Nardus stricta L. - Nardo rigido
Inviato: 01 lug 2012, 14:55
Nardus stricta L.
Sp. Pl.: 53 (1753)
Poaceae
Cervino, Nardo rigido, Deutsch: Borstgras, Hirschhaar, Fachs
English: Matgrass, nard grass
Español: Cervuno, berceo
Français: Nard raide
Forma Biologica: H caesp - Emicriptofite cespitose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con aspetto di ciuffi serrati.
Descrizione: Pianta perenne glabra, glauca, con brevi rizomi striscianti, provvista alla base di densissimi cespi, in buona parte formati dalle vecchie foglie rinsecchite; culmi eretti, rigidi, alti 10-30(40) cm, con 1-2 nodi.
Foglie spesse 0,5-1,5 mm, setose e rigide, acute un po' pungenti, canalicolate, scabre, più brevi dei fusti, dapprima erette, quindi caratteristicamente divergenti (60-90°); le inferiori ridotte a guaine squamiformi bruno-giallastre; ligula ovata subottusa di 1,5-2 mm.
Spiga unilaterale eretta, molto stretta e diritta, lunga 5-10 cm; spighette solitarie su ogni dente della rachide, sessili lineari uniflore, violacee, lunghe 5-9(12) mm, appressate alla rachide, che, in corrispondenza ad esse, è incavata e forma una breve protuberanza basale; glume subnulle; lemma lineare-lanceolato, lungo 6 mm, rosso-brunastro, con resta apicale di circa 3 mm; palea mutica leggermente più corta del lemma; 3 stami; stilo allungato indiviso ad unico stimma visibilmente sporgente.
Tipo corologico: Eurosiber. - Zone fredde e temperato-fredde dell'Eurasia.
Distribuzione: Molto comune nelle Alpi, meno diffusa negli Appennini.
Habitat: Pascoli montani ed alpini tendenzialmente aridi, brughiere, su terreni acidi. Da (200)1200 a 2600(3100) m.
E' considerata pianta indice di eccessivo sfruttamento delle superfici pascolive e ne provoca impoverimento; non appetita dal bestiame bovino, risulta avvantaggiata nella riproduzione rispetto alle foraggere di migliore qualità e può quindi divenire infestante.
Sistematica e possibili confusioni: Sola specie del suo genere in Europa. Altri taxa, che parevano essere autonomamente distinguibili, sono poi stati ricondotti a quest'unica specie.
Tende a formare popolazioni morfologicamente uguali, ma con diverso numero cromosomico (da 26 a 30), perché è specie apomittica, cioè con polline abortivo.
Tassonomia filogenetica
______________________________________________________________________________
Etimologia: Nardus: da "nardus" (in greco "nardos") = "nardo", nome che gli antichi davano a parecchie piante odorose;
stricta: da "stríngo" = "io stringo, rendo compatto": rigido, compatto.
Principali Fonti
PIGNATTI S., 1982. Flora d'Italia, Edagricole, Bologna
CONTI F., ABBATE G., ALESSANDRINI A., BLASI C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore
MAINARDIS G., 2005. Flora del Parco delle Prealpi giulie, Regione autonoma Friuli Venezia Giulia
ZENARI S., 1956. Flora escursionistica, Zannoni Editore, Padova
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Scheda realizzata da Silvano Radivo
Sp. Pl.: 53 (1753)
Poaceae
Cervino, Nardo rigido, Deutsch: Borstgras, Hirschhaar, Fachs
English: Matgrass, nard grass
Español: Cervuno, berceo
Français: Nard raide
Forma Biologica: H caesp - Emicriptofite cespitose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con aspetto di ciuffi serrati.
Descrizione: Pianta perenne glabra, glauca, con brevi rizomi striscianti, provvista alla base di densissimi cespi, in buona parte formati dalle vecchie foglie rinsecchite; culmi eretti, rigidi, alti 10-30(40) cm, con 1-2 nodi.
Foglie spesse 0,5-1,5 mm, setose e rigide, acute un po' pungenti, canalicolate, scabre, più brevi dei fusti, dapprima erette, quindi caratteristicamente divergenti (60-90°); le inferiori ridotte a guaine squamiformi bruno-giallastre; ligula ovata subottusa di 1,5-2 mm.
Spiga unilaterale eretta, molto stretta e diritta, lunga 5-10 cm; spighette solitarie su ogni dente della rachide, sessili lineari uniflore, violacee, lunghe 5-9(12) mm, appressate alla rachide, che, in corrispondenza ad esse, è incavata e forma una breve protuberanza basale; glume subnulle; lemma lineare-lanceolato, lungo 6 mm, rosso-brunastro, con resta apicale di circa 3 mm; palea mutica leggermente più corta del lemma; 3 stami; stilo allungato indiviso ad unico stimma visibilmente sporgente.
Tipo corologico: Eurosiber. - Zone fredde e temperato-fredde dell'Eurasia.
Distribuzione: Molto comune nelle Alpi, meno diffusa negli Appennini.
Habitat: Pascoli montani ed alpini tendenzialmente aridi, brughiere, su terreni acidi. Da (200)1200 a 2600(3100) m.
E' considerata pianta indice di eccessivo sfruttamento delle superfici pascolive e ne provoca impoverimento; non appetita dal bestiame bovino, risulta avvantaggiata nella riproduzione rispetto alle foraggere di migliore qualità e può quindi divenire infestante.
Sistematica e possibili confusioni: Sola specie del suo genere in Europa. Altri taxa, che parevano essere autonomamente distinguibili, sono poi stati ricondotti a quest'unica specie.
Tende a formare popolazioni morfologicamente uguali, ma con diverso numero cromosomico (da 26 a 30), perché è specie apomittica, cioè con polline abortivo.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Nardus: da "nardus" (in greco "nardos") = "nardo", nome che gli antichi davano a parecchie piante odorose;
stricta: da "stríngo" = "io stringo, rendo compatto": rigido, compatto.
Principali Fonti
PIGNATTI S., 1982. Flora d'Italia, Edagricole, Bologna
CONTI F., ABBATE G., ALESSANDRINI A., BLASI C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore
MAINARDIS G., 2005. Flora del Parco delle Prealpi giulie, Regione autonoma Friuli Venezia Giulia
ZENARI S., 1956. Flora escursionistica, Zannoni Editore, Padova
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Scheda realizzata da Silvano Radivo