Mi piacerebbe avere una vostra opinione su questo Melampyrum, sicuramente appartenente al gruppo di M. arvense e che in prima battuta avevo battezzato come Melampyrum barbatum subsp. carstiense Ronniger. poi però mi è venuto qualche dubbio soprattutto per le corolle che non mi sembrano aperte e poi ci sarebbe il calice che è presenta peli su tutta la superficie e non solo su bordo e nervi (M. arvense), ma non mi sembra proprio lanoso (M. barbatum).
in forum c'è anche un altro topic con piante simili nella stessa zona, ma non si vede il calice ed è stato attribuito a M. barbatum.
Sarebbe interessante arrivare ad una soluzione perchè Melampyrum barbatum subsp. carstiense è entità rarissima in regione e mai segnalata in quel settore.
grazie
p.s. io sono per M. barbatum
Orobanchaceae: Spigarola del Carso
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Melampyrum barbatum Waldst. & Kit. subsp. carstiense Ronniger
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gianluca
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gianluca
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Re: Melampyrum barbatum subsp. carstiense Ronniger
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Re: Melampyrum barbatum subsp. carstiense Ronniger
Usando la chiave di Flora d'IT. non può essere che Melampyrum barbatum subsp. carstiense Ronniger.
Forse il "densamente lanoso" andava riferito alla subsp. nom. che, per Pignatti, è probabilmente assente in IT.
Qualora fosse una entità mai descritta non è un problema nostro, ci penseranno Fabio Conti & colleghi.
franco
Forse il "densamente lanoso" andava riferito alla subsp. nom. che, per Pignatti, è probabilmente assente in IT.
Qualora fosse una entità mai descritta non è un problema nostro, ci penseranno Fabio Conti & colleghi.
francoLa teoria del tutto, ovvero perché l'universo esiste: se trovassimo la risposta decreteremmo il definitivo trionfo della ragione umana poiché allora conosceremmo il pensiero stesso di Dio.
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Re: Melampyrum barbatum subsp. carstiense Ronniger
Si che è Lei. La segnalai molti anni fa sui Monti Lucretli, al confine col reatino., localmente comune e abbondante....Ciauz:-)
