Carpinus orientalis Mill. subsp. orientalis - Carpino orientale
Inviato: 27 apr 2012, 11:37
Carpinus orientalis Mill. subsp. orientalis
Gard. Dict., ed. 8. n. 3 (1768)
Carpinus duinensis Scop.
Betulaceae
Carpino orientale, Deutsch: Orientalische Hainbuche
English: Oriental hornbeam
Español: Carpe oriental
Français: Charme d’orient
Forma Biologica: P caesp - Fanerofite cespugliose. Piante legnose con portamento cespuglioso.
P scap - Fanerofite arboree. Piante legnose con portamento arboreo.
Descrizione: Arbusto o piccolo albero, alto 1-5(15) m, con fusto irregolarmente costoluto; corteccia, mai screpolata, grigiastra ±chiara, raramente provvista di lenticelle longitudinali ellittiche; rametti dell'anno rossastri inizialmente pubescenti, quindi glabri.
Foglie brevemente picciolate (5-8 mm), a lamina dura ovato-ellittica sparsamente pubescente (soprattutto di sotto e sui nervi), bollosa superiormente e con nervi in rilievo ben evidenti inferiormente, lar. 1,5-3 x 2,5-4(6) cm, bordo doppiamente seghettato, base arrotondata ed apice acuto; il primo paio di nervature secondarie inferiori non presenta, di regola, nervature terziarie.
Amenti maschili stretti e brevi (0,4-0,5 x 2-3 cm), sessili, con fiori forniti di una squama ovale-acuta dentellata ricoprente 6-20 stami pelosi; amenti femminili ovato-allungati con fiori a brattee dentate ricoprenti l'ovario bistilo con lunghi stimmi.
Infruttescenza con numerose nucule di 3-4 mm ricoperte ciascuna da brattee fogliacee (lunghe 10-20 mm), ravvicinate e ricoprentesi tra loro, dentate o irregolarmente lacinate, ma non trilobate alla base.
Tipo corologico: Pontica - Areale con centro attorno al Mar Nero (clima continentale steppico con inverni freddi, estati calde e precipitazioni sempre molto scarse).
Distribuzione: Diffusa dall'area pontica e pedemontana caucasica all'Asia minore, in tutta la penisola balcanica fino al Carso istriano; la penisola italica rappresenta l'estremo occidentale dell'areale.
Habitat: Boschi bassi, boscaglie, siepi, insieme a leccio, roverella, orniello, terebinto, alloro, scotano e altre specie arbustive mediterranee e submediterranee. Specie di temperamento termo-xerofilo, molto frugale, predilige i suoli calcarei, anche primitivi, a quote medio-basse; dal livello del mare può salire, in zone meridionali, fino a 1100 m. Non condivide l'habitat con Carpinus betulus L., decisamente più mesofilo, mentre si può ritrovare insieme ad Ostrya carpinifolia Scop., che ha esigenze simili.
Sistematica e possibili confusioni: Carpinus orientalis subsp. macrocarpa (Willk.) Browicz, originario dell'Iran, non è presente in Europa.
Dal punto di vista morfologico, somiglia a Carpinus betulus L., cha ha però, in generale, maggiori dimensioni, ed organi più grandi, a partire da foglie ed amenti fino all'infruttescenza, che si differenzia anche nettamente per la brattea ricoprente la nucula a tre lobi diseguali, col mediano più largo e lungo dei laterali.
Ostrya carpinifolia Scop. ha statura generalmente superiore, corteccia grigio scura o bruno-rossiccia, screpolata in placche ad età avanzata, foglie ovato-lanceolate a lembo ±vellutato superiorm. non bolloso, con le nervature secondarie basali provviste di nervature terziarie, amenti maschili più lunghi (fino a 8-10 cm), amenti femminili tozzi strobiliformi più brevi ed infruttescenza a piccolo grappolo di vescicole biancastre (brattee), ciascuna racchiudente un piccolo achenio coriaceo.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Carpinus: dalla radice celtica "car" = "legno" e "pín" = "testa", perché il legno si usava per fabbricare gioghi;
orientalis: di provenienza orientale.
Proprietà ed utilizzi: Specie commestibile officinale
Specie forestale legnosa di secondaria importanza, date le modeste dimensioni. Il legno viene utilizzato esclusivamente come combustibile.
Per quanto riguarda gli impieghi officinali, come per altri carpini, si usano foglie e gemme. Con preparati delle prime, raccolte ed essiccate in estate, si contrastano dissenterie, infiammazioni intestinali ed infezioni della gola. Previa macerazione delle seconde si curano sinusiti ed affezioni dell'apparato respiratorio e, grazie all'aumento di beta e gammaglobuline, si potenziano anche le difese immunitarie dell'organismo.
Note e Curiosità: Il sinonimo Carpinus duinensis Scop. indica specificamente il "locus classicus" ove la pianta si trova: il paese di Duino (TS), nel Carso giuliano.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
PIGNATTI S., 1982. Flora d'Italia, Edagricole, Bologna
CONTI F., ABBATE G., ALESSANDRINI A., BLASI C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore
FENAROLI L., 1967. Gli alberi d'Italia, Ed. Martello, Milano
PILLA C., 1955. I carpini, Monti e Boschi n. 11-12, T.C.I.
ZENARI S., 1956. Flora escursionistica, Zannoni Editore, Padova
The International Plant Names Index (IPNI)
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Scheda realizzata da Silvano Radivo
Gard. Dict., ed. 8. n. 3 (1768)
Carpinus duinensis Scop.
Betulaceae
Carpino orientale, Deutsch: Orientalische Hainbuche
English: Oriental hornbeam
Español: Carpe oriental
Français: Charme d’orient
Forma Biologica: P caesp - Fanerofite cespugliose. Piante legnose con portamento cespuglioso.
P scap - Fanerofite arboree. Piante legnose con portamento arboreo.
Descrizione: Arbusto o piccolo albero, alto 1-5(15) m, con fusto irregolarmente costoluto; corteccia, mai screpolata, grigiastra ±chiara, raramente provvista di lenticelle longitudinali ellittiche; rametti dell'anno rossastri inizialmente pubescenti, quindi glabri.
Foglie brevemente picciolate (5-8 mm), a lamina dura ovato-ellittica sparsamente pubescente (soprattutto di sotto e sui nervi), bollosa superiormente e con nervi in rilievo ben evidenti inferiormente, lar. 1,5-3 x 2,5-4(6) cm, bordo doppiamente seghettato, base arrotondata ed apice acuto; il primo paio di nervature secondarie inferiori non presenta, di regola, nervature terziarie.
Amenti maschili stretti e brevi (0,4-0,5 x 2-3 cm), sessili, con fiori forniti di una squama ovale-acuta dentellata ricoprente 6-20 stami pelosi; amenti femminili ovato-allungati con fiori a brattee dentate ricoprenti l'ovario bistilo con lunghi stimmi.
Infruttescenza con numerose nucule di 3-4 mm ricoperte ciascuna da brattee fogliacee (lunghe 10-20 mm), ravvicinate e ricoprentesi tra loro, dentate o irregolarmente lacinate, ma non trilobate alla base.
Tipo corologico: Pontica - Areale con centro attorno al Mar Nero (clima continentale steppico con inverni freddi, estati calde e precipitazioni sempre molto scarse).
Distribuzione: Diffusa dall'area pontica e pedemontana caucasica all'Asia minore, in tutta la penisola balcanica fino al Carso istriano; la penisola italica rappresenta l'estremo occidentale dell'areale.
Habitat: Boschi bassi, boscaglie, siepi, insieme a leccio, roverella, orniello, terebinto, alloro, scotano e altre specie arbustive mediterranee e submediterranee. Specie di temperamento termo-xerofilo, molto frugale, predilige i suoli calcarei, anche primitivi, a quote medio-basse; dal livello del mare può salire, in zone meridionali, fino a 1100 m. Non condivide l'habitat con Carpinus betulus L., decisamente più mesofilo, mentre si può ritrovare insieme ad Ostrya carpinifolia Scop., che ha esigenze simili.
Sistematica e possibili confusioni: Carpinus orientalis subsp. macrocarpa (Willk.) Browicz, originario dell'Iran, non è presente in Europa.
Dal punto di vista morfologico, somiglia a Carpinus betulus L., cha ha però, in generale, maggiori dimensioni, ed organi più grandi, a partire da foglie ed amenti fino all'infruttescenza, che si differenzia anche nettamente per la brattea ricoprente la nucula a tre lobi diseguali, col mediano più largo e lungo dei laterali.
Ostrya carpinifolia Scop. ha statura generalmente superiore, corteccia grigio scura o bruno-rossiccia, screpolata in placche ad età avanzata, foglie ovato-lanceolate a lembo ±vellutato superiorm. non bolloso, con le nervature secondarie basali provviste di nervature terziarie, amenti maschili più lunghi (fino a 8-10 cm), amenti femminili tozzi strobiliformi più brevi ed infruttescenza a piccolo grappolo di vescicole biancastre (brattee), ciascuna racchiudente un piccolo achenio coriaceo.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Carpinus: dalla radice celtica "car" = "legno" e "pín" = "testa", perché il legno si usava per fabbricare gioghi;
orientalis: di provenienza orientale.
Proprietà ed utilizzi: Specie commestibile officinale
Specie forestale legnosa di secondaria importanza, date le modeste dimensioni. Il legno viene utilizzato esclusivamente come combustibile.
Per quanto riguarda gli impieghi officinali, come per altri carpini, si usano foglie e gemme. Con preparati delle prime, raccolte ed essiccate in estate, si contrastano dissenterie, infiammazioni intestinali ed infezioni della gola. Previa macerazione delle seconde si curano sinusiti ed affezioni dell'apparato respiratorio e, grazie all'aumento di beta e gammaglobuline, si potenziano anche le difese immunitarie dell'organismo.
Note e Curiosità: Il sinonimo Carpinus duinensis Scop. indica specificamente il "locus classicus" ove la pianta si trova: il paese di Duino (TS), nel Carso giuliano.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
PIGNATTI S., 1982. Flora d'Italia, Edagricole, Bologna
CONTI F., ABBATE G., ALESSANDRINI A., BLASI C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore
FENAROLI L., 1967. Gli alberi d'Italia, Ed. Martello, Milano
PILLA C., 1955. I carpini, Monti e Boschi n. 11-12, T.C.I.
ZENARI S., 1956. Flora escursionistica, Zannoni Editore, Padova
The International Plant Names Index (IPNI)
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Scheda realizzata da Silvano Radivo