Annot. Checkl. Italian Vasc. Fl.: 17 (2005)
Centaurea dissecta Ten. V scannensis Anzal., Centaurea dissecta Ten. V scannensis Anzal., nom. inval., Centaurea scannensis (Anzal.) Pignatti, comb. inval.
Asteraceae
Fiordaliso del Sagittario, Fiordaliso di Scanno, Centaurea di Scanno
Forma Biologica: H scap - Emicriptofite scapose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta perenne niveo-tomentosa alta fino a 40 cm, con fusti eretti, ramificati spesso sin dalla base, generalmente fogliosi fino ai capolini. Foglie basali lungamente picciolate, da lirate a pennatopartite. Foglie cauline estremamente variabili, 1-2pennatifide, 1-2pennatopartite o 1-2 pennatosette, che presentano segmenti da quasi lineari a largamente obovati e lobo terminale generalmente superante quelli laterali, ma che conservano la stessa forma fin sotto il capolino e solo raramente le più alte appaiono più o meno ridotte. Capolini 7-10(12) mm in piena antesi con squame involucrali che presentano nervature evidenti e appendice pettinato-ciliata terminante in un mucrone abbastanza pronunciato e più o meno superante le ciglia laterali che sono comunque assai sviluppate. L'appendice si presenta generalmente scura sulla parte laminare e chiara sulle ciglia, più raramente totalmente chiara o scura. Fiori tutti tubulosi e rosso-purpurei. Acheni di 3 mm, appena pubescenti e con pappo di lunghezza variabile, ma sempre più corto dell'achenio stesso. Numero cromosomico 2n=18.
Tipo corologico: Endem. Ital. - Presente allo stato spontaneo solo nel territorio italiano.
Distribuzione: Specie esclusiva dell'Abruzzo, in particolare delle Gole del Sagittario tra Anversa degli Abruzzi e Villalago.
Habitat: cresce su rupi calcaree, tra i 600 e i 1400 m.
Sistematica e possibili confusioni: Durante la stesura de "La Flora del Parco Nazionale d'Abruzzo" (1959-60) gli autori Anzalone e Bazzichelli si erano imbattuti in alcuni esemplari di una Centaurea raccolta da Giuliano Montelucci nelle Gole del Sagittario che avevano riferito a Centaurea dissecta Ten. var. ambigua (Guss.) ma che necessitava sicuramente di uno studio più approfondito. Come lui stesso spiega infatti, Bruno Anzalone era stato inizialmente " tratto in inganno e dalla presenza, in alcuni capolini, di squame involucrali scolorate e dal fatto della localizzazione di tale entità in una ristretta zona della regione abruzzese". Solo un più accurato e approfondito studio gli aveva permesso nel 1961 di ritenere tale pianta una varietà a sè stante e di fornirne finalmente una descrizione più che esauriente sotto il nome di Centaurea dissecta Ten. var. scannensis Anzalone, spiegando le affinità con il gruppo di Centaurea parlatoris-tomentosa. Pignatti nel 1979 elevò la varietà a rango di specie sotto il binomio di Centaurea scannensis (Anzal.) Pignatti. Infine nel 2005 Anzalone, Soldano e F. Conti coniano e pubblicano il binomio attuale designando il typus che mancava nella descrizione originale del 1961 e che rendeva ai sensi dell'art. 37 dell'International Code of Botanical Nomenclature (ICBN) il nome dato da Anzalone e la combinazione di Pignatti non validi.
Trattandosi di pianta endemica di un territorio circoscritto l'identificazione della specie è sulla carta per nulla difficile. In realtà il gruppo di Centaurea parlatoris è molto complesso e le entità in esso contemplate presentano differenze minime tra di loro.
Centaurea tenorei Guss. ex Lacaita è morfologicamente la più vicina e si distingue sostanzialmente per i capolini più grandi (12-15 mm). Cresce in Campania nella Penisola Sorrentina.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome del genere dal latino centaureum e -ion (Lucrezio e Virgilio), centaurea, dal greco κενταυρίη (Ippocrate) e κενταύριον, κενταύρειον (Teofrasto) del centauro, così chiamata nella mitologia greca, come riporta Plinio, perché le sue virtù medicinali erano state scoperte da Chirone, il centauro saggio e mite, al contrario degli altri, educatore di dei ed eroi, e primo medico. Nelle leggende greche più antiche i centauri erano cavalieri barbari della Tessaglia, famosi per il coraggio, solo più tardi vennero raffigurati come esseri metà cavallo e metà uomo. Il termine specifico invece richiama la cittadina di Scanno, nelle cui vicinanze vive la pianta.
Attenzione: E' specie protetta a livello regionale, considerata rara e a rischio, inserita nella IUCN red list of threatened plants, 1997.
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Principali Fonti
PIGNATTI S., 1982. Flora d'Italia, Edagricole, Bologna
CONTI F., ABBATE G., ALESSANDRINI A., BLASI C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
ANZALONE B., 1961, Su una nuova Centaurea d'Abruzzo e osservazioni sulla Centaurea dissecta Ten. var Parlatoris (Heldr.) Ann. Bot. Roma, 27 (1): 52-65
IBERITE M., LATTANZI E., 2009. Le piante dedicate a Bruno Anzalone e quelle da lui descritte. Ann. Bot. Roma, Supplemento
THÉIS A.É.G., 1815. Spiegazione etimologica de'nomi generici delle piante, Tipografia Parise, Vicenza
Scheda realizzata da Gianluca Nicolella
