Dansk. Exkurs.-Fl. [C.C. Raunkiaer] ed. 2 (1906)
Taraxacum laevigatum (Willd.) DC.
Asteraceae
Tarassaco ceroso, Tarassaco levigato, Tarassaco fulvo, Deutsch: Glatter Löwenzahn
Français: Pissenlit lisse
Forma Biologica: H ros - Emicriptofite rosulate. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con foglie disposte in rosetta basale.
Descrizione: Pianticella perenne di piccole dimensioni, 5-25 cm di altezza.
Foglie basali aderenti e raggruppate al suolo, non più lunghe di 10 cm, con lamina roncinata profondamente inciso-sfrangiata, di un color verde bluastro chiaro, spesso alcune un poco grigio-pruinose, ( da cui forse il nome ceroso) e margine di color marrone-rossastro.
Infiorescenza formata da capolini tutti ligulati di un color giallo vivo, squame involucrali patenti alla fioritura, non membranose, con margine bordato di bianco, ed apice munito di cornetti rossastri, foggiati a linguetta o cavi compressi.
Frutti acheni fittamente aculeati nella parte superiore, bruscamente appuntiti alla base. Becco fragile spesso lungo più del doppio degli acheni.
Tipo corologico: Eurasiat. - Eurasiatiche in senso stretto, dall'Europa al Giappone.
Paleotemp. - Eurasiatiche in senso lato, che ricompaiono anche nel Nordafrica.
Distribuzione in Italia: In quasi tutte le regioni italiane, comprese le isole.
Habitat: Ambienti aridi con vegetazione semi-naturale, spesso in consorzi pionieri su roccia o ciottolame consolidato, lungo viottoli o sentieri in zone soleggiate, spesso anche antropizzate.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il termine "Taraxacum" sembra derivi dal greco "tarasso" col significato di sanare, guarire in correlazione alle sue proprietà benefiche conosciute fin dall'antichità. Alcuni studi non escludono la sua derivazione dall'arabo Tharachakon= che indica erba amara, cicoria.
L'epiteto specifico da fúlvus fulvo, rossiccio: di colore biondo-rossiccio.
Proprietà ed utilizzi:

Pianticelle selvatiche commestibili e con le stesse proprietà salutari del Taraxacum officinalis Weber , ma di dimensioni troppo piccole per la raccolta. Da aggiungere eventualmente a qualche misticanza.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
Flora d'Italia di S. Pignatti
Flora Helvetica di K. Lauber e G. Wagner ed. 2001
An Annotated Checklist of the Italian Vascular Flora - F.Conti, G.Abbate, A.Alessandrini, C.Blasi 2005
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Scheda realizzata da Mirna Medri