Cynoglossum creticum Mill. - Lingua di cane a fiori variegiati
Inviato: 25 dic 2011, 14:46
Cynoglossum creticum Mill.
Gard. Dict., ed. 8. n. 3 (1768)
Cynoglossum pictum Aiton, Cynoglossum siculum Guss., Cynoglossum mediterraneum Sutorý
Boraginaceae
Lingua di cane a fiori variegati, Deutsch: Kretische Hundszunge
English: Blue hound’s tongue
Español: Carruchera, cinogloso azul
Français: Cynoglosse de Crète
Forma Biologica: H bienn - Emicriptofite bienni. Piante a ciclo biennale con gemme poste a livello del terreno.
Descrizione: Pianta erbacea bienne, alta (20) 30 - 60 (90) cm, di colore grigiastro ricoperta di tomento bianchiccio (patente e feltroso) sulle parti giovani con radice fittonante ben sviluppata.
Fusto angoloso, semplice, eretto e ramificato in alto con rami patenti, irsuti e tomentosi.
Il primo anno compare una rosetta basale con scapo foglioso; nel secondo la rosetta 30 x 7 cm, si presenta con foglie munite di picciolo alato di circa 7 - 9 cm, con lamina stretta oblungo-lanceolata, cosparsa di peli sottili in entrambe le facce (2-3 x 8-12 cm).
Le caulinari inferiori cortamente picciolate, oblunghe, semiabbraccianti e con nervature poco marcate; le superiori sessili e ± amplessicauli, di forma oblungo-lanceolata e arrotondate alla base.
Infiorescenza ramificata formante numerose cime scorpioidi.
Fiori prima rossastri e poi biancastri o raramente bianchi, solcati da un reticolo di strie blu- violetta nella faccia superiore e sono posti su brevi peduncoli di 2 - 3 mm, eretto patenti poi ricurvi verso il basso che poi si allungano alla fruttificazione; assenza di brattee (raramente presenti solo alla base).
Calice con lobi oblunghi e irsuti (3,5) 6 - 8 mm suddiviso fin quasi alla base in 5 segmenti allungati e ottusi.
Corolla appariscente, pentamera 5 - 7 (9) mm di Ø, superante il calice, imbutiforme o rotata e con tubo di 1 - 2 mm con 5 scaglie alla fauce.
Stami 5 inseriti nel tubo corollino; antere 1,1 - 1,3 cm; stilo più corto del tubo.
Il frutto è un achenio indeiscente di 5-7 mm, senza bordo inguainato, carpelli obovati con il dorso ± convesso e densamente ricoperto di corte spinule uncinate e tubercoli conici.
Tipo corologico: Euri-Medit. - Entità con areale centrato sulle coste mediterranee, ma con prolungamenti verso nord e verso est (area della Vite).
Habitat: Incolti, greti asciutti, lungo fossi, vigneti, con preferenza di suoli calcarei o prossimi al PH neutro, da 0 a 1200 m slm.
Sistematica e possibili confusioni: Alcune specie di questo genere sono state riposizionate nel genere Solenanthus (es. Solenanthus apenninus (L.) Fisch. & C.A. Mey. (ex Cynoglossum apenninus ).
Potrebbe essere confuso con Cynoglossum amabile Stapf & J.R. Drumm. che però ha i fiori più piccoli, celesti e senza venature.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: L'origine del genere è greco infatti "Kyon" = "Cane"" e "Glotta" = "Lingua" in riferimento alle foglie somiglianti alla lingua del cane.
L'epiteto della specie deriva dal latino "creticus" = "di Creta" in riferimento al suo areale originario.
Proprietà ed utilizzi: Specie officinale tossica
Come per C. officinale L. la specie è nota da molto tempo; nella medicina popolare si adoperavano le foglie, unite alla sugna, per curare ferite e scottature.
I principi attivi presenti in C. creticum sono in prevalenza alcaloidi (pyrrolizidine, echinatine, heliosupine, rinderine, cynoglossamine e inoltre alcamina, tannini, resine, gomma, inulina e saponina).
Nella medicina empirica sarda si utilizzavano le foglie fresche come antieczemico o con applicazioni dirette come cicatrizzante. Inoltre sembra avere proprietà emollienti ed espettoranti. Il suo utilizzo è stato abbandonato per la presenza di pyrrozolizidine che ingerito in dosi incontrollate è tossico.
Note e Curiosità: Pianta mellifera.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
http://www.rjb.csic.es/floraiberica/
RAMEAU J.-C., MANSION D., DUMÉ G., GAUBERVILLE C., 2008 Flore forestière française 3° vol., Institut pour le développement forestier, AgroParis Tech-ENGREF
PIGNATTI S., 1982. Flora d'Italia, Edagricole, Bologna
Bayer-Buttler-Finkenzeller- Grau - Piante del Mediterraneo - Rizzoli ed. 1990
M. Blamey - C. Grey - Wilson - Toutes les Fleurs de Mediterranée - Delachaux et Niestle - 2000
Encicl.- Nel Mondo delle Piante - Edizioni Motta - 1980
http://www.uni-heidelberg.de/institute/ ... 996.10.pdf
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Scheda realizzata da Nino Messina
Gard. Dict., ed. 8. n. 3 (1768)
Cynoglossum pictum Aiton, Cynoglossum siculum Guss., Cynoglossum mediterraneum Sutorý
Boraginaceae
Lingua di cane a fiori variegati, Deutsch: Kretische Hundszunge
English: Blue hound’s tongue
Español: Carruchera, cinogloso azul
Français: Cynoglosse de Crète
Forma Biologica: H bienn - Emicriptofite bienni. Piante a ciclo biennale con gemme poste a livello del terreno.
Descrizione: Pianta erbacea bienne, alta (20) 30 - 60 (90) cm, di colore grigiastro ricoperta di tomento bianchiccio (patente e feltroso) sulle parti giovani con radice fittonante ben sviluppata.
Fusto angoloso, semplice, eretto e ramificato in alto con rami patenti, irsuti e tomentosi.
Il primo anno compare una rosetta basale con scapo foglioso; nel secondo la rosetta 30 x 7 cm, si presenta con foglie munite di picciolo alato di circa 7 - 9 cm, con lamina stretta oblungo-lanceolata, cosparsa di peli sottili in entrambe le facce (2-3 x 8-12 cm).
Le caulinari inferiori cortamente picciolate, oblunghe, semiabbraccianti e con nervature poco marcate; le superiori sessili e ± amplessicauli, di forma oblungo-lanceolata e arrotondate alla base.
Infiorescenza ramificata formante numerose cime scorpioidi.
Fiori prima rossastri e poi biancastri o raramente bianchi, solcati da un reticolo di strie blu- violetta nella faccia superiore e sono posti su brevi peduncoli di 2 - 3 mm, eretto patenti poi ricurvi verso il basso che poi si allungano alla fruttificazione; assenza di brattee (raramente presenti solo alla base).
Calice con lobi oblunghi e irsuti (3,5) 6 - 8 mm suddiviso fin quasi alla base in 5 segmenti allungati e ottusi.
Corolla appariscente, pentamera 5 - 7 (9) mm di Ø, superante il calice, imbutiforme o rotata e con tubo di 1 - 2 mm con 5 scaglie alla fauce.
Stami 5 inseriti nel tubo corollino; antere 1,1 - 1,3 cm; stilo più corto del tubo.
Il frutto è un achenio indeiscente di 5-7 mm, senza bordo inguainato, carpelli obovati con il dorso ± convesso e densamente ricoperto di corte spinule uncinate e tubercoli conici.
Tipo corologico: Euri-Medit. - Entità con areale centrato sulle coste mediterranee, ma con prolungamenti verso nord e verso est (area della Vite).
Habitat: Incolti, greti asciutti, lungo fossi, vigneti, con preferenza di suoli calcarei o prossimi al PH neutro, da 0 a 1200 m slm.
Sistematica e possibili confusioni: Alcune specie di questo genere sono state riposizionate nel genere Solenanthus (es. Solenanthus apenninus (L.) Fisch. & C.A. Mey. (ex Cynoglossum apenninus ).
Potrebbe essere confuso con Cynoglossum amabile Stapf & J.R. Drumm. che però ha i fiori più piccoli, celesti e senza venature.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: L'origine del genere è greco infatti "Kyon" = "Cane"" e "Glotta" = "Lingua" in riferimento alle foglie somiglianti alla lingua del cane.
L'epiteto della specie deriva dal latino "creticus" = "di Creta" in riferimento al suo areale originario.
Proprietà ed utilizzi: Specie officinale tossica
Come per C. officinale L. la specie è nota da molto tempo; nella medicina popolare si adoperavano le foglie, unite alla sugna, per curare ferite e scottature.
I principi attivi presenti in C. creticum sono in prevalenza alcaloidi (pyrrolizidine, echinatine, heliosupine, rinderine, cynoglossamine e inoltre alcamina, tannini, resine, gomma, inulina e saponina).
Nella medicina empirica sarda si utilizzavano le foglie fresche come antieczemico o con applicazioni dirette come cicatrizzante. Inoltre sembra avere proprietà emollienti ed espettoranti. Il suo utilizzo è stato abbandonato per la presenza di pyrrozolizidine che ingerito in dosi incontrollate è tossico.
Note e Curiosità: Pianta mellifera.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
http://www.rjb.csic.es/floraiberica/
RAMEAU J.-C., MANSION D., DUMÉ G., GAUBERVILLE C., 2008 Flore forestière française 3° vol., Institut pour le développement forestier, AgroParis Tech-ENGREF
PIGNATTI S., 1982. Flora d'Italia, Edagricole, Bologna
Bayer-Buttler-Finkenzeller- Grau - Piante del Mediterraneo - Rizzoli ed. 1990
M. Blamey - C. Grey - Wilson - Toutes les Fleurs de Mediterranée - Delachaux et Niestle - 2000
Encicl.- Nel Mondo delle Piante - Edizioni Motta - 1980
http://www.uni-heidelberg.de/institute/ ... 996.10.pdf
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Scheda realizzata da Nino Messina