Potentilla nitida L. - Cinquefoglia delle dolomiti
Inviato: 12 feb 2016, 20:49
Potentilla nitida L.
Cent. Pl. II: 18 (1756)
Rosaceae
Cinquefoglia delle Dolomiti, Potentilla rosea, Deutsch: Dolomiten-Fingerkraut, Triglav-Rose
English: Pink cinquefoil
Français: Potentille luisante
Forma Biologica: Ch rept - Camefite reptanti. Piante con gemme perennanti poste a non più di 20 cm dal suolo e con portamento strisciante.
Descrizione: Pianta cespitosa perenne con radice fittonante e ricoperta di peli sericei; alta 5 - 15 cm.
Fusto legnosetto, rossastro, eretto- ascendente, decumbente, ramoso fin dalla base e formante dei cuscinetti.
Foglie basali supportate da un corto picciolo ± lungo 3 mm, presenza di stipole fogliacee, e divise in 3 (5) segmenti palmati di forma obovato-lanceolata, lunghi 2 x 6 mm con 3 - 5 denti posti all'apice; ambedue le facce sono ricoperte di peluria sericea; le foglie a maturità piegano la lamina in due longitudinalmente lungo la nervatura (conduplicatura).
Foglie cauline sub-sessili, progressivamente più piccole delle basali, comunque sericee in ambo le facce e trifogliate.
L'infiorescenza è composta da fiori singoli o a 2 - 4 con peduncoli brevi inseriti all'ascella delle foglie basali.
Corolla dialipetala, Ø 2 - 2,5 mm, pentamera di colore rosa o raramente bianco, petali semilobati e smarginati all'apice lunghi ± il doppio del calice ( 6 - 8 mm) e patenti rispetto ai sepali.
Epicalice con divisioni più brevi del calice.
Calice persistente con sepali triangolari, patenti e alla fine riflessi, rossastri di sopra.
Stami formati da filamenti inseriti nel calice e disposti in serie di 3.
Antere 1 mm, stili elicati e uguali al numero dei carpelli che si presentano interamente lanuginosi.
Ovario supero.
Il frutto multiplo è un acheneto, aggregato di acheni, bruno rossastri, piumosi, inseriti nel ricettacolo che è persistente.
Tipo corologico: Endem. Alp. - Endemica alpica presente lungo tutta la catena alpina.
Distribuzione: E' presente esclusivamente nelle regioni del centro-nord-est e con areale disgiunto in Abruzzo
Habitat: Rupi e ghiaioni di origine calcarea da (1200)1500 m a 2800 ( 3160) m slm.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Potentilla: diminutivo di "pótens" potente = "con tanta forza"
L'epiteto deriva dal latino significa nitida = "nitido o lucido"
Proprietà ed utilizzi: Specie officinale
Nella medicina popolare, per la presenza di tannino, veniva utilizzata come, astringente, cicatrizzante, antidiarroica e le si riconoscevano anche proprietà antinfiammatorie.
Note e Curiosità: Pianta utilizzata, insieme ad altre, per l'ornamentazione di giardini rupestri.
Il nomedi questo genere era noto già nel Rinascimento citato da tanti scrittori-botanici inglesi; con tutta probabilità era riferito unicamente a Potentilla anserina.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
PIGNATTI S., 1982. Flora d'Italia, Edagricole, Bologna
ZANGHERI P., 1976 Flora italica I-II, CEDAM, Padova
M.T. Della Beffa, 1998, Fiori di Montagna, Istituto Geografico De Agostini, Novara
Enc. Nel Mondo delle Piante vol. IV , 1980, Ed. Motta
SISTEMA INFORMATIVO SULLE ALPI CARNICHE MERIDIONALI
Acta Plantarum - Semi ed altre unità primarie di dispersione
Galleria della Flora delle Regioni Italiane
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Scheda realizzata da Antonino Messina con la collaborazione di Anja Michelucci
Cent. Pl. II: 18 (1756)
Rosaceae
Cinquefoglia delle Dolomiti, Potentilla rosea, Deutsch: Dolomiten-Fingerkraut, Triglav-Rose
English: Pink cinquefoil
Français: Potentille luisante
Forma Biologica: Ch rept - Camefite reptanti. Piante con gemme perennanti poste a non più di 20 cm dal suolo e con portamento strisciante.
Descrizione: Pianta cespitosa perenne con radice fittonante e ricoperta di peli sericei; alta 5 - 15 cm.
Fusto legnosetto, rossastro, eretto- ascendente, decumbente, ramoso fin dalla base e formante dei cuscinetti.
Foglie basali supportate da un corto picciolo ± lungo 3 mm, presenza di stipole fogliacee, e divise in 3 (5) segmenti palmati di forma obovato-lanceolata, lunghi 2 x 6 mm con 3 - 5 denti posti all'apice; ambedue le facce sono ricoperte di peluria sericea; le foglie a maturità piegano la lamina in due longitudinalmente lungo la nervatura (conduplicatura).
Foglie cauline sub-sessili, progressivamente più piccole delle basali, comunque sericee in ambo le facce e trifogliate.
L'infiorescenza è composta da fiori singoli o a 2 - 4 con peduncoli brevi inseriti all'ascella delle foglie basali.
Corolla dialipetala, Ø 2 - 2,5 mm, pentamera di colore rosa o raramente bianco, petali semilobati e smarginati all'apice lunghi ± il doppio del calice ( 6 - 8 mm) e patenti rispetto ai sepali.
Epicalice con divisioni più brevi del calice.
Calice persistente con sepali triangolari, patenti e alla fine riflessi, rossastri di sopra.
Stami formati da filamenti inseriti nel calice e disposti in serie di 3.
Antere 1 mm, stili elicati e uguali al numero dei carpelli che si presentano interamente lanuginosi.
Ovario supero.
Il frutto multiplo è un acheneto, aggregato di acheni, bruno rossastri, piumosi, inseriti nel ricettacolo che è persistente.
Tipo corologico: Endem. Alp. - Endemica alpica presente lungo tutta la catena alpina.
Distribuzione: E' presente esclusivamente nelle regioni del centro-nord-est e con areale disgiunto in Abruzzo
Habitat: Rupi e ghiaioni di origine calcarea da (1200)1500 m a 2800 ( 3160) m slm.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Potentilla: diminutivo di "pótens" potente = "con tanta forza"
L'epiteto deriva dal latino significa nitida = "nitido o lucido"
Proprietà ed utilizzi: Specie officinale
Nella medicina popolare, per la presenza di tannino, veniva utilizzata come, astringente, cicatrizzante, antidiarroica e le si riconoscevano anche proprietà antinfiammatorie.
Note e Curiosità: Pianta utilizzata, insieme ad altre, per l'ornamentazione di giardini rupestri.
Il nomedi questo genere era noto già nel Rinascimento citato da tanti scrittori-botanici inglesi; con tutta probabilità era riferito unicamente a Potentilla anserina.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
PIGNATTI S., 1982. Flora d'Italia, Edagricole, Bologna
ZANGHERI P., 1976 Flora italica I-II, CEDAM, Padova
M.T. Della Beffa, 1998, Fiori di Montagna, Istituto Geografico De Agostini, Novara
Enc. Nel Mondo delle Piante vol. IV , 1980, Ed. Motta
SISTEMA INFORMATIVO SULLE ALPI CARNICHE MERIDIONALI
Acta Plantarum - Semi ed altre unità primarie di dispersione
Galleria della Flora delle Regioni Italiane
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Scheda realizzata da Antonino Messina con la collaborazione di Anja Michelucci