Leucojum vernum L. - Campanelle comuni
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Leucojum vernum L. - Campanelle comuni
Leucojum vernum L.
Sp. Pl.: 289 (1753)
Amaryllidaceae
Campanelle comuni, Campanellino di primavera, Campanelline, Campanellino, Deutsch: Frühlings-Knotenblume, Grosses Schneeglöckchen, Märzenbecher
English: Spring snowflake
Español: Campanillas de primavera, alhelì blanco
Français: Nivéole de printemps
Forma Biologica: G bulb - Geofite bulbose. Piante il cui organo perennante è un bulbo da cui, ogni anno, nascono fiori e foglie.
Descrizione: E' una specie erbacea perenne e bulbosa; il bulbo, di forma subsferica (12-30 mm di diametro), è avvolto da tuniche di colore biancastro; lo scapo è compresso, bitagliente, lungo dai 10 ai 30 cm; le foglie, tutte basali, sono più brevi dello scapo ed hanno lamina strettamente lineare larga tra i 5 ed i 12 mm e di colore verde scuro (lucida sulla pagina superiore), foglie e scapi sono avvolti alla base da una guaina di colore bianco traslucido, tale guaina è lunga solitamente dai 3 ai 5 cm ed aderisce strettamente a fusto e foglie; Leucojum vernum L. è specie in genere uniflora (raramente biflora), presenta fiori portati da un peduncolo ricurvo (6-10 mm) e incluso in una spata membranosa; il perigonio è pendulo e di forma campanulata, i tepali sono 6, di forma oblanceolata e suddivisi in interni (3) ed esterni (3), di lunghezza eguale tra loro (15-22 mm) e di colore bianco latteo, con una macchia verde o giallastra all’apice; i fiori hanno inoltre uno stilo cavo, di forma clavata e di colore bianco con porzione terminale macchiata di verde, mentre lo stimma è attenuato-troncato, e gli stami presentano filamenti bianchi, brevi (1/3 circa dell'antera) e antere lineari, a sezione quadrangolare, di colore giallo; il frutto è una capsula loculicida piriforme (diametro maggiore 16/17 mm) carnosa e di colore verde scuro, suddivisa in tre logge, contenenti numerosi semi di colore bruno-giallastro chiaro e di forma oblunga.
Tipo corologico: S-Europ. - Europa meridionale.
Distribuzione: La specie è in progressiva rarefazione, specialmente nelle aree di pianura, risultando ancora relativamente frequente in diversi settori montuosi del Nord Italia (arco alpino dalle Venezie alla Liguria e Appennino Settentrionale dal Savonese fino al Bolognese).
Habitat: Boschi alveali, sponde di corsi d'acqua, bordi consolidati di paludi, stagni e fossati. Indifferente al substrato. E' presente nell'orizzonte basale, collinare e montano (fin verso i 1400-1500 m), è assente nella fascia della vegetazione sclerofilla mediterranea delle coste di Liguria, Toscana, Marche e Abruzzo, mentre nei settori padani a Sud del Po tende ad evitare i biotopi di pianura e di bassa collina, comparendo perlopiù nell'orizzonte montano. Nelle stazioni planiziali della Toscana settentrionale si comporta come un relitto microtermo.
Sistematica e possibili confusioni: Entità simile è Leucojum aestivum L. subsp. aestivum, pianta di maggiori dimensioni (altezza: 30-60 cm), avente foglie e fusti fiorali di lunghezza circa eguale e scapi generalmente pluriflori (2-5 fiori), Leucojum aestivum L. subsp. aestivum ha, inoltre, fiori con perigonio di minori dimensioni (diametro 12-16 mm).
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome del genere deriva dalla composizione del greco "leukós" (bianco) e "íon" (viola, violetta); il termine però fu utilizzato anticamente con ogni probabilità per indicare piante diverse dai Leucojum della moderna nomenclatura botanica. L'epiteto specifico, dal latino "vernum" ("primaverile") è legato al periodo di fioritura.
Proprietà ed utilizzi: Specie officinale tossica
Leucojum vernum L., come altre specie appartenenti alle Amaryllidaceae contiene (in tutte le parti vegetative, ma con massima concentrazione nei bulbi) alcuni alcaloidi tossici, in particolare possiede quantitativi piuttosto elevati di galantamina. L'impiego nella fitofarmacologia tradizionale di Leucojum vernum L. è documentato in letteratura e il suo maggiore utilizzo è legato alle proprietà emetiche e antinevralgiche dei suoi estratti, tali proprietà trovano parziale conferma anche nella farmacologia moderna, visto che la galantamina è un potente inibitore dell'acetilcolinesterasi (l'acetilcolina ha un ruolo fondamentale nella trasmissione degli impulsi nervosi, compresi quelli legati agli stimoli dolorosi). Tuttavia la forte tossicità della pianta, in grado di indurre sintomatologie molto severe, sia di tipo gastrointestinale che neurologico, ne rende assolutamente sconsigliabile l'impiego domestico.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
______________________________________________________________________________
Principali Fonti
PIGNATTI S., 1982. Flora d'Italia (vol. III). Edagricole, Bologna.
PARLATORE F., 1858. Flora Italiana (vol. III). Le Monnier, Firenze.
CONTI F., ABBATE G., ALESSANDRINI A., BLASI C., 2005. An Annotated Checklist of the Italian Vascular Flora. Palombi, Roma.
AESCHIMANN D., LAUBER K., MOSER D., THEURILLAT J.P., 2004. Flora alpina. Ediz. italiana: Zanichelli, Bologna.
PROSSER F., BERTOLLI A. & DE NOTARIS G., 1844. Repertorium florae ligusticae. Ex Regio Typographeo, Torino.
Scheda realizzata da Umberto Ferrando
Sp. Pl.: 289 (1753)
Amaryllidaceae
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Forma Biologica: G bulb - Geofite bulbose. Piante il cui organo perennante è un bulbo da cui, ogni anno, nascono fiori e foglie.
Descrizione: E' una specie erbacea perenne e bulbosa; il bulbo, di forma subsferica (12-30 mm di diametro), è avvolto da tuniche di colore biancastro; lo scapo è compresso, bitagliente, lungo dai 10 ai 30 cm; le foglie, tutte basali, sono più brevi dello scapo ed hanno lamina strettamente lineare larga tra i 5 ed i 12 mm e di colore verde scuro (lucida sulla pagina superiore), foglie e scapi sono avvolti alla base da una guaina di colore bianco traslucido, tale guaina è lunga solitamente dai 3 ai 5 cm ed aderisce strettamente a fusto e foglie; Leucojum vernum L. è specie in genere uniflora (raramente biflora), presenta fiori portati da un peduncolo ricurvo (6-10 mm) e incluso in una spata membranosa; il perigonio è pendulo e di forma campanulata, i tepali sono 6, di forma oblanceolata e suddivisi in interni (3) ed esterni (3), di lunghezza eguale tra loro (15-22 mm) e di colore bianco latteo, con una macchia verde o giallastra all’apice; i fiori hanno inoltre uno stilo cavo, di forma clavata e di colore bianco con porzione terminale macchiata di verde, mentre lo stimma è attenuato-troncato, e gli stami presentano filamenti bianchi, brevi (1/3 circa dell'antera) e antere lineari, a sezione quadrangolare, di colore giallo; il frutto è una capsula loculicida piriforme (diametro maggiore 16/17 mm) carnosa e di colore verde scuro, suddivisa in tre logge, contenenti numerosi semi di colore bruno-giallastro chiaro e di forma oblunga.
Tipo corologico: S-Europ. - Europa meridionale.
Distribuzione: La specie è in progressiva rarefazione, specialmente nelle aree di pianura, risultando ancora relativamente frequente in diversi settori montuosi del Nord Italia (arco alpino dalle Venezie alla Liguria e Appennino Settentrionale dal Savonese fino al Bolognese).
Habitat: Boschi alveali, sponde di corsi d'acqua, bordi consolidati di paludi, stagni e fossati. Indifferente al substrato. E' presente nell'orizzonte basale, collinare e montano (fin verso i 1400-1500 m), è assente nella fascia della vegetazione sclerofilla mediterranea delle coste di Liguria, Toscana, Marche e Abruzzo, mentre nei settori padani a Sud del Po tende ad evitare i biotopi di pianura e di bassa collina, comparendo perlopiù nell'orizzonte montano. Nelle stazioni planiziali della Toscana settentrionale si comporta come un relitto microtermo.
Sistematica e possibili confusioni: Entità simile è Leucojum aestivum L. subsp. aestivum, pianta di maggiori dimensioni (altezza: 30-60 cm), avente foglie e fusti fiorali di lunghezza circa eguale e scapi generalmente pluriflori (2-5 fiori), Leucojum aestivum L. subsp. aestivum ha, inoltre, fiori con perigonio di minori dimensioni (diametro 12-16 mm).
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome del genere deriva dalla composizione del greco "leukós" (bianco) e "íon" (viola, violetta); il termine però fu utilizzato anticamente con ogni probabilità per indicare piante diverse dai Leucojum della moderna nomenclatura botanica. L'epiteto specifico, dal latino "vernum" ("primaverile") è legato al periodo di fioritura.
Proprietà ed utilizzi: Specie officinale tossica
Leucojum vernum L., come altre specie appartenenti alle Amaryllidaceae contiene (in tutte le parti vegetative, ma con massima concentrazione nei bulbi) alcuni alcaloidi tossici, in particolare possiede quantitativi piuttosto elevati di galantamina. L'impiego nella fitofarmacologia tradizionale di Leucojum vernum L. è documentato in letteratura e il suo maggiore utilizzo è legato alle proprietà emetiche e antinevralgiche dei suoi estratti, tali proprietà trovano parziale conferma anche nella farmacologia moderna, visto che la galantamina è un potente inibitore dell'acetilcolinesterasi (l'acetilcolina ha un ruolo fondamentale nella trasmissione degli impulsi nervosi, compresi quelli legati agli stimoli dolorosi). Tuttavia la forte tossicità della pianta, in grado di indurre sintomatologie molto severe, sia di tipo gastrointestinale che neurologico, ne rende assolutamente sconsigliabile l'impiego domestico.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
PIGNATTI S., 1982. Flora d'Italia (vol. III). Edagricole, Bologna.
PARLATORE F., 1858. Flora Italiana (vol. III). Le Monnier, Firenze.
CONTI F., ABBATE G., ALESSANDRINI A., BLASI C., 2005. An Annotated Checklist of the Italian Vascular Flora. Palombi, Roma.
AESCHIMANN D., LAUBER K., MOSER D., THEURILLAT J.P., 2004. Flora alpina. Ediz. italiana: Zanichelli, Bologna.
PROSSER F., BERTOLLI A. & DE NOTARIS G., 1844. Repertorium florae ligusticae. Ex Regio Typographeo, Torino.
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Nicelli (Farini d'Olmo, PC) Foto di Enrico Romani.
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Re: Leucojum vernum L. - Campanelle comuni
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Sant'Anna a Pelago (Pievepelago, MO), Foto di Patrizia Ferrari.
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Sant'Anna a Pelago (Pievepelago, MO), Foto di Patrizia Ferrari.
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Sant'Anna a Pelago (Pievepelago, MO), Foto di Patrizia Ferrari.
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Ca' delle Mosche (Crema, CR). Foto di Franco Giordana.
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Crema (CR). Foto di Franco Giordana.
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Re: Leucojum vernum L. - Campanelle comuni
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Valle (MO), 400 m, mar 2011
Foto di Patrizia Ferrari
Granuli di polline in acqua distillata. Diametro 45x35 µ
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Ci sono solo due giorni all’anno in cui non puoi fare niente: uno si chiama ieri, l’altro si chiama domani (Dalai Lama)
Natura non facit saltus (Linneo)
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Civago (RE), 1200 m, mar 2012
Foto di Patrizia Ferrari
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