Marettimo, l'isola di Ulisse

[Vittorio Bica]

Mìzzica!
Ah, Pippineddu, propriu na caminatedda di dui passi vi facìstivu!

[Valerio Lazzeri]

Bravino sì, ma giocava facile con quei bei posti!

[Fraginesi]

Bellissime foto (anche quelle del Cynomorium non sono per niente brutte come pensavi) aggiungo solo qualche Foto di alcuni bei esemplari di Oncostema hughii raggiunti con una certa fatica...

... raggiunti con una certa fatica ... Complimenti per la sottile ironia
Splendide le foto che hai fatto all'Oncostema hughii: quasi quasi valeva la pena rischiare l'osso del collo ...

Vittorio Bica scrive
Ah, Pippineddu, propriu na caminatedda di dui passi vi facìstivu!
con quel cognome, ero abbastanza sicuro delle tue origini siciliane. Adesso ne ho piena conferma.
Provincia di Trapani?

Grazie a tutti
ciao
Beppe

[F. Fen.]

Rapito, anzi, estasiato dal racconto, dalla bellezza dei luoghi e dei fiori che hai (avete) proposto. Triplo al cubo!!
franco

[Valerio Lazzeri]

Domandona-on-ona... come chiamate in Sicilia questi Senecio crassulenti che vivono sulle scogliere e che, almeno apparentemente, hanno molto da spartire con S. leucanthemifolius?

[Fraginesi]

Dovrebbe essere Senecio incrassatus. Ho appena inviato un post relativamente a questa pianta (https://www.actaplantarum.org/forum/vie ... 09&t=46853)
Ho usato il condizionale perchè non ho documentazione di descrizione del Senecio in questione. Le foglie come vedi sono molto "crassulenti" rispetto ad un "normale" Senecio leucanthemifolius. Peccato che sia molto difficile definire la "normalità" di un S. l.
Il Pignatti, inserisce il S. incrassatus come sinonimo di S l.
La checklist della flora siciliana (Bocconea nr.20) lo dà presente proprio nel posto dove l'ho fotografato.
Se fai un confronto con le Foto di S. incrassatus che trovi su Dryades, noti la la forte somiglianza.

Valerio,
se hai informazioni più precise di quelle che ho io fammi sapere.
credo comunque che le differenze tra le due specie siano "labili".

ciao
Beppe

[Valerio Lazzeri]

Grazie Beppe,
la domanda aveva lo scopo di capire come indirizzarmi per dare un nome a piante morfologicamente molto simili e che trovo in situazioni ecologiche altrettanto simili qui in Sardegna.
Spero di poterle coltivare per valutare se in terriccio sciolto, lontano dalla salsedine e con abbondante acqua mantengono o meno l'aspetto crassulento.

[AleAle]

Mi unisco agli applausi scroscianti

Luoghi splendidi e ottimamente documentati...

Ale

[vilmore]

fantastico
Villiam

[antonia]

Che spettacolo Frang.......solo l' Oncostema e l' Iberis valgono il viaggio....e naturalmente non escludo il paesaggio.....una meraviglia... complimenti. antonia

[Fraginesi]

...
Spero di poterle coltivare per valutare se in terriccio sciolto, lontano dalla salsedine e con abbondante acqua mantengono o meno l'aspetto crassulento.

La valutazione dell'impatto dell'ambiente sulla morfologia della pianta è un tema interessante. L'anno scorso, quando ho fotografato la Silene kemoniana ho portato dei semi in casa per fotografarli e successivamente li ho buttati in un vaso. Risultato: sono cresciute due splendide piante di S. kemoniana, ricchissime di fiori e con le caratteristiche dei petali stretti e bifidi. Però ci sono alcune differenze notevoli (è una mia opinione) rispetto a quelle che crescono su Monte Cuccio:
a) la pelosità è drasticamente diminuita (a causa della differenza di temperatura tra altitudine marina e i 600-900 metri?)
b) il colore del tubo corallino risulta verde chiaro, chiarissimo, molto distante dal colore marrone-rossiccio che si vede in natura

Mi chiedo se i botanici, quando descrivono le differenze tra una subsp. ed un'altra o tra sp. e sp. facciano attenzione a quelle che potrebbero essere soltanto differenze ed adattamenti "di necessità" dovuti al diverso ambiente in cui sono immerse le piante.

Cambiando discorso,
ringrazio ancora le persone a cui è piaciuta l'avventura di Marettimo.

ciao
Beppe

[Valerio Lazzeri]

Il fatto che almeno il carattere diacritico che identifica S. kemoniana, cioè i lobi dei petali molto stretti, sia rimasto nelle piante in coltivazione è una buona indicazione del fatto che la specie sia valida.
Mi sa che, soprattutto in passato, in molti casi non si sia passati attraverso la coltivazione delle piante prima della descrizione. Metodologia che, soprattutto nel caso delle terofite o delle geofite, non necessita di anni prima del raggiungimento della maturità della pianta e che inoltre permette di fugare ogni dubbio sul possibile effetto dell'ambiente sulla morfologia della pianta.

[Françoise]

Che bel viaggio abbiamo fatto con te, Beppe! Che paesaggi, che fiori, che aria deve esserci: mi sembra di averlo respirato! e
Françoise

[Roberta Alberti]

Alla vista di queste immagini non si può far altro che rimanere incantati.
Meraviglioso!!!!!

Roberta

[lea.lambiasi]

Itinerario a dir poco fantastico viene voglia di fare una piccola valigia e venire subitoooooooooo
Bellissimi scorci sul mare, belle foto, piante in effetti che io non ho mai visto qui ma parliamo di tutto un altro ambiente