Plantago afra L. - Piantaggine pulicaria
Inviato: 29 nov 2009, 18:50
Plantago afra L.
Sp. Pl., ed. 2, 1: 168 (1762)
Plantago psyllium L.
Plantaginaceae
Piantaggine pulicaria, Piantaggine africana, Deutsch: Flohwegerich
English: Flea wort, African plantain
Español: Zaragatona
Français: Plantain d'Afrique, Herbe aux puces
Forma Biologica: T scap - Terofite scapose. Piante annue con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta erbacea annuale (o bienne) con radice a fittone, alta 3-15(40) cm; fusti eretto-ascendenti, fistolosi, pubescenti e ± ghiandoloso-vischiosi, generalmente semplici o ramificati nella metà superiore.
Foglie (1-5 x 12-40 mm) opposte, fascicolate, sessili, lanceolato-lineari e acute, piane o talvolta leggermente revolute ai margini, spesso con 2-3 dentelli per lato e lungamente cigliate alla base.
Infiorescenze riunite in piccole spighe contratte, ovale-globose, di 3-15 x 4-10 mm, su peduncoli allungati (1-2 cm), disposti all'ascella delle foglie superiori; brattee fiorali di 2-4(5) mm, ± uguali, ovale-lanceolate, le inferiori con una sola nervatura e con la base larga meno di 2,5 mm.
Calice con 4 sepali (lunghi 2-3,5 mm), tutti ± uguali, lanceolato-acuti, ghiandolosi, con margini scariosi.
Corolla con tubo di 4-6 mm, rugoso, glabro, divisa alla fauce in 4 lobi (2,5 mm) ovato-acuminati, patenti e scariose.
Stami 4, a filamenti molto lunghi, sporgenti dalla corolla. Antere bianco-gallastre. Ovario supero biloculare.
Il frutto è una capsula oblunga circumscissile, detta pissidio, contenente 2 semi navicolari (a forma di barca carenata) con la parte esterna bruno-lucente.
Impollinazione: anemogama
Numero cromosomico: 2n=12
Tipo corologico: Steno-Medit. - Entità mediterranea in senso stretto (con areale limitato alle coste mediterranee: area dell'Olivo).
Habitat: Incolti aridi, pascoli, suoli arenosi, radure nei boschi radi, da 0 a 900 m s.l.m.
Sistematica e possibili confusioni: Il taxon include due sottospecie: Plantago afra L. subsp. afra (sopra descritta) e Plantago afra subsp. zwierleinii (Nicotra) Brullo, quest'ultima pianta nana densamente ghiandolosa con rami prostrati e con foglie molto revolute ai margini, intere.
In Italia presente solo in Sicilia.
Specie congeneri caulescenti simili:
Plantago arenaria Waldst. & Kit.
Pianta generalmente poco ghiandolosa con foglie lineari (1 x 35-70 mm), intere, senza dentelli; spighe cilindriche; brattee inferiori più grandi, con la base allargata di più di 2,5 mm, con nervatura divergente; sepali disuguali, gli anteriori ovali e ottusi, i posteriori più stretti e acuti.
Plantago sempervirens Crantz Pianta suffruticosa con fusti ramificati, legnosi alla base; foglie lineari, intere, strettissime (1 x 10-25 mm); brattee inferiori ampie, mucronate e carenate.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome del genere deriva dal lat. 'planta', pianta (dei piedi): o per le foglie larghe di alcune specie del genere, o perchè spesso vivono nelle zone calpestate.
L'epiteto specifico dal lat. 'afer, afra, afrum', punico, cartaginese, probabilmente in riferimento all'area di maggiore diffusione della pianta per quanto riguarda il bacino mediterraneo. Il vecchio epiteto 'psyllium' deriva dal gr. 'psylla', pulce per l'aspetto dei semi.
Proprietà ed utilizzi: Specie officinale
I semi di Plantago afra, già noti agli antichi, contengono sali potassici e molte mucillagini e vengono utilizzati come lassativo lasciandoli gonfiare per macerazione nell'acqua. Nel decotto si forma una gelatina calmante. Le stesse mucillagini esecitano una buona azione antiinfiammatoria, emolliente e assorbente sulle mucose, sulle pelli infiammate e sono utili per le enteriti, le coliti e le dissenterie.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
Conti, F.; Abbate, G.; Alessandrini, A.; Blasi, C. -An Annotated Checklist of the Italian Vascular Flora, Palombi Editori, Roma, 2005
Pignatti, S. -Flora d'Italia (vol. II), Edagricole, Bologna, 1982
J.-C. Rameau; D. Mansion; G. Dumé; C. Gauberville -Flore forestière française (vol. 3), Institut pour le développement forestier, AgroParis Tech-ENGREF, 2008
Tutin T.G. et al., 1964-1980. Flora Europaea, Cambridge University Press
Flora Iberica
Zangheri, P. -flora italica I-II, CEDAM, Padova, 1976
Boni, U. - Patri, G. -Le erbe medicinali aromatiche cosmetiche (vol. 2), Fabbri Editori, Milano 1979
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Scheda realizzata da Anja Michelucci
Sp. Pl., ed. 2, 1: 168 (1762)
Plantago psyllium L.
Plantaginaceae
Piantaggine pulicaria, Piantaggine africana, Deutsch: Flohwegerich
English: Flea wort, African plantain
Español: Zaragatona
Français: Plantain d'Afrique, Herbe aux puces
Forma Biologica: T scap - Terofite scapose. Piante annue con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta erbacea annuale (o bienne) con radice a fittone, alta 3-15(40) cm; fusti eretto-ascendenti, fistolosi, pubescenti e ± ghiandoloso-vischiosi, generalmente semplici o ramificati nella metà superiore.
Foglie (1-5 x 12-40 mm) opposte, fascicolate, sessili, lanceolato-lineari e acute, piane o talvolta leggermente revolute ai margini, spesso con 2-3 dentelli per lato e lungamente cigliate alla base.
Infiorescenze riunite in piccole spighe contratte, ovale-globose, di 3-15 x 4-10 mm, su peduncoli allungati (1-2 cm), disposti all'ascella delle foglie superiori; brattee fiorali di 2-4(5) mm, ± uguali, ovale-lanceolate, le inferiori con una sola nervatura e con la base larga meno di 2,5 mm.
Calice con 4 sepali (lunghi 2-3,5 mm), tutti ± uguali, lanceolato-acuti, ghiandolosi, con margini scariosi.
Corolla con tubo di 4-6 mm, rugoso, glabro, divisa alla fauce in 4 lobi (2,5 mm) ovato-acuminati, patenti e scariose.
Stami 4, a filamenti molto lunghi, sporgenti dalla corolla. Antere bianco-gallastre. Ovario supero biloculare.
Il frutto è una capsula oblunga circumscissile, detta pissidio, contenente 2 semi navicolari (a forma di barca carenata) con la parte esterna bruno-lucente.
Impollinazione: anemogama
Numero cromosomico: 2n=12
Tipo corologico: Steno-Medit. - Entità mediterranea in senso stretto (con areale limitato alle coste mediterranee: area dell'Olivo).
Habitat: Incolti aridi, pascoli, suoli arenosi, radure nei boschi radi, da 0 a 900 m s.l.m.
Sistematica e possibili confusioni: Il taxon include due sottospecie: Plantago afra L. subsp. afra (sopra descritta) e Plantago afra subsp. zwierleinii (Nicotra) Brullo, quest'ultima pianta nana densamente ghiandolosa con rami prostrati e con foglie molto revolute ai margini, intere.
In Italia presente solo in Sicilia.
Specie congeneri caulescenti simili:
Plantago arenaria Waldst. & Kit.
Pianta generalmente poco ghiandolosa con foglie lineari (1 x 35-70 mm), intere, senza dentelli; spighe cilindriche; brattee inferiori più grandi, con la base allargata di più di 2,5 mm, con nervatura divergente; sepali disuguali, gli anteriori ovali e ottusi, i posteriori più stretti e acuti.
Plantago sempervirens Crantz Pianta suffruticosa con fusti ramificati, legnosi alla base; foglie lineari, intere, strettissime (1 x 10-25 mm); brattee inferiori ampie, mucronate e carenate.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome del genere deriva dal lat. 'planta', pianta (dei piedi): o per le foglie larghe di alcune specie del genere, o perchè spesso vivono nelle zone calpestate.
L'epiteto specifico dal lat. 'afer, afra, afrum', punico, cartaginese, probabilmente in riferimento all'area di maggiore diffusione della pianta per quanto riguarda il bacino mediterraneo. Il vecchio epiteto 'psyllium' deriva dal gr. 'psylla', pulce per l'aspetto dei semi.
Proprietà ed utilizzi: Specie officinale
I semi di Plantago afra, già noti agli antichi, contengono sali potassici e molte mucillagini e vengono utilizzati come lassativo lasciandoli gonfiare per macerazione nell'acqua. Nel decotto si forma una gelatina calmante. Le stesse mucillagini esecitano una buona azione antiinfiammatoria, emolliente e assorbente sulle mucose, sulle pelli infiammate e sono utili per le enteriti, le coliti e le dissenterie.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
Conti, F.; Abbate, G.; Alessandrini, A.; Blasi, C. -An Annotated Checklist of the Italian Vascular Flora, Palombi Editori, Roma, 2005
Pignatti, S. -Flora d'Italia (vol. II), Edagricole, Bologna, 1982
J.-C. Rameau; D. Mansion; G. Dumé; C. Gauberville -Flore forestière française (vol. 3), Institut pour le développement forestier, AgroParis Tech-ENGREF, 2008
Tutin T.G. et al., 1964-1980. Flora Europaea, Cambridge University Press
Flora Iberica
Zangheri, P. -flora italica I-II, CEDAM, Padova, 1976
Boni, U. - Patri, G. -Le erbe medicinali aromatiche cosmetiche (vol. 2), Fabbri Editori, Milano 1979
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Scheda realizzata da Anja Michelucci