in Röhling, Deutschl. Fl., ed. 3, 3: 433 (1831)
Spiraea lancifolia Hoffmanns., Spiraea decumbens Koch subsp. hacquetii (Fenzl & Koch) Arcang.
Rosaceae
Spirea cuneata, Spirea di Hacquet, Deutsch: Kärntner Spierstrauch
English: White lace spiraea
Français: Spirée de Haquet
Forma Biologica: Ch suffr - Camefite suffruticose. Piante con fusti legnosi solo alla base, generalmente di piccole dimensioni.
Descrizione: Piccolo cespuglio perenne alto 10-25(-40) cm, con fusti legnosi rossicci ramificati, striscianti-ascendenti, spesso pendenti da rocce.
Foglie brevemente picciolate alterne, oblanceolate od obovato-cuneate , acute, con 2-7 denti irregolari per lato nella metà apicale, glabre o quasi (pochi peli lungo i nervi di sotto).
Infiorescenze in corimbi terminali composti ±ricchi (fino a 50 fiori), più larghi che alti (talora subsferici); fiori con calice (1,5-2 mm) a 5 lacinie acute patenti o riflesse; corolla pentamera a petali bianchi (talvolta giallognoli o rosei) di circa 2,5 mm, suborbicolari; stami bianco-giallastri lunghi circa quanto i petali.
Frutti in follicoli con stilo apicale, glabri o pelosi.
Tipo corologico: Subendem. - Entità presente soprattutto nell'area italiana, ma con limitati sconfinamenti in territori vicini.
Distribuzione: Italia nordorientale.
Habitat: Rupi calcareo-dolomitiche, forre, pendii rocciosi stabilizzati, talvolta muri. Da (200)300 a 1900 m.
Sistematica e possibili confusioni: Oltre alla subspecie nominale, qui descritta, è presente in Italia anche la sottospecie Spiraea decumbens W.D.J. Koch subsp. tomentosa (Poech) Dostál, pubescente in ogni parte, ma particolarmente e densamente grigio-tomentosa nella pagina inferiore delle foglie, a base ±arrotondata.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Spiraea: assonante con il greco "spéira" = “spira, fune”
decumbens: (Danthonia, Tetragonia) dal lat. "decumbo" = “io mi corico”: prostrato.
Proprietà ed utilizzi:
Varie specie del genere Spiraea condividono proprietà antinfiammatorie, diuretiche, astringenti, antireumatiche, antidiarroiche.
In particolare si usano:
- i fiori, con debole azione propria dell’acido acetil-salicilico, in decotto per la loro azione diuretica e tonica, in infuso come astringente;
- le foglie, in infuso, come antinfiammatorio, diuretico ed antidiarroico;
- le radici, in decotto, come astringente, antidiarroico ed antireumatico.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
PIGNATTI S., 1982. Flora d'Italia, Edagricole, Bologna
CONTI F., ABBATE G., ALESSANDRINI A., BLASI C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore
CONTI F., ABBATE G., ALESSANDRINI A., BLASI C. (a cura di), 2006. Integrazioni alla checklist della flora vascolare italiana, Museo Naturalistico Archeologico Natura vicentina di Vicenza, Quaderno n. 10.
MAINARDIS G., 2005. Flora del Parco delle Prealpi giulie, Regione autonoma Friuli Venezia Giulia
ZENARI S., 1956. Flora escursionistica, Zannoni Editore, Padova
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Scheda realizzata da Silvano Radivo
