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Amaranthus retroflexus/hybridus/powelli

Inviato: 27 giu 2011, 10:13
da Franco Giordana
vedi https://www.actaplantarum.org/forum/vie ... p?p=192334 link non funzionante

link corretto:
https://www.actaplantarum.org/forum/vie ... 06&t=28847
In questo tipo di amaranti è utile osservare l'apice dei tepali (arrotondato/smarginato in retroflexus o acuto/acuminato in hybridus/powellii) e la lunghezza delle brattee (lunghe in powellii, brevi in hybridus), per distinguere tra A. retroflexus, A. hybridus e A. powellii.

Come sottolineato ne La flora esotica lombarda, le altre tre specie del gruppo segnalate in Italia sono tutte entità cultigene ottenute in Sudamenrica da domesticazione (A. caudatus, A. cruentus e A. hypochondriacus) e sono caratterizzate dall'avere brattee molto brevi (oltre a infiorescenze "superdense"); il carattere delle brattee brevi è chiaramente collegato alla domesticazione per l'ottenimento di piante da granella ed è parallelo alla selezione del carattere di "non disarticolazione delle cariossidi mature" selezionato nei cereali.

Come già sottolineato dagli autori nordamericani, le segnalazioni relative alle specie cultigene sono in genere da riferirsi esclusivamente ad avventiziati effimeri, se non (in particolare per A. cruentus) a errori di determinazione e/o di applicazione dei nomi. Inoltre, all’interno di A. hybridus vi è una variabilità continua, priva di valore sistematico, tra forme con brattee lunghe il doppio dei tepali e infiorescenze dense e ramificate (A. hybridus s.s.) e altre con brattee lunghe 1-1.5 volte i tepali e infiorescenze più lasse e meno ramificate (da alcuni autori chiamate A patulus); al contrario, il vero A. cruentus è caratterizzato da un’infiorescenza molto densa e riccamente ramificata, spesso vivacemente colorata, da brattee strettamente spatolate, lunghe 2-3 mm, cioè quanto il perianzio o poco più, e da semi generalmente chiari (scuri in A. hybridus).

Gabriele