parte terminale dell'infiorescenza peduncolati o sessili,
brattee involucrali mediane larghe fino a 1,8 mm; se i capolini sono sessili
e le brattee mediane dell'involucro sono larghe 1,6-1,8 mm, allora la
corolla eguaglia o supera l'involucro o/e la corolla è pelosa:
A. minus (e
A. atlanticum, che da noi non dovrebbe esserci)