Forum Acta Plantarum

Esistono caratteri, diversi dalla morfologia fogliare, che consentano di discriminare Rhaponticum heleniifolium Gren. & Godr. da Rhaponticum bicknellii (Briq.) Banfi, Galasso & Soldano? Vi presento il caso della popolazione che vegeta tra le Salse (frazione di Mendatica, in Val Tanarello), il Bric Scravaglion e la Colla Bassa di Cosio, dove convivono esemplari con foglie pennate ed altre con foglie intere, da ellittiche a lanceolate. Nello specifico gli esemplari con foglie intere sono poco numerosi (stima 10/15% del totale) mentre quelli con foglie pennate sono largamente prevalenti; tuttavia tra questi ultimi le morfologie apparentemente intermedie (foglie basali e caulinari inferiori poco divise, foglie caulinari superiori intere) sono piuttosto frequenti. L'aspetto delle piante non sembra legato all'età degli esemplari, alla loro taglia o a particolari condizioni ecologiche. Ho provato a controllare se in letteratura sono riportati caratteri legati alla morfologia di altri organi (esempio involucro dei capolini e relative squame, indumento di peli) oppure ecologiche, ma a parte la diversa fillotassi non si trova nulla...

Mendatica (IM), 1540 m, lug 2017
Foto di Umberto Ferrando

Mendatica (IM), 1540 m, lug 2017
Foto di Umberto Ferrando

Mendatica (IM), 1540 m, lug 2017
Foto di Umberto Ferrando

Il problema posto da Umberto, a mio avviso, al momento non ha soluzione. Personalmente -ma questo non è il mio gruppo di specializzazione, quindi potrei ignorare contributi recenti o in corso di sviluppo- non sono a conoscenza di lavori che facciano il punto sui caratteri relativi all'infiorescenza e/o, per esempio, al frutto per distinguere morfologicamente i due taxa. Neppure Tison & de Foucault (2014) forniscono elementi diversi da quelli relativi alle foglie. La mia personalissima impressione è che le differenze bio-morfologiche ed ecologiche tra heleniifolium e bicknelii siano molto deboli e complessivamente meno rilevanti di quanto si creda in termini sistematici e tassonomici. Fanno pensare a caratteristiche di popolamento piuttosto che di specie, ma è evidente che mancano studi sulla diversità genetica e morfologica dell'intero complesso che possano dimostrare l'effettiva consistenza delle differenze osservate (solo fogliari) ridimensionando o comunque ridefinendo lo split tassonomico delle due entità in questione. Purtroppo non sono in grado di aggiungere altro.

Ciao Enrico,

grazie delle considerazioni, che sebbene non esauriscano l'argomento, chiariscono almeno una parte dei miei dubbi.

Umberto