Ciao Jeppo, la tua domanda sottolinea bene il lavoro "perverso" di certo marketing, che ha indotto l'acquirente fotografo a pensare che la qualità dipenda dai megapixels del sensore. La realtà non è affatto così, sicuramente un certo livello di risoluzione serve, ma la verità è che oggi nessuna fotocamera manca di risoluzione. La qualità e il valore di una fotocamera, cioè la sua capacità di restituirci con facilità un'immagine dettagliata, nitida, ben a fuoco e immediatamente utilizzabile deriva da fattori, che ben poco hanno a spartire con la moltitudine di pixels del sensore. Ma andiamo con ordine e vediamo di valutare sensatamente le varie componenti. Partiamo pure dai megapixels. Una grande risoluzione ha utilità in due casi precisi: stampe di grande formato, oppure necessità di crop spinti, cioè di utilizzare ritagli ristretti di immagine, che conservino ancora una quantità di pixels sufficienti a fornire un buon dettaglio. In genere al giorno d'oggi e soprattutto nelle foto naturalistiche, che ci riguardano, ben pochi stampano e soprattutto hanno necessità di stampe di grande formato. Nel nostro campo di ripresa, invece, il crop può servire, però ricordiamo bene che sarà sempre meglio un'inquadratura ingrandita, cioè una vera macro, su un giusto numero di pixels, piuttosto che un ritaglio disperato su un'immagine molto risoluta, ma mal ripresa da lontano. Pensa poi che l'utilizzo più ricorrente delle nostre foto è la pubblicazione in rete, dove per forza di pixels se ne possono usare ben pochi. Comunque, per esperienza personale, pubblicazioni su riviste di tipo scientifico ben difficilmente richiedono risoluzioni superiori ai 6 megapixels, quindi il nostro problema non può sicuramente essere questo, visto che oggi le macchine in commercio vanno in genere dai 16 megapixels in su. Che cosa dunque, per esempio in riprese botaniche, ci può offrire ottima qualità di immagine e facilità di esecuzione? Essenzialmente due cose, un sensore non troppo piccolo e un obiettivo macro. Vedo che ti saresti orientato sulle bridges: se rimarrai di questa idea il mio consiglio è di andare su una che abbia un sensore da 1" e non più piccolo. Controlla che possa avvicinarsi molto al soggetto (da 1 a 3 cm) e che abbia una lunghezza focale in tele che arrivi almeno a 200mm equivalenti. Questo ti servirà moltissimo in macro per ingrandire, se userai una lente diottrica tipo la Raynox Dcr 250, che aumenterà molto possibilità e qualità di ripresa in questo campo. Adesso però ti passo un altro consiglio, che ti invito a valutare. Con una mirrorless e un obiettivo macro si ha una qualità, precisione e facilità di ripresa neanche immaginabili con altre macchine. Se vai su un sensore non enorme come il micro 4/3, puoi avere dimensioni e pesi molto ridotti e inoltre i costi, in questo formato, non sono esagerati. Vedevo oggi su Amazon un'offerta per Gx80 di Panasonic, più obiettivo 12-32mm a 316 euro. Certo poi un obiettivo macro ti costerà tra i 230 e i 460 euro, però sono beni durevoli e per molti anni ti permetteranno di ottenere facilmente risultati inimmaginabili in macro con uno smartphone che 8 volte su dieci ti mette a fuoco lo sfondo, anziché il soggetto che tu vorresti. Se ti interessano altre indicazioni, sia per le bridges, sia per le mirrorless, chiedi pure senza problema.

Riccardo