Carex mucronata All. - Carice mucronata
Moderatori: Anja, Marinella Zepigi
- Roberta Alberti
- Moderatore
- Messaggi: 6383
- Iscritto il: 03 ago 2012, 14:49
- Nome: Roberta
- Cognome: Alberti
- Residenza(Prov): Zola Predosa (BO)
Carex mucronata All. - Carice mucronata
Carex mucronata All.
Fl. Pedem. 2: 268 (1805)
Cyperaceae
Carice mucronata, Deutsch: Stachelspizige Segge
Français: Laîche mucronée
Forma Biologica: H caesp - Emicriptofite cespitose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con aspetto di ciuffi serrati.
Descrizione: Pianta erbacea alta 10-30 cm, con radice fascicolata (secondaria da rizoma), priva di stoloni, formante cespugli densi e tappezzanti.
Fusto subtrigono, liscio o leggermente scabro, spesso incurvato, avvolto alla base da guaine fibrose di colore bruno chiaro.
Foglie convoluto-filiformi o capillari larghe 0,7-0,9 mm, di colore verde brillante, inferiori al fusto.
Ligula 0,5 mm circa con apice arrotondato.
Infiorescenza lunga 1-2 cm, formata da 1 spiga maschile e 1-2 (3) spighe femminili.
Spiga maschile apicale, lunga circa 1 cm, clavata, spesso inclinata, di colore bruno-rossastro; gluma lanceolata, bruno-rossastra con nervatura mediana più chiara, con o senza margine scarioso e apice acuto.
Spighe femminili sottostanti, lunghe 6-9 mm, subsessili, con 5-10 fiori, avvolte da una brattea di 9-15 mm, finemente cigliata sul bordo, guainante alla base su 1-2 mm, talvolta assente; glume ovali, bruno-rossastre con nervatura mediana verde con o senza margine scarioso e apice acuto.
Stimmi: 2
I frutti sono pseudanteci (otricelli) brunastri, fusiformi di 1-1,5 x 4-5 mm, pubescenti, cigliati particolarmente sul margine, attenuati in un lungo becco bifido di 0,8-1,2 (1,5) mm.
Acheni 2,2-2,5 mm, trigoni, ellittici
Tipo corologico: Orof. SE-Europ. - Orofita sudest-europea, con areale gravitante specialmente sui Balcani: manca sui Pirenei.
Habitat: pendii aridi, rupi soleggiate.
Sistematica e possibili confusioni: Il periodo migliore per l'identificazione delle Carex non è la fioritura (generalmente precoce), ma la fruttificazione. Di particolare importanza sono gli otricelli, gli stimmi e l'apparato radicale; in mancanza di questi caratteri è quasi impossibile identificarle con sicurezza; anche l'habitat può aiutare nel riconoscimento della specie.
Occorre fare attenzione al numero degli stimmi, può accadere che uno degli stimmi sia nascosto dall'otricello oppure si sia staccato e perduto durante la dissecazione, quindi per una corretta identificazione è sempre meglio esaminare parecchi fiori.
Tassonomia filogenetica
______________________________________________________________________________
Etimologia: Il nome generico dal nome classico latino cārex, caricis carice (in Virgilio, Georg. 3.231). L’etimologia del nome è ignota, tra le diverse ipotesi la più convincente è che derivi dal greco κείρω keíro io taglio, in riferimento al bordo tagliente delle foglie; il nome specifico deriva da múcro -ónis punta acuta, spada: con punte corte e acute per la presenza di organi con brevi elementi appuntiti.
Proprietà ed utilizzi:
Nonostante il genere Carex sia così diffuso e numeroso, non si conoscono utilizzi a scopo alimentare e farmaceutico per nessuna specie.
Note e Curiosità: Il genere Carex è il più vasto della famiglia delle Cyperaceae, comprende circa 2000 specie distribuite su tutto il globo, prevalentemente in regioni umide, temperate o fredde, dove spesso costituiscono la vegetazione predominante (Cariceti) ma si adattatano anche ai pendii sassosi d’alta quota. Ai margini degli specchi d'acqua interni tendono a invadere stagni e laghi formando zone acquitrinose, poi terreni paludosi, infine pseudo-praterie che gradatamente si interrano. Sono tutte piante perenni, con fusti semplici spesso a sezione triangolare.
Benché le specie del genere appaiano macroscopicamente simili alle Poaceae, queste ultime possiedono due glume per ogni spighetta uni o multiflora e un perigonio formato da 2 tepali (lemma e palea) per ciascun fiore; i fiori sono tutti ermafroditi.
Tutte le specie di Carex hanno invece fiori unisessuali e sono spesso, ma non sempre, monoiche (entrambi i sessi sulla stessa pianta ma in fiori distinti); il perigonio è del tutto assente; una brattea erbacea (gluma) sottende ogni fiore; i fiori maschili sono ridotti a 1 (3) stami e i fiori femminili a 3 (2) carpelli formanti un ovario uniloculare.
Principali Fonti
Pignatti S. (2017) Flora d'Italia, II ed.. Edagricole, Bologna
Hamon D. (2022) - Carex de France. Biotope Edition
Mainardis G. (2002) Atlante illustrato della flora del Parco delle Prealpi Giulie. Ente Parco Naturale delle Prealpi Giulie, Udine
Catalogazione floristica per la didattica
PORTALE SULLA FLORA DEL PARCO NATURALE DOLOMITI FRIULANE
Carex mucronata
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia.
Scheda realizzata da Roberta Alberti
Fl. Pedem. 2: 268 (1805)
Cyperaceae
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Descrizione: Pianta erbacea alta 10-30 cm, con radice fascicolata (secondaria da rizoma), priva di stoloni, formante cespugli densi e tappezzanti.
Fusto subtrigono, liscio o leggermente scabro, spesso incurvato, avvolto alla base da guaine fibrose di colore bruno chiaro.
Foglie convoluto-filiformi o capillari larghe 0,7-0,9 mm, di colore verde brillante, inferiori al fusto.
Ligula 0,5 mm circa con apice arrotondato.
Infiorescenza lunga 1-2 cm, formata da 1 spiga maschile e 1-2 (3) spighe femminili.
Spiga maschile apicale, lunga circa 1 cm, clavata, spesso inclinata, di colore bruno-rossastro; gluma lanceolata, bruno-rossastra con nervatura mediana più chiara, con o senza margine scarioso e apice acuto.
Spighe femminili sottostanti, lunghe 6-9 mm, subsessili, con 5-10 fiori, avvolte da una brattea di 9-15 mm, finemente cigliata sul bordo, guainante alla base su 1-2 mm, talvolta assente; glume ovali, bruno-rossastre con nervatura mediana verde con o senza margine scarioso e apice acuto.
Stimmi: 2
I frutti sono pseudanteci (otricelli) brunastri, fusiformi di 1-1,5 x 4-5 mm, pubescenti, cigliati particolarmente sul margine, attenuati in un lungo becco bifido di 0,8-1,2 (1,5) mm.
Acheni 2,2-2,5 mm, trigoni, ellittici
Tipo corologico: Orof. SE-Europ. - Orofita sudest-europea, con areale gravitante specialmente sui Balcani: manca sui Pirenei.
Habitat: pendii aridi, rupi soleggiate.
Sistematica e possibili confusioni: Il periodo migliore per l'identificazione delle Carex non è la fioritura (generalmente precoce), ma la fruttificazione. Di particolare importanza sono gli otricelli, gli stimmi e l'apparato radicale; in mancanza di questi caratteri è quasi impossibile identificarle con sicurezza; anche l'habitat può aiutare nel riconoscimento della specie.
Occorre fare attenzione al numero degli stimmi, può accadere che uno degli stimmi sia nascosto dall'otricello oppure si sia staccato e perduto durante la dissecazione, quindi per una corretta identificazione è sempre meglio esaminare parecchi fiori.
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Etimologia: Il nome generico dal nome classico latino cārex, caricis carice (in Virgilio, Georg. 3.231). L’etimologia del nome è ignota, tra le diverse ipotesi la più convincente è che derivi dal greco κείρω keíro io taglio, in riferimento al bordo tagliente delle foglie; il nome specifico deriva da múcro -ónis punta acuta, spada: con punte corte e acute per la presenza di organi con brevi elementi appuntiti.
Proprietà ed utilizzi:
Nonostante il genere Carex sia così diffuso e numeroso, non si conoscono utilizzi a scopo alimentare e farmaceutico per nessuna specie.
Note e Curiosità: Il genere Carex è il più vasto della famiglia delle Cyperaceae, comprende circa 2000 specie distribuite su tutto il globo, prevalentemente in regioni umide, temperate o fredde, dove spesso costituiscono la vegetazione predominante (Cariceti) ma si adattatano anche ai pendii sassosi d’alta quota. Ai margini degli specchi d'acqua interni tendono a invadere stagni e laghi formando zone acquitrinose, poi terreni paludosi, infine pseudo-praterie che gradatamente si interrano. Sono tutte piante perenni, con fusti semplici spesso a sezione triangolare.
Benché le specie del genere appaiano macroscopicamente simili alle Poaceae, queste ultime possiedono due glume per ogni spighetta uni o multiflora e un perigonio formato da 2 tepali (lemma e palea) per ciascun fiore; i fiori sono tutti ermafroditi.
Tutte le specie di Carex hanno invece fiori unisessuali e sono spesso, ma non sempre, monoiche (entrambi i sessi sulla stessa pianta ma in fiori distinti); il perigonio è del tutto assente; una brattea erbacea (gluma) sottende ogni fiore; i fiori maschili sono ridotti a 1 (3) stami e i fiori femminili a 3 (2) carpelli formanti un ovario uniloculare.
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Carex mucronata
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Scheda realizzata da Roberta Alberti
" Felici coloro che vedono la bellezza…dove altri non vedono nulla" (Camille Pissarro)
Amare la natura significa amare se stessi
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Re: Carex mucronata All. - Carice mucronata
Val Cadino (BS), 2100 m, giu 2015
Foto di Alessandro Federici
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" Felici coloro che vedono la bellezza…dove altri non vedono nulla" (Camille Pissarro)
Amare la natura significa amare se stessi
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Re: Carex mucronata All. - Carice mucronata
Dosso Alto (BS), 1600 m, lug 2011
Foto di Franco Giordana
det. Franco Fenaroli
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Amare la natura significa amare se stessi
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Re: Carex mucronata All. - Carice mucronata
Alzano Lombardo (BG), 600 m, mag 2008 - dic 2008
Foto di Giovanni Perico
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Amare la natura significa amare se stessi
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Re: Carex mucronata All. - Carice mucronata
Val Cadino (BS), 2100 m, giu 2015
Foto di Alessandro Federici
Alta Valle del Caffaro (BS), 1500 m, giu 2012
Foto di Ennio Cassanego
Foto di Alessandro Federici
Alta Valle del Caffaro (BS), 1500 m, giu 2012
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