Era il 21 apr 2010 quando sulla strada principale di Cernusco Lombardone (Lecco) ho rilevato una lunga fila di larve di Processionaria che stavano invadendo la carreggiata. Per evitare che i peli urticanti dei bruchi potessero nuocere agli ignari passanti (i cani sembrano essere quelli più danneggiati), mi sono fermata a raccoglierli. Naturalmente ho unito l’utile al dilettevole, senza curarmi che potessero nuocere anche a me, cosa che puntualmente si è verificata. Ciò mi ha indotto a rafforzare un convincimento, ovvero che sono altamente nocivi nella fase che precede l’interramento ( sui testi ho trovato a partire dalla 3^ fase larvale ). In altre fasi, infatti, ho potuto maneggiarli senza conseguenze.
Da quel giorno ho seguito alcuni passaggi indispensabili alla loro trasformazione in falene, dall’interramento, avvenuto in pochi minuti ( in terra da coltura ), alla costituzione del bozzolo per incrisalidare fino allo sfarfallamento, avvenuto intorno a metà luglio circa ( alcune sono nate senza che me ne accorgessi ). Il maschio e la femmina, lunghi rispettivamente 2 e 2,5 cm circa, sono tendenzialmente grigiastri con il torace estremamente “peloso”. La femmina sembra abbia riflessi bruni. Il maschio ( primi 2 riquadri in basso ), sulle ali anteriori, a mo’ di ricamo, presenta alcune strisce più scure, trasversali, che nella femmina sembrano appena sfumate ( ultimi 2 riquadri in basso ). L’addome in entrambi è aranciato con "peluria" argentea, ed è intercalato da segmenti nerastri. Al contrario di quanto affermano alcuni testi, posso dire che sia il maschio sia la femmina presentano antenne a pettine, ma nella femmine i denti sono più corti (almeno così mi è sembrato osservandoli al microscopio). Sto attendendo che almeno una delle femmine ovodeponga, per questo ho allestito il loro “nido” con i rami della pianta che li ha ospitati, il Cedro ( Cedrus deodara Carriere R. Richard). La mia attesa, tuttavia, non è stata vana…
Un saluto
Silviana
Notodontidae: Thaumetopoea pityocampa (Denis & Schiffermuller, 1775) - processionaria
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Notodontidae: Thaumetopoea pityocampa (Denis & Schiffermuller, 1775) - processionaria
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Re: Processionaria del Pino - Traumatocampa (Thaumetopoea) pityocampa (Denis et Schiffermüller], 177
In realtà le uova c’erano, eccome! Il problema è che non le vedevo. Mi ero figurate che fossero in un modo, perché alcuni testi me li proponevano così, invece erano diverse. Stamani, con lo sguardo libero da preconcetti, sono riuscita a scorgerle. Erano su una zolla di terra, su un rametto, nascoste tra le squame addominali della femmina. Sembrano piccolissime perle. Probabilmente in natura la disposizione è diversa. Nel loro insieme assumono le sembianze di “manicotto, come riferiscono alcuni testi
Ma non è tutto!
Silviana
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Silviana
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Re: Processionaria del Pino - Traumatocampa (Thaumetopoea) pityocampa (Denis et Schiffermüller], 177
Completo la documentazione precedente con alcune immagini, per offrire un quadro, per quanto possibile, ancora più completo Il nido invernale di processionaria in questione si trovava più "canonicamente" sul Pino silvestre ( Pinus sylvestris L.). All’interno le larve stanno addossate le une alle altre, probabilmente per infondersi, reciprocamente, calore. Nel nido, insieme alle loro deiezioni, alle mute e quant’altro, non di rado si trovano altri insetti, crisalidi di farfalle o pupari di ditteri. Inizialmente non ho pensato che i ditteri potessero giocare un ruolo specifico in questo contesto. Pensavo che nel nido trovassero protezione dai rigori invernali, così come tanti altri insetti. La loro presenza, invece, è altamente benefica, si tratta infatti di parassitoidi, probabilmente di Compsilura concinnata , le lui larve parassitano
i bruchi, limitadone l’invasività.
La “storia” si è conclusa. Devo dire che, nonostante si tratti di insetti dannosi alla vegetazione forestale, ho provato una certa amarezza nell’impedire loro di volare.
Nuovamente saluto
Silviana
i bruchi, limitadone l’invasività.
La “storia” si è conclusa. Devo dire che, nonostante si tratti di insetti dannosi alla vegetazione forestale, ho provato una certa amarezza nell’impedire loro di volare.
Nuovamente saluto
Silviana
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