Forum Acta Plantarum

Cari amici, sono a San Giovanni Rotondo, all'Hotel Fini e oggi ho percorso il primo itinerario che faremo il 18 pomeriggio, per chi arriverà presto (pensavo di partire dal parcheggio di Monte Nero alle 15), ecco la descrizione:
Monte Nero, la seconda vetta più alta del Gargano (1012 m) rappresenta un sito panoramico straordinario con visuali dal Golfo di Manfredonia, alle isole Tremiti, fino alla Maiella. Immerso in un bosco di Cerri e nuclei di Pioppo tremulo, assume particolare interesse per le aree carsiche circostanti (innumerevoli doline e grotte tra cui la Grotta di Monte Nero-chiusa) e per le rarità botaniche tra cui orchidee in habitat forestale.
Il percorso che faremo inizia in macchina dall’Hotel Fini verso il Santuario di SanPio, si prende la strada a destra del Santuario (viale Padre Pio) poi, prima di arrivare al grande parcheggio in fondo alla strada, si gira rapidamente a destra seguendo le indicazioni per il monastero delle Clarisse (via di Valle Oscura), si percorre tutta la strada asfaltata che porta verso il monte (ad un certo punto c’è una chiudenda in pali di legno e filo spinato da aprire e chiudere) fino alla fine dove diventa una sterrata e qui si parcheggia. A piedi si prende il sentiero indicato da un cartello scolorito (indicazioni verso Grotta di Monte Nero) che inizia sulla destra di una baracca di legno diruta, ed è sempre contraddistinto da una fila di pietre. Tutto il sentiero, abbastanza semplice, si svolge all’interno di queste pietre, con qualche sporadico segno solo all’inizio. Il percorso costeggia diverse doline, non è lineare ma se si fa attenzione alla fila di pietre non ci si può sbagliare. Arrivati ad un cartello-freccia con chiudenda (punto panoramico dove finisce la traccia) un po’ prima il sentiero sale con una brusca curva, continuare da questa parte e proseguire sempre (qualche chiudenda da passare) fino ad arrivare ad un recinto, il sentiero lo costeggia fino a confluire (previa chiudenda) nella strada sterrata che, se si percorre sulla sinistra, arriva dove abbiamo parcheggiato. Il giro è di 5 km complessivi con poco dislivello, camminando velocemente e senza soste si percorre tutto il giro (sentiero e sterrata) in due ore, viceversa si può percorrere solo un tratto e tornare dalla stessa parte, i fiori sono lungo il sentiero.

Altre immagini (siamo in pieno inverno e fa freddo)

panorami

ecco la traccia

Ci stai preparando un raduno con i fiocchi !

Ammiro la tua energia! Grazie

Myriam

Verremo anche noi, in auto (due posti disponibili per gli spostamenti). Pernottamento il 18, 19 e 20, camera doppia. Provvedo oggi ad inviare la caparra.

Benissimo Carlo e Lella! Ho appena parlato ora con l'hotel, hanno specificato che faranno una unica ricevuta a me, e non singole, nel caso in cui qualcuno volesse la ricevuta o fattura, invece per quanto riguarda il menù sarà un primo secondo contorno e dessert mezza acqua mezzo vino e non si può modificare a persona, è unico per tutti

Molto contenta ! Bravi Carlo e Lella

maria grazia ha scritto: ↑13 gen 2024, 10:25 Benissimo Carlo e Lella! Ho appena parlato ora con l'hotel, hanno specificato che faranno una unica ricevuta a me, e non singole, nel caso in cui qualcuno volesse la ricevuta o fattura, invece per quanto riguarda il menù sarà un primo secondo contorno e dessert mezza acqua mezzo vino e non si può modificare a persona, è unico per tutti

Bisognerà che comunque tengano conto del fatto che Giuseppe e Milena sono vegetariani.
Spero non gli diano solo 2 foglie d'insalata

Carlo Monari ha scritto: ↑13 gen 2024, 09:21 Verremo anche noi, in auto (due posti disponibili per gli spostamenti). Pernottamento il 18, 19 e 20, camera doppia. Provvedo oggi ad inviare la caparra.

Felicissimi di potervi riabbracciare!
CIAO Vanda&jacques

Per il menù, chi sono i vegetariani? Grazie mille così concordo prima

Ecco il programma dettagliato del secondo giorno (venerdì 19 aprile):
Da San Giovanni Rotondo a Monte San’Angelo (40 minuti in macchina andatura tranquilla). Da Monte Sant’Angelo all’Abbazia di Santa Maria di Pulsano (circa 15 minuti in macchina), senza entrare in paese prendere la strada indicata (cartello marrone) scendendo sulla destra (due bivi a destra dal piazzale sommitale), prima dell’Abbazia c’è un cancello apribile con un pulsante (indicato). Per mangiare a pranzo c’è un ampio spazio vicino al parcheggio alberato dove possiamo disporre tavolini, in caso di pioggia Padre Pietro ci può mettere a disposizione uno spazio interno.
Da fare al mattino:
Sentiero naturalistico-botanico Abbazia di Pulsano (491 m. s.l.m.)- loc.Tomaiuolo (548 m): Dall’Abbazia si prende il sentiero sulla destra, molto ben indicato, che dapprima procede in piano, avendo sulla destra alte pareti dove nidificano i falchi, e sulla sinistra l’incisa valle Mollica. Ad un bivio si tralascia il sentiero principale e si sale lungo Valle Mattina (indicato e con staccionata in legno), dopo un po’ un ponte in legno attraversa la valle e il sentiero sale rapidamente per raggiungere un pianoro sommitale, si sale ora meno rapidamente e il sentiero si snoda all’interno di antichi alti muretti fino ad arrivare a una massiccia chiudenda in legno. Ora si scende un po’ e poi si sale passando attraverso una vaccheria e chiudende fino a raggiungere la strada asfaltata di Tomaiuolo. Nella vaccheria sono presenti molti cani liberi. Si può tornare con giro ad anello sul sentiero principale tralasciato, ma questo percorso non è indicato e occorre conoscerlo.
Consigliato, invece di fare il sentiero per Tomaiuolo, di percorrere tutto il sentiero principale in leggera discesa, che prosegue e attraversa in alto con un ponte Valle Mollica e la costeggia avendola sulla sinistra fino ad arrivare ad un punto in cui il sentiero si interrompe su un’alta parete rocciosa (molto panoramico, avendo di fronte l’Abbazia dall’altra parte della valle.
Lungo il percorso, facilmente percorribile, con spettacolari punti panoramici, si concentrano molte delle più rare e interessanti piante (Campanula garganica, Scabiosa di Dellaporta, Enula candida) che hanno fatto del Gargano uno dei più importanti distretti floristici d’Europa. L’habitat garganico rientra nel tipo della pseudosteppa Thero-Brachypodietea, tutelato in tutti i paesi dell’Unione Europea. Negli aspri valloni garganici vegetano, oltre alle specie sopraindicate, anche la Stipa austroitalica e l’Aubrieta columnae; dove la pendenza è minore si trovano specie arboree come il Leccio e la Roverella e sui versanti più umidi e ombrosi il Carpino; gli arbusti più diffusi sono il Lentisco, il Timo, il Mirto, il Terebinto e il Rosmarino.
Da fare nel pomeriggio:
Eremo di San Nicola di Mira (425 m s.l.m.): 35 minuti andata e ritorno, molto impegnativo dal punto di vista fisico. Si parte dalla bellissima ex Abbazia di Santa Maria di Pulsano (491 m), seguendo una mulattiera a tratti con antichissimi gradini scavati nella roccia utilizzati nei secoli dai monaci eremiti (sempre presenti cavi di acciaio), dopo 300 m in ripidissima discesa si giunge ai ruderi dell’eremo, con all’interno resti di affresco. Il percorso presenta versanti rupestri con sparsi cespugli di macchia mediterranea, orchidee spontanee ma anche ginestre e ornielli, sulle rocce le più rare e importanti piante del Gargano (Campanula garganica, Scabiosa di Dellaporta, Enula candida, ecc). Con un po’ di attenzione si possono osservare il Falco pellegrino, il Falco lanario e il Corvo imperiale.
Eremi Santa Margherita e San Leonardo (450 s.m.l.) : distanza 440 m, 30 minuti dall’Abbazia (491 m). Percorso più semplice, poco impegnativo ma sempre suggestivo, che s’inoltra verso Valle Campanile.
Le strutture degli Eremi (Mulino, San Nicola, Santa Margherita, Studion) presentano una vasta estensione e un’articolazione di più ambienti e livelli con combinazione di spazi rupestri, vani in muratura, corti aperte, ristrette aree di lavoro e coltivazione. I resti di camini, lettiere, nicchie-armadio, canalette, cisterne, vaschette, abbeveratoi, macine per le olive, neviere, silos, muri di contenimento documentano archeologicamente lo sforzo per la creazione di condizioni favorevoli all’insediamento umano e allo svolgersi di attività domestiche, produttive, agricole, pastorali. Antri più piccoli e planimetria più semplice erano riservati al riparo degli animali (Mandre, San Trifone, Sant’Antonio il Grande, Coppa la Pinta).

Le tracce:

maria grazia ha scritto: ↑13 gen 2024, 16:09 Per il menù, chi sono i vegetariani? Grazie mille così concordo prima

I vegetariani sono Milena e Giuseppe

Grazie mille! Appena torno faccio il riepilogo, ora sono alle prese con i sentieri da verificare

Da sopralluogo odierno l’uscita di domenica, al posto del sentiero Mergoli-Vignanotica, si svolgerà a Monte Saraceno. Questo perché avendo perlustrato il primo sentiero ho verificato che, sia per la notevole frequentazione (tra l’altro con avviso che “rompono le macchine”) che per una recente recinzione lungo tutto il percorso, non c’è più un habitat ideale per specie botaniche di qualche interesse.
Viceversa risulta molto interessante, e altrettanto panoramico, il Monte Saraceno (260 m s.l.m.), nei pressi di Mattinata. Da San Giovanni Rotondo in macchina fino al parcheggio alto (comodo anche per Camper e picnic se libero) laddove inizia il sentiero per la necropoli Dauna (IX secolo a.c.) s’impiega circa un’ora, con andatura molto tranquilla. Il sentiero ha poco dislivello (massimo 50 m) per 4 kilometri tra andata e ritorno. Monte Saraceno presenta nella sommità una interessantissima necropoli Dauna con 500 tombe scavate nella roccia calcarea (Eocene medio-Paleocene 40-65 milioni di anni) e qualche ipogeo, immerse in vasti spazi erbosi dove si possono trovare diverse specie botaniche, considerata la vicinanza al mare. La zona è ricca di habitat rupestri con la flora caratteristica, lembi di macchia mediterranea, piccole distese di praterie steppiche e presenza di pinete naturali di Pino d’Aleppo.
Per chi è interessato è possibile anche percorrere un sentiero che porta alla spiaggia di Mattinata (2,8 km-202 m dislivello-percorrenza 3-4 ore).
Pranzo nei pressi del monte, nell’area parcheggio se non è troppo affollata oppure al parcheggio di Scaloria.
Nel pomeriggio infatti per chi ancora non è stanco da Scaloria c’è un percorso senza sentiero non segnato (vi accompagno) di 6,6 km (circa 3 ore) che porta in una interessante zona selvaggia (presenza di orchidee, Iris pseudopumila, Aurinia saxatilis). Decideremo in corso d’opera, in ogni caso.

Mi sono un po' perso, dobbiamo versare la caparra entro quando e a chi? Non trovo il post e la pagina

Ah, ho visto, era all'inizio, a Mariagrazia entro 13 febbraio. Per San Valentino praticamente

Si!

Verremo anche noi (Mauro e Luisa), ci fermeremo 4 notti. Ho inviato oggi la caparra. Dobbiamo contattare l'albergo?
Ciao
Mauro

mauro ha scritto: ↑15 gen 2024, 11:16 Verremo anche noi (Mauro e Luisa), ci fermeremo 4 notti. Ho inviato oggi la caparra. Dobbiamo contattare l'albergo?
Ciao
Mauro

Che bello! Sarò felicissima di rivedervi
Vi risponderà sicuramente anche Maria Grazia, ma ci pensa lei alle prenotazioni

Ma che bellezza!!
Tante orchidee che avranno un nome!!

Sono felice di rivedervi!
Daniela

Caparra versata!
a tutti
Milena

Ottimo Mauro e Luisa!!!!!! Ci penso io a contattare l'hotel Fini, le notti sono 18-19-20-21aprile immagino, per le cene siete vegetariani? Grazie mille!
Sono appena stata al Parco nazionale del Gargano, il responsabile della comunicazione e pubblicità, dr.Perna mi ha fornito le cartine del parco per voi e mi farà avere una recente interessantissima pubblicazione sulla flora, tra l'altro verrà con noi nelle escursioni!