Petrosedum rupestre (L.) P.V.Heath - Borracina rupestre
Inviato: 15 ago 2008, 19:35
Petrosedum rupestre (L.) P.V.Heath
Sussex Cactus et Succ. Yearbook 1987: 56 (1987)
Basionimo: Sedum rupestre L. - Sp. Pl.: 431 (1753)
Crassulaceae
Borracina rupestre, Sedo rupestre, Deutsch: Felsen-Fetthenne
English: Crooked yellow stonecrop
Español: Siempreviva, uñas de gato
Français: Orpin des rochers
Forma Biologica: Ch succ - Camefite succulente. Piante di ambienti aridi, con gemme perennanti poste a non più di 20 cm dal suolo e con foglie o fusti, o tutti e due, adattati a funzionare da riserve d'acqua.
Descrizione: Pianta erbacea perenne, succulenta, glabra , suffruticosa alla base, alta 15 – 30 cm, con numerosi radici e fusti contorti, prostrato-ascendenti, glabri, quelli sterili più piccoli (3-8 cm), con corti internodi e foglie embricate, quelli fertili con internodi ben differenziati ascendenti, ma fortemente ricurvi prima dell’antesi.
Foglie alterne, grassette, cilindrico-lineari, acute, generalmente mucronate all’apice e prolungate in un corto sperone alla base.
Infiorescenza corimbosa, bratteata, leggermente concava, con i rami ricurvi verso l’esterno.
Fiori ermafroditi, attinomorfi, 5meri, ma a volte 6meri; calice con sepali carnosi, verdi, più corti dei petali, ovato-triangolari, saldati alla base; corolla con petali liberi, patenti, acuti o acuminati, di colore giallo brillante, lunghi 6-7 mm., striati sul dorso, più o meno eretti all'antesi; stami in numero doppi a quello dei petali , gineceo con 5-6 carpelli leggermente saldati alla base.
I frutti sono folliceti con follicoli fusiformi più o meno eretti e stili persistenti .
Tipo corologico: Centroeurop. - Europa temperata dalla Francia all'Ucraina.
W-Europ. - Europa occidentale dalla scandinavia alla Penisola Iberica.
Habitat: muri, prati aridi, rupi, luoghi rocciosi preferibilmente su terreno calcareo. Dal piano fino a 1.200 m
Sistematica e possibili confusioni: Oltre alla specie sopra descritta, nel nostro territorio è presente anche
Petrosedum thartii (L.P. Hébert) Niederle (ex Sedum rupestre subsp. erectum 't Hart) con fiori simili, ma infiorescenza pendula prima dell'antesi e filamenti staminali papillosi. Che viene indicato come rarissimo su rupi calcaree del Carso Triestino, ma la sua presenza ha bisogno di essere confermata.
Specie somigliante è il Petrosedum montanum (Songeon & E.P. Perrier) Grulich ( Borracina montana) che cresce nell’arco alpino e Apennino centrale e che si distingue per le foglie cauline ricurve e leggermente rossastre e per i sepali peloso-glandulosi anziché glabri.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome del genere deriva dal greco πέτρα pétra rupe, roccia e dal latino sédo calmare, per le foglie di alcune specie che allevierebbero il dolore delle ferite. Il nome specifico richiama il suo habitat.
Principali Fonti
SANDRO PIGNATTI, Flora d'Italia, 3 voll. Edagricole, Bologna 1982.
CONTI F., ABBATE G. ALESSANDRINI A. BLASI G., An Annotated Checklist of the Italian Vascular Flora, Roma, Palombi editori, 2005
ANSALDI M., MEDDA E., PLASTINO S., I fiori delle Apuane, Mauro Baroni & c. s.a.s., Viareggio, 1994
FERRARINI E., MARCHETTI D., Prodromo alla Flora della Regione Apuana, Accademia Lunigianese di Scienze Giovanni Capellini , La Spezia, 1994
LAUBER K., WAGNER G., Flora Helvetica, Berna, 2001
Flora Iberica - Plantas vasculares del la Peninsula Iberica e Islas Baleares
The International Plant Names Index (IPNI)
Galleria della Flora delle Regioni Italiane
Scheda realizzata da Giuliano Salvai
Sussex Cactus et Succ. Yearbook 1987: 56 (1987)
Basionimo: Sedum rupestre L. - Sp. Pl.: 431 (1753)
Crassulaceae
Borracina rupestre, Sedo rupestre, Deutsch: Felsen-Fetthenne
English: Crooked yellow stonecrop
Español: Siempreviva, uñas de gato
Français: Orpin des rochers
Forma Biologica: Ch succ - Camefite succulente. Piante di ambienti aridi, con gemme perennanti poste a non più di 20 cm dal suolo e con foglie o fusti, o tutti e due, adattati a funzionare da riserve d'acqua.
Descrizione: Pianta erbacea perenne, succulenta, glabra , suffruticosa alla base, alta 15 – 30 cm, con numerosi radici e fusti contorti, prostrato-ascendenti, glabri, quelli sterili più piccoli (3-8 cm), con corti internodi e foglie embricate, quelli fertili con internodi ben differenziati ascendenti, ma fortemente ricurvi prima dell’antesi.
Foglie alterne, grassette, cilindrico-lineari, acute, generalmente mucronate all’apice e prolungate in un corto sperone alla base.
Infiorescenza corimbosa, bratteata, leggermente concava, con i rami ricurvi verso l’esterno.
Fiori ermafroditi, attinomorfi, 5meri, ma a volte 6meri; calice con sepali carnosi, verdi, più corti dei petali, ovato-triangolari, saldati alla base; corolla con petali liberi, patenti, acuti o acuminati, di colore giallo brillante, lunghi 6-7 mm., striati sul dorso, più o meno eretti all'antesi; stami in numero doppi a quello dei petali , gineceo con 5-6 carpelli leggermente saldati alla base.
I frutti sono folliceti con follicoli fusiformi più o meno eretti e stili persistenti .
Tipo corologico: Centroeurop. - Europa temperata dalla Francia all'Ucraina.
W-Europ. - Europa occidentale dalla scandinavia alla Penisola Iberica.
Habitat: muri, prati aridi, rupi, luoghi rocciosi preferibilmente su terreno calcareo. Dal piano fino a 1.200 m
Sistematica e possibili confusioni: Oltre alla specie sopra descritta, nel nostro territorio è presente anche
Petrosedum thartii (L.P. Hébert) Niederle (ex Sedum rupestre subsp. erectum 't Hart) con fiori simili, ma infiorescenza pendula prima dell'antesi e filamenti staminali papillosi. Che viene indicato come rarissimo su rupi calcaree del Carso Triestino, ma la sua presenza ha bisogno di essere confermata.
Specie somigliante è il Petrosedum montanum (Songeon & E.P. Perrier) Grulich ( Borracina montana) che cresce nell’arco alpino e Apennino centrale e che si distingue per le foglie cauline ricurve e leggermente rossastre e per i sepali peloso-glandulosi anziché glabri.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome del genere deriva dal greco πέτρα pétra rupe, roccia e dal latino sédo calmare, per le foglie di alcune specie che allevierebbero il dolore delle ferite. Il nome specifico richiama il suo habitat.
Principali Fonti
SANDRO PIGNATTI, Flora d'Italia, 3 voll. Edagricole, Bologna 1982.
CONTI F., ABBATE G. ALESSANDRINI A. BLASI G., An Annotated Checklist of the Italian Vascular Flora, Roma, Palombi editori, 2005
ANSALDI M., MEDDA E., PLASTINO S., I fiori delle Apuane, Mauro Baroni & c. s.a.s., Viareggio, 1994
FERRARINI E., MARCHETTI D., Prodromo alla Flora della Regione Apuana, Accademia Lunigianese di Scienze Giovanni Capellini , La Spezia, 1994
LAUBER K., WAGNER G., Flora Helvetica, Berna, 2001
Flora Iberica - Plantas vasculares del la Peninsula Iberica e Islas Baleares
The International Plant Names Index (IPNI)
Galleria della Flora delle Regioni Italiane
Scheda realizzata da Giuliano Salvai