Carlina lanata L. - Carlina lanosa
Inviato: 06 set 2011, 18:45
Carlina lanata L.
Sp. Pl.: 828 (1753)
Asteraceae
Carlina lanosa, Deutsch: Wollige Eberwurz
English: Wooly carline thistle
Español: Cardo peludillo
Français: Carline laineuse
Forma Biologica: T scap - Terofite scapose. Piante annue con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta erbacea annuale, alta 10-50 cm, con fusti eretti, cilindrici, semplici o corimbosi in alto, coperti di lanosità biancastra.
Foglie tomentose sotto la lamina, ± glabrescenti sopra; le inferiori, oblungo-lanceolate (2-3 x 8-12 cm), ristrette alla base, pennatolobate con 7-9 paia di segmenti relativamente molli e subspinosi; le medie e le superiori sessili, coriacee, semiamplessicauli, spinoso-ondulate con spine gialle (5-8 mm) laterali ed apicali.
Capolini emisferici (fino a 4 cm di Ø) apicali oppure subsessili in ramificazioni dicotomiche, circondati da brattee fogliacee, lanceolate (1-2 x 4-6 cm), canalicolate, acutamente spinose e patenti; involucro ragnateloso, con squame esterne lanceolato-lesiniformi, lanose, spinose e brunastre all'apice, le interne (2 x 12 mm) raggianti, roseo-porporine su entrambe le facce, con funzione vessillare (simulano i fiori ligulati).
Fiori tutti ermafroditi, tubulosi, di color giallo-paglierino.
Ricettacolo alveolato munito di pagliette laciniate all'apice. Antere caudate.
Il frutto è una cipsela (achenio) di circa 3 mm, cilindrica, ricoperta di peli sericei e sormontata da un pappo di setole.
Numero cromosomico: 2n=20
Tipo corologico: Steno-Medit. - Entità mediterranea in senso stretto (con areale limitato alle coste mediterranee: area dell'Olivo).
Habitat: Garighe, incolti, luoghi rocciosi e pascoli aridi, da 0 a 1200 m s.l.m.
Sistematica e possibili confusioni: Specie simile è Carlina racemosa L., specie del Mediterraneo occidentale, presente in Italia solo in Sardegna. Si differenzia principalmente per le squame raggianti interne giallo-dorate, per i capolini minori (20-30 mm Ø) e per le foglie basali picciolate.
Tassonomia filogenetica
______________________________________________________________________________
Etimologia: Il nome del genere è dedicato a Carlo Magno, che credette, in seguito ad una visione, che una Carlina potesse allontanare la peste, alcuni però, ipotizzano che 'carlina' derivi da 'cardina' o piccolo cardo, con riferimento alla somiglianza tra questo genere e il genere Carduus.
L'epiteto specifico dal lat. 'lanatus, -a, -um', lanoso, in allusione al rivestimento lanoso di varie parti della pianta.
Principali Fonti
Conti, F.; Abbate, G.; Alessandrini, A.; Blasi, C. -An Annotated Checklist of the Italian Vascular Flora, Palombi Editori, Roma, 2005
Jauzein, Ph.- Flore des champs cultivés, INRA Editions, Paris, 1995
Pignatti, S. -Flora d'Italia (vol.III), Edagricole, Bologna, 1982
Tutin T.G. et al., 1964-1980. Flora Europaea, Cambridge University Press
Zangheri, P. -flora italica I-II, CEDAM, Padova, 1976
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Scheda realizzata da Anja Michelucci
Sp. Pl.: 828 (1753)
Asteraceae
Carlina lanosa, Deutsch: Wollige Eberwurz
English: Wooly carline thistle
Español: Cardo peludillo
Français: Carline laineuse
Forma Biologica: T scap - Terofite scapose. Piante annue con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta erbacea annuale, alta 10-50 cm, con fusti eretti, cilindrici, semplici o corimbosi in alto, coperti di lanosità biancastra.
Foglie tomentose sotto la lamina, ± glabrescenti sopra; le inferiori, oblungo-lanceolate (2-3 x 8-12 cm), ristrette alla base, pennatolobate con 7-9 paia di segmenti relativamente molli e subspinosi; le medie e le superiori sessili, coriacee, semiamplessicauli, spinoso-ondulate con spine gialle (5-8 mm) laterali ed apicali.
Capolini emisferici (fino a 4 cm di Ø) apicali oppure subsessili in ramificazioni dicotomiche, circondati da brattee fogliacee, lanceolate (1-2 x 4-6 cm), canalicolate, acutamente spinose e patenti; involucro ragnateloso, con squame esterne lanceolato-lesiniformi, lanose, spinose e brunastre all'apice, le interne (2 x 12 mm) raggianti, roseo-porporine su entrambe le facce, con funzione vessillare (simulano i fiori ligulati).
Fiori tutti ermafroditi, tubulosi, di color giallo-paglierino.
Ricettacolo alveolato munito di pagliette laciniate all'apice. Antere caudate.
Il frutto è una cipsela (achenio) di circa 3 mm, cilindrica, ricoperta di peli sericei e sormontata da un pappo di setole.
Numero cromosomico: 2n=20
Tipo corologico: Steno-Medit. - Entità mediterranea in senso stretto (con areale limitato alle coste mediterranee: area dell'Olivo).
Habitat: Garighe, incolti, luoghi rocciosi e pascoli aridi, da 0 a 1200 m s.l.m.
Sistematica e possibili confusioni: Specie simile è Carlina racemosa L., specie del Mediterraneo occidentale, presente in Italia solo in Sardegna. Si differenzia principalmente per le squame raggianti interne giallo-dorate, per i capolini minori (20-30 mm Ø) e per le foglie basali picciolate.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome del genere è dedicato a Carlo Magno, che credette, in seguito ad una visione, che una Carlina potesse allontanare la peste, alcuni però, ipotizzano che 'carlina' derivi da 'cardina' o piccolo cardo, con riferimento alla somiglianza tra questo genere e il genere Carduus.
L'epiteto specifico dal lat. 'lanatus, -a, -um', lanoso, in allusione al rivestimento lanoso di varie parti della pianta.
Principali Fonti
Conti, F.; Abbate, G.; Alessandrini, A.; Blasi, C. -An Annotated Checklist of the Italian Vascular Flora, Palombi Editori, Roma, 2005
Jauzein, Ph.- Flore des champs cultivés, INRA Editions, Paris, 1995
Pignatti, S. -Flora d'Italia (vol.III), Edagricole, Bologna, 1982
Tutin T.G. et al., 1964-1980. Flora Europaea, Cambridge University Press
Zangheri, P. -flora italica I-II, CEDAM, Padova, 1976
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Scheda realizzata da Anja Michelucci