Salix x fragilis L.

[G. Favaro]

Salix x fragilis L. (=Salix x rubens Schrank)
Salicaceae: Salice pallido
Spinea (VE), 6 m, ago 2010
Foto di Graziano Favaro

Escursione con Masin Roberto e Bertani Gianfranco

[G. Favaro]

Salix x fragilis L. (=Salix x rubens Schrank)
Salicaceae: Salice pallido
Spinea (VE), 6 m, ago 2010
Foto di Graziano Favaro

[G. Favaro]

Salix x fragilis L. (=Salix x rubens Schrank)
Salicaceae: Salice pallido
Spinea (VE), 6 m, ago 2010
Foto di Graziano Favaro

[G. Favaro]

Salix x fragilis L. (=Salix x rubens Schrank)
Salicaceae: Salice pallido
Spinea (VE), 6 m, ago 2010
Foto di Graziano Favaro

[G. Favaro]

Salix x fragilis L. (=Salix x rubens Schrank)
Salicaceae: Salice pallido
Spinea (VE), 6 m, ago 2010
Foto di Graziano Favaro

[G. Favaro]

Salix x fragilis L. (=Salix x rubens Schrank)
Salicaceae: Salice pallido
Spinea (VE), 6 m, ago 2010
Foto di Graziano Favaro

[Merli Marco]

Ho molti dubbi su questa determinazione, Salix fragilis presenta foglie più larghe verso il centro della lamina, inoltre la punta delle stesse è molto meno evidente, io sarei propenso per Salix x rubens, anche la parte superiore della chioma con rami quasi penduli sono un carattere di questa specie
(Salix alba x Salix fragilis)

La pelosità praticamente assente sulle lamine non è un carattere determinante, infatti in molti casi anche Salix x rubens presenta lamina glabra, come a volte in Salix alba

Tengo a precisare che da quel che ne so Salix fragilis non fa parte della flora italiana
è presente con un ristretto nucleo nella parte bassa del canton Ticino in Svizzera (almeno cosi ho sentito) verificherò questa interessante presenza nel 2015

Marco

[carlo cibei]

Ho eliminato le foto dalla Galleria.
Salix x rubens non è presente in IPFI e, dalle parole di Marco, mi pare che sia pianta soltanto coltivata, quindi il suo posto sarebbe tra le Alloctone. E' corretto?

carlo

[Merli Marco]

Questo Salix per me non è specie alloctona, ma nemmeno diffusamente inselvatichito, secondo il mio parere questo ibrido è/era ampiamente coltivato per ricavarne vimini e solo raramente è in grado di diffondersi autonomamente, le vecchie coltivazioni oramai abbandonate come per esempio Salix viminalis a prima vista sembrano popolazioni nate spontaneamente ma in realtà sono solo residui di vecchie colture oramai invase da molte specie arbustive e per questo a prima vista appunto sembrano piante/popolazioni spontanee anche se in realtà in genere non lo sono affatto

Comunque Carlo io metterei in IPFI anche Salix x rubens (ma non nelle alloctone) ma ibridi ?? coltivati e raramente subspontanei

Tengo a precisare e a ridire che tutte le segnalazioni di Salix fragilis per l' Italia vanno riferite a Salix x rubens
Salix fragilis è solo occasionalmente coltivato per vimine ma non tende a "sfuggire" da coltura e come ben documentato è specie continentale e per questo non raggiunge i territorio italiani, è comunissimo es: lungo l' immenso Danubio e pianure limitrofe

Ciao
Marco

[Daniela Longo]

Riporto in Che pianta è sulla base di https://www.actaplantarum.org/forum/vie ... 8&t=130545

Daniela

[Merli Marco]

Ok per Salix x rubens

Ciao Marco

[Servodio]

-> irrisolti $ (in attesa allineamento con cecklist).