Jacobaea vulgaris Gaertn. - Senecio di San Giacomo
Inviato: 22 gen 2008, 19:32
Jacobaea vulgaris Gaertn.
Fruct. Sem. Pl. 2: 445 (1791)
Senecio jacobaea L., Senecio flosculosus Jord., Senecio foliosus DC., Senecio jacobaeoides Willk., Senecio nemorosus Jord.
Asteraceae
Senecione di San Giacomo, Senecio di San Giacomo, Deutsch: Jakobs-Greiskraut
English: Common ragwort, stinking willie, St.James wort
Español: Hierba de Santiago
Français: Séneçon jacobée
Forma Biologica: H bienn - Emicriptofite bienni. Piante a ciclo biennale con gemme poste a livello del terreno.
H scap - Emicriptofite scapose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta erbacea bienne o perenne, alta 30-100 cm verde, glabra o con tomento biancastro solo sul fusti giovani, con corto rizoma e fusto eretto, striato, dicotomo-corimboso con rami eretto-patenti.
Foglie tutte con lamina pennato-partita (5-10 cm) con 5-7 segmenti per lato a loro volta lobati (il centrale simile ai laterali), profondamente incise; foglie cauline alterne e sessili.
Fiori in corimbi con numerosi capolini (15-25 mm) eretti, tutti circa alla medesima altezza, con fiori gialli, tutti ermafroditi, gli esterni ligulati e patenti, raggianti in un'unica serie, gli interni tubulosi.
Involucro piriforme formato da una serie di squame maggiori, alla base delle quali sono inserite poche squamette assai più brevi, inserite alla base del capolino ed all'apice del peduncolo.
Frutto: achenio, quelli centrali leggermente pelosi.
Tipo corologico: Eurasiat. - Eurasiatiche in senso stretto, dall'Europa al Giappone.
Paleotemp. - Eurasiatiche in senso lato, che ricompaiono anche nel Nordafrica.
Distribuzione: Presente in quasi tutta la penisola ma soprattutto sul versante orientale.
Habitat: Specie non comune nonostante sia adattabile a diversi habitat: prati fertili, prati aridi, vegetazione ruderale, megaforbieti, margine dei boschi, da 0 a 1500 m s.l.m.
Sistematica e possibili confusioni: In Italia è presente 1 sottospecie di J. vulgaris:
Jacobaea vulgaris subsp. gotlandica (Neuman) B. Nord.
Jacobaea vulgaris può essere confuso con Jacobaea erucifolia (L.) G. Gaertn., B. Mey. & Scherb. che si distingue in particolare per le squame del calice che sono numerose e di lunghezza poco inferiore al calice, e con Jacobaea aquatica (Hill) G. Gaertn., B. Mey. & Scherb. , tipico dei prati umidi, che si distingue in particolare per le foglie basali che hanno 2-4 segmenti piccoli segmenti laterali e segmento terminale molto maggiore dei laterali.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome del genere deriva da "Jacob" Giacobbe, uno dei patriarchi, a cui il genere sarebbe stato dedicato. Per altri deriverebbe da 'Giacomo' e il genere sarebbe stato dedicato a S. Giacomo.
Il nome specifico dal lat. 'vulgaris, -is, -e' (da 'vulgus', volgo), per indicare una pianta comune.
Proprietà ed utilizzi: Specie officinale tossica
Jacobaea vulgaris ha proprietà astringenti, emmagoghe, emostatiche, sedative e vulnerarie. A tale scopo si utilizzano le parti aeree della pianta e le sommità fiorite raccolte poco prima dell'antesi. Veniva usata per regolare i cicli mestruali, contro i dolori artritici e le nevralgie lombari. Attualmente l'utilizzo è fortemente sconsigliato, perché contiene senecionina, un alcaloide fortemente tossico, che la rende estremamente difficile da dosare.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
Pignatti - Flora d'Italia - Edagricole
Nicolini, Moreschi - Fiori di Liguria - SIAG Genova
Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005 - An annotated checklist of the Italian vascular flora - Palombi Editori
Scheda di Daniela Longo
Fruct. Sem. Pl. 2: 445 (1791)
Senecio jacobaea L., Senecio flosculosus Jord., Senecio foliosus DC., Senecio jacobaeoides Willk., Senecio nemorosus Jord.
Asteraceae
Senecione di San Giacomo, Senecio di San Giacomo, Deutsch: Jakobs-Greiskraut
English: Common ragwort, stinking willie, St.James wort
Español: Hierba de Santiago
Français: Séneçon jacobée
Forma Biologica: H bienn - Emicriptofite bienni. Piante a ciclo biennale con gemme poste a livello del terreno.
H scap - Emicriptofite scapose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta erbacea bienne o perenne, alta 30-100 cm verde, glabra o con tomento biancastro solo sul fusti giovani, con corto rizoma e fusto eretto, striato, dicotomo-corimboso con rami eretto-patenti.
Foglie tutte con lamina pennato-partita (5-10 cm) con 5-7 segmenti per lato a loro volta lobati (il centrale simile ai laterali), profondamente incise; foglie cauline alterne e sessili.
Fiori in corimbi con numerosi capolini (15-25 mm) eretti, tutti circa alla medesima altezza, con fiori gialli, tutti ermafroditi, gli esterni ligulati e patenti, raggianti in un'unica serie, gli interni tubulosi.
Involucro piriforme formato da una serie di squame maggiori, alla base delle quali sono inserite poche squamette assai più brevi, inserite alla base del capolino ed all'apice del peduncolo.
Frutto: achenio, quelli centrali leggermente pelosi.
Tipo corologico: Eurasiat. - Eurasiatiche in senso stretto, dall'Europa al Giappone.
Paleotemp. - Eurasiatiche in senso lato, che ricompaiono anche nel Nordafrica.
Distribuzione: Presente in quasi tutta la penisola ma soprattutto sul versante orientale.
Habitat: Specie non comune nonostante sia adattabile a diversi habitat: prati fertili, prati aridi, vegetazione ruderale, megaforbieti, margine dei boschi, da 0 a 1500 m s.l.m.
Sistematica e possibili confusioni: In Italia è presente 1 sottospecie di J. vulgaris:
Jacobaea vulgaris subsp. gotlandica (Neuman) B. Nord.
Jacobaea vulgaris può essere confuso con Jacobaea erucifolia (L.) G. Gaertn., B. Mey. & Scherb. che si distingue in particolare per le squame del calice che sono numerose e di lunghezza poco inferiore al calice, e con Jacobaea aquatica (Hill) G. Gaertn., B. Mey. & Scherb. , tipico dei prati umidi, che si distingue in particolare per le foglie basali che hanno 2-4 segmenti piccoli segmenti laterali e segmento terminale molto maggiore dei laterali.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome del genere deriva da "Jacob" Giacobbe, uno dei patriarchi, a cui il genere sarebbe stato dedicato. Per altri deriverebbe da 'Giacomo' e il genere sarebbe stato dedicato a S. Giacomo.
Il nome specifico dal lat. 'vulgaris, -is, -e' (da 'vulgus', volgo), per indicare una pianta comune.
Proprietà ed utilizzi: Specie officinale tossica
Jacobaea vulgaris ha proprietà astringenti, emmagoghe, emostatiche, sedative e vulnerarie. A tale scopo si utilizzano le parti aeree della pianta e le sommità fiorite raccolte poco prima dell'antesi. Veniva usata per regolare i cicli mestruali, contro i dolori artritici e le nevralgie lombari. Attualmente l'utilizzo è fortemente sconsigliato, perché contiene senecionina, un alcaloide fortemente tossico, che la rende estremamente difficile da dosare.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
Pignatti - Flora d'Italia - Edagricole
Nicolini, Moreschi - Fiori di Liguria - SIAG Genova
Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005 - An annotated checklist of the Italian vascular flora - Palombi Editori
Scheda di Daniela Longo