Verh. K.K. Zool. Bot. Ges. Wien 46: 78 (1896)
Basionimo: Carduus tridentinus Evers - Verh. K. K. Zool.-Bot. Ges. Wien 46: 76 (1896)
Altri sinonimi: Carduus defloratus L. V rhaeticus DC., Carduus defloratus L. subsp. rhaeticus (DC.) Murr, Carduus rhaeticus (DC.) A. Kern.
Asteraceae
Cardo del Trentino, Deutsch: Trentiner Alpen Distel
English: Alpine Thistle
Français: Chardon du Trentin
Forma Biologica: H scap - Emicriptofite scapose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta erbacea perenne, alta da 20 a 60 cm, con fusti ascendenti, semplici o poco ramosi, pubescente-ragnatelosi, con ali interrotte ± increspate e decorrenti, munite di robuste spine pungenti. La parte nuda del fusto è generalmente soltanto 2-5 volte più lunga del capolino.
Foglie alterne, glabre, di colore verde intenso, le inferiori picciolate, disposte in rosetta basale, le superiori sessili, sparsamente pelose di sotto e lungamente decorrenti sul fusto; lamina lanceolata e profondamente pennatifida con lobi triangolari, increspati o sinuati, il margine con spine divaricate (3-5 mm) molto pungenti.
Capolini (2-3 cm di Ø) solitari, spesso nutanti prima e dopo l'antesi; involucro globoso con squame in più serie, lineare-lesiniformi, un po' arcuate in fuori, quasi glabre e bruscamente ristrette in una punta sottile, le interne con punte rigide, erette.
Fiori ermafroditi, tutti tubulosi, di color porpora splendente, raramente roseo o bianco.
Il frutto è una cipsela con pappo di setole semplici.
Numero cromosomico: 2n=22,24
Tipo corologico: Endem. Alp. - Endemica alpica presente lungo tutta la catena alpina.
Habitat: Rupi soleggiate, ghiaioni pendii franosi, praterie alpine esposte al sole, povere di calcare, da 1000 a 2200 m. s.l.m.
Pianta eliofila.
Sistematica e possibili confusioni: Il gruppo di Carduus defloratus L. è un gruppo estremamente polimorfo e di difficile identificazione in quanto esistono numerose stirpi poco differenziate fra di loro e di ampia ibridabilità.
Carduus defloratus L. include altre tre sottospecie:
Carduus defloratus L. subsp. defloratus, che si differenzia principalmente dalla sottospecie descritta per avere la parte superiore nuda dello scapo 5-6 volte più lunga del capolino, squame dell'involucro molto patenti e foglie glauche, meno divise o soltanto ± grossamente dentate, con spine gracili, poco pungenti; lamina piana, raramente pelosa di sotto.
Carduus defloratus subsp. sumanus (Pollini) Arcang. (=Carduus defloratus subsp. crassifolius (Willd.) Hayek) si differenzia maggiormente per le foglie di colore verde glauco, indivise, carnosette, cigliato-spinulose al margine.
Carduus defloratus subsp. carlinifolius (Lam.) Ces.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome del genere dal lat. 'carduus', sinonimo dell'it. cardo
L'epiteto specifico dal lat. 'deflorere' >'defloratus', sfiorito, declinato, piegato: probabile riferimento ai capolini reclinati come se fossero avvizziti; l'epiteto subspecifico dal lat. 'tridentinus', trentino.
Principali Fonti
Conti F.; Abbate G.; Alessandrini A.; Blasi C.: An Annotated Checklist of the Italian Vascular Flora, Palombi Editori, Roma, 2005
Aeschimann D.; Lauber K.; Martin D.; Theurillat J.P.: Flora Alpina, Zanichelli, Bologna, 2004
Pignatti S.: Flora d'Italia, vol. III, Edagricole, Bologna, 1982
Zangheri P.: Flora italica I-II, CEDAM, Padova, 1976
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Scheda realizzata da Anja Michelucci con un particolare ringraziamento al camuno BL
